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Notizie di cronaca

 

 

Auto in un burrone nella Locride, morti due cugini

09 dic 10 Due cugini Antonio Demana, di 22 anni, e Antonio Ambesi, di 24, sono morti in un incidente stradale a Natile di Careri nella Locride. I due giovani erano a bordo di un’auto condotta da Demana che per cause in corso di accertamento è sbandata e ha divelto una barriera di protezione finendo in burrone. La morte è stata per entrambi istantanea. Demana era bracciante agricolo mentre Ambesi era cuoco. Sul posto per i soccorsi sono giunti i vigili del fuoco di Bianco che hanno recuperato l’auto e i corpi dei due giovani. I rilievi sono stati fatti dai carabinieri della Compagnia di Locri.

A3 bloccata tra Laino Borgo e Lauria per camion in fiamme in galleria

09 feb 10 Traffico bloccato al km 148,000 dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria tra gli svincoli di Lauria e Laino Borgo in direzione nord, a causa di un mezzo pesante in fiamme all’interno della galleria Fossino. L’incendio, divampato per cause ancora da accertare, non ha coinvolto altri veicoli, nè provocato feriti, ed ha creato solo disagi alla circolazione in direzione Salerno Sul posto si sono recati subito le squadre di pronto intervento Anas, Vigili del fuoco e Polizia stradale per l’immediato intervento di spegnimento, per la rimozione del mezzo e per gestire la viabilità in quel tratto. Al momento dell'incendio il traffico è stato temporaneamente bloccato anche in direzione sud a causa del fumo che fuoriusciva dalle canne della galleria

Phonemedia, difficoltà della Regione a comunicare con società debitrice

09 feb 10 Nel corso dell’incontro convocato il 28 gennaio scorso presso la presidenza della Giunta regionale con i rappresentanti degli oltre 2000 lavoratori di Phonemedia, la multinazionale che opera nel settore dei servizi di call center e che ha beneficiato in tutta Italia di cospicui incentivi all’occupazione, la Regione - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - si era impegnata a esaminare la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali in deroga e di verificare la possibilità di promuovere azioni di sostegno in favore dei lavoratori che non percepiscono da mesi i dovuti emolumenti. Riguardo al primo punto l’ente regionale ha proseguito l’attività di confronto con il ministero del Lavoro e con gli altri ministeri interessati. Per il 19 febbraio prossimo è programmata al ministero per lo Sviluppo Economico una riunione specifica sulla problematica Phonemedia e sull’avvio della cassa integrazione che deve essere autorizzata a livello nazionale. Per quanto riguarda la possibilità di interventi da parte di istituti bancari nei confronti dei dipendenti che non percepiscono stipendi si è potuto verificare che allo stato, oltre gli strumenti messi a disposizioni della norme generali contro la crisi (sospensione delle rate dei mutui e quant’altro), sussistono dei contrattempi, al momento oggetto di approfondimento, dovuti anche alle difficoltà di interlocuzione con la società debitrice dei confronti dei lavoratori. “A tal proposito, ad oggi - afferma l’assessore al lavoro Mario Maiolo - nessuna comunicazione è pervenuta alla Regione da parte della società per come era stato anticipato nella riunione del 28 gennaio da parte di rappresentanti sindacali. Inoltre, prosegue l’attività di verifica e controllo con riferimento all’erogazione di incentivi all’occupazione, avvenuta in passato nei confronti delle società del gruppo Phonemedia, al fine di accertare le eventuali condizioni per le azioni di revoca e risarcimenti da parte della Regione”. Gli esiti delle riunioni ministeriali e altri sviluppi utili saranno comunicati da parte della Regione ai lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali.

