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Notizie di cronaca

 

 

Inchiesta P.Giovanni: Da venerdì i prelievi del DNA nel cimitero di Serra d'Aiello

03 feb 19 Inizieranno venerdì prossimo le operazioni per il prelievo dei campioni di ossa o di midollo sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D’Aiello nei quali furono sepolti gli ex degenti dell’Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. L’operazione è stata disposta dalla Procura di Paola nell’ambito di una inchiesta sulla gestione dell’istituto e sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni. L’obiettivo delle ispezioni nel cimitero di Serra D’Aiello sarà quello di accertare se qualcuno degli scomparsi è stato sepolto nei loculi che saranno riaperti. I campioni che saranno prelevati saranno inviati ai carabinieri del Ris di Messina per la comparazione del Dna e l’identificazione dei resti. Ieri mattina il Procuratore di Paola, Bruno Giordano, ha partecipato ad una riunione nella Prefettura di Cosenza per concordare gli ultimi dettagli da mettere a punto per l’attività da svolgere nel cimitero di Serra D’Aiello. “Abbiamo chiesto al sindaco - ha detto Giordano - di emettere una ordinanza di chiusura del cimitero per poter svolgere gli accertamenti in tutta tranquillità. Ovviamente la struttura sarà accessibile per le emergenze relative ad eventuali sepolture di persone decedute in questo periodo. La riunione in prefettura serve proprio per mettere a punto gli ultimi dettagli prima di iniziare le attività”. I resti saranno prelevati dai tecnici dell’Istituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata dell’operazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra D’Aiello. L’Istituto Papa Giovanni, per disposizione della Procura di Paola, è stato chiuso nel marzo dello scorso anno ed i degenti trasferiti in altre strutture. Nell’ottobre scorso, inoltre, l’ex sacerdote don Alfredo Luberto, ex presidente dell’Istituto, é stato condannato a sette anni di reclusione nell’ambito del troncone di inchiesta sulle irregolarità nella gestione.

Lettera con minacce a candidato sindaco di Siderno

03 feb 10 Una lettera contenente minacce è stata inviata al sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni (Mpa), con l’invito a non candidarsi alle elezioni regionali 'pena spiacevoli conseguenze'. Nella missiva, giunta per posta al Comune, vengono rivolte minacce anche agli assessori Commisso (Mpa) e Ascioti (Pdl) e al consigliere di maggioranza Tavernese (Nuovo Psi). Figliomeni, in merito alle minacce subite, ha presentato una denuncia ai carabinieri. "Pur non sottovalutando la gravità dell’intimidazione – è detto in un comunicato – Figliomeni ritiene che la missiva sia opera del solito balordo che cerca in questo modo di confondere e inquinare il dibattito politico in un momento assai delicato per la città di Siderno, che qualcuno evidentemente vorrebbe vedere indebolita nella sua rappresentanza istituzionale, come è capitato altre volte nell’imminenza di campagne elettorali". Figliomeni sarebbe accreditato come possibile candidato alle prossime elezioni regionali nella lista che sostiene direttamente Giuseppe Scopelliti in quota Mpa. Solidarietà al sindaco Figliomeni è stata espressa anche da esponenti della minoranza.

Lite tra avvocati a Catanzaro, Raimondi accusa Pitteli "Aggressione premeditata"

