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Processo Why Not
Processo Why Not, difensori Saladino chiedono assoluzione per associazione a delinquere”. Sentenza a inizio marzo 23 feb 10 L'ex leader della compagnia delle Opere della Calabria, Antonio Saladino, è da assolvere dal reato di associazione per delinquere contestatogli nell'ambito dell'inchiesta Why Not, sui presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici. A sostenerlo è stato l'avvocato Luigi Fornari, codifensore di Saladino nel corso della sua arringa nel processo con rito abbreviato che vede imputate 42 persone. Per Saladino, che è il principale imputato del processo ed oggi era presente nell'aula di udienza, la procura generale ha chiesto la condanna a quattro anni e sei mesi per associazione per delinquere, concorso in abuso d'ufficio e corruzione. Durante la requisitoria l'avvocato Furnari ha sostenuto che non ci sono elementi che dimostrino l'esistenza dell'associazione per delinquere. Nell'imputazione, secondo la difesa di Saladino, non viene specificato la finalità ed il vincolo associativo. E' stato evidenziato anche che Saladino non avrebbe commesso nessun abuso in quanto non era un pubblico ufficiale ma un imprenditore. Furnari ha fatto riferimento anche alle indagini patrimoniali dalle quali è emerso che negli anni non c'é stato nessun particolare arricchimento di Saladino per l'attività svolta. Nell'udienza di oggi ci sono state anche le arringhe difensive per l'ex assessore regionale Gianfranco Luzzo e per il referente della società Need & Partners Giuseppe Lillo. Per entrambi l'avvocato Francesco Gambardella ha chiesto l'assoluzione per l'insussistenza dei fatti. L'avvocato Italo Reale, invece, ha affrontato la posizione di cinque imputati per i quali già la Procura generale aveva chiesto l'assoluzione. Sentenza prevista per inizio marzo. E' prevista per i primi di marzo la sentenza per i 42 imputati nel processo con rito abbreviato e l'esito dell'udienza preliminare per i restanti 56 indagati dell'inchiesta Why Not. Per giovedì mattina è prevista la replica dei sostituti procuratore generali di Catanzaro, Massimo Lia ed Eugenio Facciolla, nell'udienza preliminare. Nel pomeriggio, invece, dovrebbero concludersi gli interventi dei difensori degli imputati nel processo con rito abbreviato. Successivamente il Gup, Abigail Mellace, dovrà fissare una ulteriore udienza del processo abbreviato, presumibilmente per il primo marzo, durante la quale ci sarà la replica dei Pg alle arringhe difensive. In una udienza successiva, presumibilmente martedì 2 marzo, il Gup si ritirerà in camera di consiglio per decidere sia sulle richieste avanzate nell'udienza preliminare che nel processo con rito abbreviato.
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