A Catona sorgerà un centro sulla biodiversità marina

09 feb 10 Un nuovo strumento aiuterà a tenere sotto osservazione la qualità e la salute dei nostri mari ma anche il territorio calabrese, esposto a costante rischio sismico. Si tratta - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - del Centro sulla biodiversità marina che sorgerà a Catona, frazione di Reggio Calabria, nei locali dell’ex Ciapi e accanto al quale nascerà anche l’Istituto di Geofisica, Il Centro è stato presentato stamani dall’Ascolta l'intervista audioassessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, e dall’assessore al Bilancio e ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi. Il nuovo centro studi è frutto di un forte impegno economico della Regione Calabria, che quest'anno, per gli obiettivi della ricerca, impiegherà già quattro milioni di euro, e di un importante lavoro di sinergia che vede insieme l’Arpacal, soggetto attuatore, il Cnr, l’Unical, l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, e ancora gli atenei di Siena e di Cagliari. “Insieme creeremo un importante centro di eccellenza sulla biodiversità marina e mediterranea. Il fatto che questo accada nell’anno internazionale della biodiversità - ha commentato l’assessore Greco - evidenzia come anche in questo caso la Calabria sia una delle prime regioni che riesce a osservare e a concretizzare i dettami della conservazione e del mantenimento degli ecosistemi naturali”. Ma c’è di più. Alla tutela della straordinaria biodiversità dei mari calabresi si lega il costante impegno al monitoraggio dello stato del nostro mare. “Uno degli obiettivi di questo centro - ha sottolineato Greco - è chiarire una volta per tutte qual è lo stato di salute dei nostri mari e delle specie che in essi abitano. In sostanza, vogliamo dare tranquillità ai calabresi su quello che arriva sulle loro tavole e dobbiamo anche capire se tutti i problemi connessi allo smaltimento illegale dei rifiuti interessano davvero i nostri mari o no”. “Insieme al Centro sulla biodiversità marina, non meno importante, viste le peculiarità sismiche della nostra regione - ha concluso l’assessore Greco - la sezione regionale, che sorgerà sempre a Catona, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia che si occupa di terremoti ed è il più importante d'Europa e il terzo del mondo”. Ascolta intervista audio ass. Greco

Ospedale di San Marco: ultimatum del sindaco Termine

09 feb 10 Sono giornate di intense consultazioni quelle tra gli amministratori del Comune di San Marco Argentano e la dirigenza dell’ASP di Cosenza affinché si possa giungere in tempi brevi ad un chiarimento su quello che dovrà essere il destino immediato del presidio ospedaliero. Mentre troppe voci soliste dicono la loro sul futuro dell’ospedale, senza rendersi conto di creare confusione tra la popolazione, si è tenuta pochi giorni fa una riunione in ospedale, alla presenza dei medici del “Pasteur”, tra il sindaco, Alberto Termine, l’assessore al ramo, Michele Argondizzo, il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Mimmo Diodato, e il Direttore Sanitario dell’ASP di Cosenza, Antonello Scalzo. Nel corso dell’incontro sono emersi due precisi aspetti della vicenda che coinvolge l’ospedale di San Marco Argentano. Elementi che il Direttore Scalzo ha provato ad illustrare, nell’arduo tentativo di giustificare il repentino e continuo cambio di rotta attuato negli ultimi mesi da Agazio Loiero e dalla Dirigenza Generale dell’ASP circa il ruolo del “Pasteur” all’interno del sistema sanitario regionale. In relazione al varo dell’ultimo provvedimento regionale, a quanto sembra già esecutivo, di riconvertire in Casa della Salute l’ospedale, l’amministrazione comunale di San Marco Argentano, attraverso l’interlocuzione avuta con il Direttore Scalzo, invita il Direttore Generale, Franco Petramala, e il Presidente Loiero a bloccare ogni iniziativa tendente a smantellare la struttura organizzativa delle risorse umane, le apparecchiature sanitarie, gli impianti, i servizi e le Unità Operative del presidio ospedaliero, atteso che tra poco più di un mese nella nostra regione si voterà per eleggere il nuovo governo regionale che, a sua volta, potrebbe guardare con più sensibilità, serenità e giustizia al “Pasteur”. D’altronde, è prassi consolidata sospendere durante la campagna elettorale tutte le iniziative che non rientrano nell’ordinaria amministrazione. Una richiesta legittima quella degli amministratori locali perché, come ha ulteriormente spiegato il Direttore Scalzo ai presenti, l’ospedale non potrà più effettuare ricoveri per pazienti acuti, mentre potrà garantire ancora prestazioni per pazienti cronici in orario diurno. Si è parlato, insomma, delle cosiddette “PAC in day-service”, che tradotto per tutti significa prestazione effettuabile senza ricovero dalle 8 alle 20, modalità estesa alle varie specialità mediche e chirurgiche presenti nell’ospedale. Un’ennesima proposta, ricevuta nell’arco di pochi mesi e che contrasta fortemente con le precedenti, che mostra tutta l’approssimazione e l’inattendibilità delle decisioni della Regione Calabria in materia di sanità pubblica. Scelte politiche attuate in spregio alle richieste di un territorio importante e baricentrico di questa provincia, un declassamento della struttura sanitaria perpetrato attraverso lo scippo di attrezzature sanitarie e trasferimenti di personale qualificato, con il preciso intento di rendere inservibile la struttura tecnica ed organizzativa del “Pasteur”. L’amministrazione comunale chiede, perciò, ai responsabili preposti dell’ASP di Cosenza di mettere l’ospedale nelle condizioni di far funzionare in maniera efficiente i servizi e le unità operative attualmente esistenti, inclusi i servizi in day-service che il dottore Scalzo ha proposto in sede di riunione. Per fare tutto ciò non è richiesto un grande impegno strutturale o umano ed il ritorno economico e di servizio potrebbe essere interessante per entrambi le parti. Si erogheranno così prestazioni utili all’utenza e si contribuirà a rimpinguare le casse dell’Azienda Sanitaria. Allo stesso tempo, però, l’amministrazione comunale ha inviato a Loiero e Petramala un ultimatum, ribadendo il proprio impegno a difendere con ogni forma di lotta corretta, civile e democratica la permanenza e la funzionalità dell’ospedale, convinta che la trasformazione in Casa della Salute sia un grave ed imperdonabile atto di ingiustizia, consumato con cinismo e spregiudicatezza ai danni del popolo di San Marco Argentano e dell’hinterland tutto. Il primo cittadino, infine, ricorda che questa battaglia in difesa del “Pasteur” è un impegno comune che vedrà l’amministrazione comunale vicina a tutte le forze politiche, alle sigle sindacali, all’associazionismo, comitati spontanei dei cittadini e a quanti vorranno impegnarsi per il rilancio dell’ospedale di San Marco Argentano.