03 feb 10 “Dopo la lettura dei giornali di oggi, rompendo il silenzio che mi ero imposto per ragioni di rispetto del dramma umano evidentemente sotteso all’azione del mio aggressore, mi vedo costretto, nonostante le mie non buone condizioni di salute, ad intervenire per informare e chiarire”. Comincia così una dichiarazione dell’avvocato Nunzio Raimondi, aggredito lunedì a Catanzaro, in Tribunale, dall’avvocato Giancarlo Pittelli. “Non vi è stata in un’aula del Tribunale di Catanzaro - afferma Raimondi - alcuna lite fra avvocati. Si è verificata, invece, in presenza del Pm d’udienza (quanto qualifica giuridicamente i fatti in maniera ultronea) un’aggressione fulminea, premeditata e dimostrativa, dell’avv. Giancarlo Pittelli in mio danno con pugni e schiaffi (e non “due schiaffi” sul capo ed al volto) rispetto alla quale non ho in alcun modo reagito; tali percosse hanno prodotto in me un trauma cranico (non commotivo) e svariati altri danni fisici (e non solo al labbro)e psichici per i quali, allo stato, sono stato dimesso dall’ospedale cittadino con una prognosi di sette giorni. Di tali fatti è stato immediatamente reso edotto telefonicamente il signor presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro oltreché, per iscritto, l’Autorità giudiziaria competente”. “Ho preso atto - sostiene l’avvocato Raimondi - delle dichiarazioni giornalistiche dell’avv. Pittelli, il quale si propone di spiegare, dinanzi alle competenti autorità, le motivazioni che lo hanno indotto a menar le mani proditoriamente su un collega in un’aula di Tribunale, dinanzi al pm. Egli ritiene, evidentemente, che tali spiegazioni siano idonee a giustificare il suo gesto. Ho preso atto, altresì, delle dichiarazioni del sig. Domenico Tallini, il quale ha potuto in passato apprezzare la mia appassionata difesa dell’ing. Luigi Ambrosio in più processi a suo carico per alcuno dei quali è stato pure condannato da un Tribunale di questa Repubblica. Alla luce di ciò non mi stupisco che egli celebri, addirittura pubblicamente, le qualità di una persona che ha agito in tal guisa”. “Ho preso infine atto, con enorme dispiacere - afferma ancora Raimondi - della posizione tenuta pubblicamente dal Presidente del mio Ordine professionale il quale, nonostante ciò che mi è accaduto, non ha ritenuto, ad ora mentre scrivo, di rivolgermi né pubblicamente né privatamente, alcun attestato di solidarietà ed anzi ha affermato pubblicamente che tali episodi ‘nuocciono a tutti e non solo ai diretti interessati”. Vorrei a tale riguardo segnalare che da oltre vent’anni porto la mia toga con onore e decoro e che non mi sento in alcun modo corresponsabile, tampoco in riguardo dell’Avvocatura di cui sono parte, del grave episodio occorsomi per iniziativa esclusiva dell’avv. Giancarlo Pittelli. Penso, invece, che sia preciso dovere del Presidente del Consiglio dell’Ordine forense, quantomeno nelle dichiarazioni pubbliche, distinguere la posizione di chi lede, con la propria azione, il prestigio dell’Avvocatura da chi invece di tali azioni rimane vittima inerme. Auspico che il Consiglio territoriale dell’Ordine degli Avvocati, così solerte nell’azione disciplinare, sulla base delle ampie notizie giornalistiche odierne, voglia quindi acquisire ogni utile informativa su quanto accaduto nella giornata di ieri e, piuttosto che augurarsi “che tutto si ricomponga” (non c’è nulla da conciliare se non vi sono due litiganti ma solo un aggressore ed una vittima!), voglia assumere, come per legge gli compete, ogni conseguente adeguata sanzione nei confronti di chi si è reso responsabile di tale gesto, qualsivoglia siano le accampate postume giustificazioni”. “Desidero infine precisare, visto e considerato che nessuno lo ha fatto per me - aggiunge l’avvocato Raimondi - che quanto accaduto integra, a mio modesto parere, estremi di più reati, di gravissimo illecito disciplinare e di palese lesione del principio di colleganza, di rispetto per il Pm d’udienza e per quello che tutti sanno essere il tempio della Giustizia. Faccio in conclusione rilevare che, secondo il mio parere, per la qualità del soggetto agente, con l’atto richiamato è stato leso, nel suo decoro, anche l’istituto parlamentare della rappresentanza, per la qualcosa mi ripropongo di informare dell’accaduto la Presidenza della Camera di appartenenza del deputato Pittelli. Significo anche che mi sono giunti durante tutta la giornata di ieri ed ancora oggi mi pervengono, una valanga di private attestazioni di stima, solidarietà ed amicizia da rappresentanze di tutte le forze politiche, professionisti, imprenditori, magistrati ed avvocati e gente comune, con contestuale e chiara esecrazione del gesto di cui sono rimasto incolpevole vittima. Questo naturalmente rende ancora più amaro il silenzio del mio Ordine professionale nella sua apicale rappresentanza. Ricordo a me stesso, in questo momento di estrema delusione e depressione (ma per me ristoro, nella malattia fisica, del cuore), le sempiterne parole dell’indimenticato beato Giovanni vigesimoterzo: bisogna indicare a tutti con chiarezza l’errore perché tutti comprendano ciò che non si può e non si deve fare”.

