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    A Rovito la rassegna cinematografica "Falso Movimento"

     

     

    A Rovito la rassegna cinematografica "Falso Movimento"

    20 giu 10 "Cinefli, calciofili e brasilianofili di tutto il mondo, unitevi e convergete martedi 22 giugno alle ore 21.15 a Rovito". Questo il fervoroso appello rivolto da Ugo G. Caruso, storico del cinema - ma anche studioso di calcio (in qualità di docente a contratto ha tenuto seminari presso la cattedra di storia sociale dello sport dell'Università di Teramo) ed appassionato di musica popolare brasiliana di cui si è spesso occupato - per il suo settimo cineappuntamento ospitato nel quadro della rassegna curata da Giuseppe Scarpelli per "Falso Movimento" presso il Teatro comunale del centro presilano. Stavolta Caruso ha scelto una pellicola brasiliana del 2006, L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza, diretta da Cao Hamburger e prodotta da Fernando Meirelles (l'autore del pluripremiato A cidade de Deus) che si ricollega, per molti versi, al precedente titolo da lui proposto, El sueno de Valentin, film argentino di Alejandro Agresti. Qui la vicenda inizia nel 1970 dove l'altro film si concludeva, quasi a rappresentare una ideale continuazione. Lo scenario politico e sociale ugualmente drammatico, lì l'Argentina peronista attesa dalla sanguinaria dittatura di Videla, qui il Brasile dominato dalla giunta militare di Emilio Garrastazu Medici, appena insediatasi dopo un golpe. L'altra forte analogia è rappresentata dai due protagonisti, in qualche modo lasciati soli alle prese con la vita in un difficile momento di passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Il film racconta nei toni di un delicato e toccante romanzo di formazione del dodicenne Mauro, portato via dalla sua cittadina nel Minas Gerais per essere affidato al nonno che abita nel quartiere multietnico di Bom retiro, nella periferia di San Paolo,. I genitori, due attivisti politici in fuga dalle repressioni poliziesche, gli promettono che torneranno prima della conclusione dei mondiali di calcio. Ma proprio in quel momento il nonno muore improvvisamente ed a prendersi cura di Mauro sarà Shlomo, un anziano ebreo sostenuto da tutta la sua comunità. Sono in corso i mondiali di Mexico '70, quelli vinti dalla Selecao verdeoro, dell'Italia sconfitta in finale dopo l'estenuante 4-3 con la Germania, dei 6' di Rivera, inviso alle alte sfere del calcio, di Pelè che in elevazione sovrasta Burgnich sul primo gol, del dualismo Pelè-Tostao su cui il piccolo Mauro la pensa come il c.t. Zagalo, vale a dire che possono coesistere. Nel corso di un'estate straordinaria Mauro, che si sente definitivamente abbandonato dai suoi genitori di cui non riesce a spiegarsi l'assenza, scoprirà pure l'altro sesso, il mondo degli adulti ed in particolare la semisconosciuta comunità ebraica di San Paolo e soprattutto la drammatica realtà politica del suo paese. Infatti, il titolo originale del film è O ano em que meus pais sairam de ferias, ovvero l'anno in cui tutto il Brasile nel breve arco in cui durarono i mondiali, si sentì in ferie, appunto, dall'opprimente cappa imposta dal regime. Un film da non perdere per quanti amano il cinema di qualità ed in genere il Brasile che sicuramente apprezzeranno questo commovente inno al calcio come passione che può salvare la vita. L'ingresso è libero

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