Tutto pronto per il carnevale di Mendicino

09 feb 10 Tutto pronto per il Carnevale di Mendicino che si svolgerà domenica 14 all'interno del centro storico. Ricco di iniaziative il programma predisposto dall'Amministrazione comunale mendicinese e coordinato dall'Assessore allo Spettacolo Daniele Pescatore con la collaborazione della Scuola Civica di Musica “Ada Campagna”, con il sostegno della Fondazione Carical. Nella mattina sfilata di mascherine con spettacoli teatrali, trampolieri, giocoli, poesia e... tanto colore. Nel pomeriggio prosegue la festa con mimi, lazzi, pantomime di commedie dell'arte. Gli spettacoli, curati dall'Associazione teatrale “Gioco di Dame” saranno accompagnati da concerti itineranti. A fare da cornice alla manifestazione carnevalesca sarà una suggestiva esposizione di prodotti tipici allestita all'interno del nuovo parcheggio comunale coperto. Tra gli stand si potranno degustare piatti caratteristici della cucina mendicinese e conoscere la cultura e le tradizioni della gastronomia locale.

Castagna (Uil) “Positivo intervento Matteoli su porto di Gioia”

09 feb 10 "L'emendamento al Decreto milleproroghe annunciato dal Ministro Matteoli è un segno tangibile e molto apprezzabile di intervento a sostegno dei porti italiani e della loro crisi occupazionale". Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario generale della Uil della Calabria, Roberto Castagna. "Per il porto di Gioia Tauro - aggiunge - l'azzeramento delle tasse portuali e di ancoraggio deve però rappresentare il punto di partenza per poi mettere in campo provvedimenti più consistenti ed in grado di dare una svolta decisiva ai problemi occupazionali della Calabria".

