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Incontro Governo-Regione sul porto di Gioia

 

I portuali scendono dalla gru, Loiero a Roma chiede al Ministro nuovi strumenti strutturali

11 feb 10 Mentre a Roma il Presidente della regione Calabria incontrava il Ministro Matteoli, gli operai da giorni sulla gru 21 del porto di Gioia Tauro hanno lasciato il loro presidio scendendo dalla gru per venire incontro alle richieste di trattativa che le parti stanno portando avanti. Al tavolo, chiesto dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che era accompagnato dal sottosegretario con delega al porto Sergio Laganà, oltre al ministro Altero Matteoli, questa sera c’erano anche gli amministratori delegati di Contship Italia Nereo Marcucci, e di Mtc Vincenzo Iacono. Si è discusso della crisi che rischia di scaricarsi sui lavoratori del terminal calabrese, cosa che il presidente Loiero ha definito intollerabile, ed è stata apprezzato l’emendamento proposto dal ministro nella Finanziaria per abbattere le tasse di ancoraggio. “Si tratta tuttavia di un provvedimento tampone e non risolutivo – ha commentato il presidente Loiero – e abbiamo chiesto pertanto, trovando la disponibilità del ministro, strumenti strutturali in grado di aprire prospettive nuove, rendendo l’hub di transhipment calabrese ancor più competitivo, rispetto a quello di altri paesi extracomunitari che si affacciano sul Mediterraneo”. Secondo Loiero, infatti, il provvedimento non scarica i costi sulla fiscalità, bensì sulle autorità portuali. “In questo modo – ha spiegato Loiero – il bilancio della autorità portuale potrà fare ben poco. Consentiranno interventi modesti e non di lunga durata. Le somme messe in campo saranno contenute, perché con le stesse risorse di oggi l’Autorità portuale non sarà grado di scongiurare la crisi in atto e far diventare Gioia Tauro più attrattivo, con il rischio di far saltare il proprio bilancio che deve comunque chiudere con i conti in ordine”.

Scesi tra gli applausi. Gli operai sono scesi dalla gru che avevano deciso di protestare dal 2 febbraio scorso occupando la cabina del mezzo a 44 metri di altezza. I portuali sono stati accolti dall’applauso di una cinquantina di colleghi che hanno sospeso il lavoro per una decina di minuti. Fuori dalla recinzione degli uffici dell’Autorità portuale, le famiglie dei lavoratori aspettavano che gli operai abbandonassero il piazzale per poterli riabbracciare dopo 10 lunghi giorni. La decisione di interrompere la protesta e' stata presa dopo un'assemblea che si e' svolta contemporaneamente alla riunione romana che vedeva intorno ad un tavolo il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, con il ministro dei Trasporti Altero Matteoli e la presenza dei vertici di Contship Italia. I lavoratori, appena scesi, sono stati accolti dalle loro famiglie, hanno abbracciato i figli e i colleghi di lavoro. La richiesta di sospendere la protesta sulla gru era stata fatta dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno definito il loro sacrificio ''importante'' invitandoli a sospendere la protesta

Gli operai: Siamo stremati. “Siamo stremati, ma il primo risultato lo abbiamo ottenuto”. Sono le prime dichiarazioni rilasciate da Nino Violante, uno degli otto operai scesi intorno alle 18.40, da una delle gru di Mct, nell’area portuale di Gioia Tauro. “Siamo riusciti ad ottenere un tavolo a Roma in cui si discutesse della nostra situazione e dei nostri problemi - ha aggiunto l’operaio iscritto alla Cgil - Adesso a quel tavolo devono sedersi anche i sindacati”.

Apa (Unl) “Inaccettabile assenza sindacati a incontro”. Il Segretario Generale UNL Claudio Apa, in una nota esprime che è inaccettabile che il Governo, in merito alla crisi occupazionale che ha investito il porto di Gioia Tauro, convochi la Regione e l'azienda non sentendo il dovere di confrontarsi con tutte le organizzazioni sindacali''. All'incontro convocati dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, che si terrà a Roma, oggi alle ore 18.00, il presidente della Regione Calabria ed i rappresentanti di Medcenter, che si parlerà di trovare un accordo per risolvere la crisi dello scalo calabrese. Dopo l'annuncio dell'emendamento che dovrebbe aprire la strada alla riduzione fino all'annullamento delle tasse portuali per le navi che attraccano al porto di gioia Tauro. In questo emendamento inserito dal Governo nel decreto milleproroghe sembra vanificare il risultato atteso, ''E' necessaria però qualche modifica, secondo il Segretario della Unione Nazionale Dei Lavoratori Claudio Apa, prevedendo che la riduzione delle tasse sia indirizzata solamente ai traffici di transhipment e con risorse aggiuntive stanziate dal Governo in modo da non mettere a repentaglio l'attivita' ordinaria e la sicurezza nei porti.

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