Hard disk con dati dei pazienti rubato all’ospedale di Vibo

09 feb 10 Ignoti sono entrati nottetempo nel reparto di neuroscienze dell'ospedale civile "Jazzolino" di Vibo Valentia ed hanno portato via quello che apparentemente sembra soltanto un comune hardisk. La memoria informatica, pero', raccoglieva dati anagrafici e clinici di migliaia di pazienti. Uno strano furto, quindi, del quale il personale del reparto ha presentato denuncia alla stazione carabinieri di Vibo Valentia che agli ordini del luogotenente Lopreiato hanno avviato indagini. Gli inquirenti non scartano l'ipotesi che possa trattarsi di un raid furtivo per sottrarre al reparto di neuroscienze, per motivi allo stato sconosciuti, un archivio unico, con lo scopo di far scomparire alcuni dati sensibili. Anche se rimane in piedi la pista del furto finalizzato a sottrarre il semplice supporto informatico indipendentemente da cosa effettivamente contenesse.

Tabaccaio di Vibo rapinato di 300 euro

09 feb 10 Una nuova rapina a mano armata e' stata portata a compimento dopo le ore 20, ai danni di un tabaccaio di localita' "Feudotto", un quartiere della parte sud di Vibo Valentia. Due individui coperti da passamontagna hanno fatto irruzione pisola in pugno nel locale, intimando al proprietario di consegnare l'incasso della giornata. Il bottino e' di 300 euro. Sul posto gli agenti della Mobile per le indagini.

A breve lavori sulla 106 nella provincia di Crotone

09 feb 10 Una serie di interventi sul tracciato della strada statale 106 ionica, che attraversa la provincia di Crotone, sarà realizzata a breve. È quanto emerso da un incontro che si è tenuto presso l’Ufficio territoriale del Governo, presieduto dal prefetto di Crotone Vincenzo Panico e al quale hanno partecipato il capo compartimento dell’Anas della regione Calabria, Giovanni Laganà ed il dirigente della sezione della Polizia stradale di Crotone, Ugo Nicoletti. Nel corso dell’incontro, il rappresentante dell’Anas ha fatto presente che, in provincia di Crotone, sono in via di attuazione due importanti complessi di interventi. Il primo, per un importo di 14,8 milioni di euro, già in fase di aggiudicazione, riguarda sei interventi principali, la cui realizzazione dovrebbe avvenire in due anni circa; il secondo, per un importo di 34,3 milioni di euro, in fase di pubblicazione del bando, contempla otto interventi principali di cui quattro nella provincia di Crotone, la cui aggiudicazione dovrebbe avvenire entro l’anno in corso. È, anche, in via di definizione un terzo stralcio di opere, per un importo di 29,8 milioni di euro, non sostenuto attualmente da finanziamento, per il quale il Prefetto chiederà il necessario intervento al ministero delle Infrastrutture. Inoltre, lungo il tratto di strada statale che attraversa i comuni di Strongoli e di Isola di Capo Rizzuto, saranno installati due autovelox fissi, mentre un terzo potrà essere installato nel tratto che conduce alla località Sant’Anna del Comune di Isola di Capo Rizzuto. La particolare pericolosità della statale 106 ionica e l’elevato numero di vittime che si continua a registrare ha indotto, nello scorso gennaio, il procuratore della repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta ad avviare un’azione giudiziaria contro ignoti per omicidio colposo.

Avviati i lavori per la salvaguardia della costa vibonese

09 feb 10 “Senza mare non c’é turismo”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Vibo parlando dell’obiettivo primario degli interventi antierosione costiera che sono stati consegnati ufficialmente. “I lavori programmati, per un importo complessivo di circa 3 milioni e 200mila euro - riferisce un comunicato della Provincia di Vibo - sono stati illustrati nel corso di un incontro al quale hanno partecipato, oltre a De Nisi, l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Barbuto, i sindaci di Parghelia e Ricadi, rispettivamente Maria Brosio e Domenico Laria e i tecnici e progettisti. Presenti anche gli assessori provinciali Maria Salvia, Martino Porcelli e Michelangelo Mirabello. “Tre - prosegue la nota - gli interventi previsti: Ricadi, i cui lavori interesseranno un tratto di litorale di circa 500 metri in prossimità della spiaggia di Santa Maria di Ricadi, con la realizzazione di una barriera di massi frangiflutti a una distanza di circa 70 metri dalla battigia; previsto, inoltre, il ripascimento della spiaggia, che determinerà un avanzamento della linea di riva di circa 30 metri. Joppolo, con la realizzazione di una scogliera di circa 500 metri a protezione della strada litoranea e ricostruzione di un muro di protezione lungo 50 metri ed alto 5,30 metri e Parghelia con la realizzazione di una barriera frangiflutti a circa 70 metri dalla spiaggia di San Michelino e ripascimento dell’arenile con sabbia compatibile con quella esistente, per un avanzamento programmato di circa 30 metri; prevista anche la demolizione di un vecchio scarico fognario in disuso”. “Si tratta di interventi attesi da molti anni - ha detto De Nisi - che rivestono una particolare importanza, non soltanto per la valenza ambientale che esprimono, ma anche e soprattutto perché puntano alla salvaguardia della risorsa turistica, fortemente minacciata dall’erosione costiera e dalla conseguente diminuzione della fruibilità delle spiagge. Questa problematica, insieme a quella della depurazione, rappresenta una priorità per la Provincia, nella consapevolezza che senza mare non c’é turismo”.

Iniziativa Legambiente a Reggio: "Stop al carbone 2010"

09 feb 10 Mercoledì 10 febbraio alle 11.30 nella sala antistante l’aula Consiliare di Palazzo San Giorgio Reggio Calabria, Legambiente Calabria presenta il nuovo rapporto nazionale “Stop al carbone 2010” in vista della riunione della Commissione Via nazionale, del prossimo 11 febbraio, in cui si discuterà della centrale SEI di Saline Joniche. Alla manifestazione partecipano: Stefano Ciafani, responsabile ufficio scientifico Legambiente; Nuccio Barillà, direttivo nazionale Legambiente; Antonino Morabito, Presidente Legambiente Calabria; Federico Curatola – coordinamento associazioni per il No al Carbone di Saline Joniche. Sono stati invitati : Silvio Greco, assessore regionale all’Ambiente Calabria; Francesco Sulla, assessore regionale alle Attività Produttive Calabria; Giuseppe Neri, assessore provinciale all’Ambiente Reggio Calabria. Durante l’iniziativa Legambiente Calabria illustrerà anche la nuova iniziativa nazionale “La settimana Amica del Clima 2010”, finalizzata a riaccendere i riflettori sul legame tra scelte energetiche, mutamenti climatici e responsabilità sociale, soprattutto a seguito del fallimento del vertice di Copenaghen. Nel corso della conferenza stampa, inoltre, saranno illustrate le motivazioni del premio Innovazione SUD promosso dal Comitato del Mezzogiorno di Confindustria e Legambiente nazionale e vinto dalla “Fattoria della Piana” di Candidoni, Reggio Calabria. Presente Carmelo Basile, responsabile della “Fattoria della Piana”

Giovedì a Diamante “la serva padrona”

09 feb 10 Giovedì 11 febbraio alle ore 20,30, presso il Cinema Teatro Vittoria di Diamante si terrà la rappresentazione de “La Serva Padrona”, intermezzo comico del ‘700 di Gian Battista Pergolesi. Lo spettacolo è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Diamante. “La Serva Padrona” sarà portato in scena a Diamante dalla Compagnia Amadè, composta da giovani artisti calabresi, impegnati da tempo nella divulgazione dell’opera lirica nelle scuole. Un impegno quest’ultimo avvalorato dal notevole successo che le loro rappresentazioni hanno riscontrato tra gli studenti delle scuole del tirreno cosentino. In particolare, gli interpreti in scena a Diamante saranno: Il soprano Rosa Antonucci, il baritono Francesco Laino, il mimo Giulio Antonuccio. La regia e l’allestimento scenico sono curati dagli stessi Francesco Laino e Rosa Antonucci. L’ensemble musicale sarà composto da: Pietro Perrone al primo violino, Claudia Pochini al flauto traverso, Antonio Arcuri al clarinetto, Antonio Puntillo al pianoforte. Costumi di Annamaria Piccolillo e Giuseppina Borrello. La Direzione artistica è di Antonio Puntillo. Al fine di favorire un’ampia partecipazione, in particolar modo ai giovani ed alle famiglie, il biglietto di ingresso avrà un costo minimo, accessibile a tutti. L’Assessore alla Cultura del Comune di Diamante, Battista Maulicino, sottolinea l’importanza dell’appuntamento di Giovedì 11, invitando tutti alla riscoperta di un genere musicale che i giovani artisti della compagnia Amadè con impegno, passione ed il consenso crescente del pubblico stanno facendo conoscere ed apprezzare, oltre che ai giovani studenti delle scuole del territorio, agli appassionati della buona musica di tutti il tirreno cosentino.

Coltivava 100 piante di marijuana, un arresto a Petrizzi

09 feb 10 I militari della Stazione carabinieri di Petrizzi (Cz) al termine di un’articolata attività di indagine, hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Catanzaro, nei confronti di Nicola Grattà, quarantaduenne di Gagliato (Cz), ritenuto responsabile della coltivazione di circa 100 piante di canapa indiana e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cannabis indica. Nel mese di agosto, i carabinieri della Stazione di Petrizzi, con la collaborazione dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, avevano ritrovato una piantagione di canapa indiana di quasi 100 piante dell’altezza di circa due metri in località Gumeno del comune di Gagliato su un appezzamento di terreno impervio e molto difficile da raggiungere. La piantagione era perfettamente curata e risultava provvista anche di un complesso sistema d’irrigazione che si azionava con un rubinetto ben nascosto e che garantiva il fabbisogno d’acqua ad ogni pianta. Nel corso del servizio di rastrellamento che aveva portato alla scoperta di questa piantagione, i carabinieri, appostati nella zona, avevano anche individuato un uomo, riconosciuto dai militari proprio nel Grattà, che, recatosi sul posto per irrigare le piante di canapa, nel momento in cui stava per azionare il rubinetto, si era accorto della presenza dei militari e si era dato ad una precipitosa fuga, riuscendo a dileguarsi, nonostante il tentativo di inseguimento posto in essere dai Carabinieri. I militari avevano anche ritrovato, in un fienile poco distante, sempre di proprietà dell’uomo, più di mezzo chilo di cannabis già essiccata e pronta per essere venduta. Al termine del servizio, gli uomini della Stazione di Petrizzi avevano estirpato e distrutto tutte le piante bruciandole sul posto e avevano sequestrato tutto il materiale utilizzato per l'irrigazione. Grazie alle indagini immediatamente avviate, i militari di Petrizzi, dopo alcune ricerche catastali ed alcuni accertamenti tecnici, hanno potuto fugare ogni dubbio circa la riconducibilità della coltivazione di cannabis nonchè della sostanza stupefacente nella sicura ed esclusiva disponibilità dell’indagato. Inoltre, la rilevante quantità di piante di canapa indiana rinvenuta accompagnata dalla ingente detenzione di sostanza stupefacente ha fatto supporre che la stessa fosse destinata all’uso di terzi. Da qui l’emissione dell’ordinanza da parte del Gip che ha applicato a Grattà la misura cautelare degli arresti domiciliari. I carabinieri hanno inoltre notificato al Grattà il provvedimento dell’avviso orale emesso, su proposta degli stessi militari della Compagnia di Soverato, dal Questore di Catanzaro nei suoi confronti poichè ritenuto soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica in considerazione anche dei suoi numerosi precedenti di polizia. Il provvedimento avrà validità tre anni.

Nomade tenta di investire carabiniere a Lamezia e finisce in manette

09 feb 10 Un nomade R.B., di 28 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Lamezia Terme con l'accusa di tentato omicidio e furto aggravato di autovettura. L'uomo, dopo avere rubato un'auto, non si è fermato ad un posto di blocco dei carabinieri e con una manovra avventata ha anche tentato di investire un militare. Successivamente, vistosi braccato dai carabinieri che lo hanno inseguito, ha abbandonato l'auto per darsi alla fuga a piedi. I militari lo hanno raggiunto e arrestato. A bordo della vettura sono state trovate due centraline per l'accensione di auto della stessa marca di quella rubata. In un altro episodio un uomo, V.R., di 46 anni, è stato arrestato, sempre dai carabinieri a Lamezia Terme, con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto abusivo di armi bianche. V.R., fermato ad un posto di blocco, dopo essersi rifiutato di esibire i documenti di identità e di circolazione, ha reagito violentemente contro i carabinieri scaraventando anche alcuni oggetti dalla propria auto. A causa della reazione dell'uomo, i militari hanno chiesto il supporto di un'altra pattuglia per poterlo bloccare. V.R., una volta salito a bordo del mezzo militare, ha cominciato a scalciare e strattonare gli uomini di pattuglia con i quali ha anche dato origine ad una colluttazione nel corso della quale un carabiniere è rimasto ferito in maniera lieve.

Tre bulgari rapinano trans e finiscono in manette a San Ferdinando

09 feb 10 Tre cittadini bulgari, Borisov Metodi di 43 anni, Georgiev yanko, 21 anni e Roykov Metodi, 43 anni, tutti braccianti agricoli, sono stati arrestati per rapina a San Ferdinando nel reggino. I tre per le vie del centro del paese hanno aggredito A. Y., 22 anni transessuale, loro connazionale, e poi sono riusciti ad entrare nella modesta abitazione della vittima, da pochi giorni in Italia, che si trovava sola in casa aggredendola con schiaffi e pugni. Dopo aver immobilizzato il malcapitato, hanno rovistato all’interno dell’appartamento alla ricerca di denaro, ma, non avendo trovato neanche un euro, i rapinatori si sono dovuti accontentare del telefono cellulare e del passaporto della vittima. Le urla della vittima hanno allarmato i vicini di casa e messo in fuga i malviventi. Sul posto è intervenuta dopo pochi minuti una pattuglia di carabinieri che si trovava in quella zona perchè impegnata in un servizio di controllo del territorio. Ai militari la vittima, sconvolta e dolorante, ha raccontato l’accaduto e descritto i suoi aggressori che sono stati dopo pochi minuti fermati in uno dei posti di blocco istituiti dai lungo le vie di uscita dell’abitato di San Ferdinando (Rc). Le manette sono scattate ai polsi dei tre quando sono stati trovati in possesso del telefono e del passaporto pochi minuti prima rapinati al connazionale. La brutta giornata di A.Y. si è conclusa all’ospedale di Gioia Tauro dove i militari dell’arma lo hanno accompagnato per le cure del caso: se la caverà con 5 giorni di riposo per varie escoriazioni al volto. I tre malviventi, invece, sono stati condotti nel carcere di Palmi con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Atti di vandalismo alle stazioni di Reggio e Siderno

09 feb 10 Persone non identificate hanno compiuto danneggiamenti in due stazioni ferroviarie sulla linea jonica del reggino, già più volte oggetto di atti di vandalismo. A Siderno sono stati rotti sette pannelli in cartongesso del controsoffitto dell'atrio mentre a Reggio Calabria San Gregorio sono state manomesse e sfondate le porte di due locali interni dell'impianto. "I danni stimati - riferisce una nota delle Ferrovie dello Stato - ammontano a oltre duemila euro, a cui si aggiungono quelli di immagine per il Gruppo. La stazione di Siderno, ristrutturata a fine 2008 con un investimento di 110.000 euro, nel corso del 2009 è stata oggetto di continui atti di vandalismo che hanno causato danni per circa quindicimila euro. Nella stazione di Reggio Calabria San Gregorio, sempre nel 2009, i ripetuti raid vandalici hanno prodotto danni per oltre diecimila euro".

Muratore arrestato per stalking a Locri

09 feb 10 Un muratore di 55 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Locri in esecuzione ad un provvedimento del Gip del locale tribunale per aver, in più occasioni, molestato per telefono e minacciato la moglie, dalla quale viveva separata. La donna, non sopportando le angherie del marito che duravano da oltre trent'anni, era andata via di casa trovando ospitalità presso un’amica. Ma il coniuge non si è mai rassegnato e la donna, al culmine dell’esasperazione, si è rivolta ai carabinieri. Il rapporto informativo all’autorità giudiziaria ha portato all’emissione del provvedimento restrittivo che è stato eseguito dagli stessi militari dell’arma.

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