Il Corpo forestale ha censito 700 discariche occasionali

03 feb 10 Il Corpo forestale dello Stato ha individuato in Calabria 700 siti che presentano discariche più o meno occasionali. Un dato considerato allarmante, dal momento che il precedente censimento aveva indicato 500 siti esistenti. Lo studio del Corpo forestale è stato raccolto in una relazione che è stata consegnata alla Commissione parlamentare d’inchiesta per i rifiuti. La situazione di inquinamento ambientale è stata resa nota oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’assessorato regionale all’Ambiente per presentare un protocollo d’intesa tra il Corpo forestale e lo stesso assessorato. Il comandante regionale del Cfs, il generale Vincenzo Caracciolo, ha evidenziato: “Continuiamo a mettere a rischio la bellezza del territorio, ma anche la salute dei calabresi, dal momento che molti dei siti individuati si trovano vicino a sorgenti e acquedotti comunali”. L’ufficiale ha ricordato che la relazione è stata consegnata alla commissione parlamentare che ha chiesto ulteriori integrazioni. Dopo la precedente relazione, che aveva individuato 500 discariche, l’Unione Europea aveva emesso un provvedimento di infrazione nei confronti della Regione. Il generale ha anche specificato che “il fenomeno è diffuso in tutti i comuni calabresi” e nel censimento sono considerate anche le vecchie discariche, già individuate, che non sono state ancora bonificate o che sono in corso di bonifica. Tra le 700 aree inquinate inserite nella nuova documentazione ci sono situazioni di natura diversa, dal caso eclatante di Lazzaro a piccole discariche ai margini delle strade.

Partono i corsi regionali per gli operatori del Servizio Civile promossi da Calabria Etica

03 feb 10 Al via i corsi di formazione regionale per gli operatori del Servizio civile nazionale organizzati da Calabria Etica. La Fondazione, ente strumentale della Regione, già da alcuni anni supporta il Dipartimento “Settore politiche sociali” nella gestione delle diverse attività relative al Servizio civile nazionale tra cui l’accreditamento degli enti, la valutazione dei progetti, il monitoraggio delle attività e l’attività di ricerca sul Servizio Civile in Calabria. I percorsi formativi sono rivolti agli “Operatori locali di progetto” e ai “Formatori”, appartenenti agli enti iscritti all’Albo regionale e titolari di progetti attivi ammessi a finanziamento con Decreto N. 10856 del 15 giugno 2009. La formazione è finalizzata a sviluppare la cultura del Servizio civile all’interno degli enti accreditati attraverso un percorso articolato in cui verranno approfondite tematiche inerenti la storia e il significato del Servizio civile nazionale, i principi costituzionali di solidarietà sociale, il patto formativo, i rapporti ente pubblico-ente accreditato. Il presidente di Calabria Etica, Luigi Bulotta, nell’evidenziare come il Servizio civile nazionale rappresenti per i giovani volontari una straordinaria esperienza di crescita umana e professionale, nonché una possibilità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace, garantendo ai giovani una forte valenza educativa e formativa, ha sottolineato come “l’organizzazione dei corsi sia stata curata con estrema cura e attenzione, con la scelta puntuale di docenti qualificati con lunga esperienza nell’ambito della formazione in materia, con l’individuazione di un testimonial di chiara fama internazionale e competenza in materia che darà, certamente, un valore aggiunto alla qualità del percorso formativo.” testimonial dell’evento sarà, infatti, Alberto Trevisan, obiettore di coscienza, fondatore dell’Associazione per la Pace e membro del coordinamento nazionale del “Movimento Non Violento”, impegnato in spedizioni umanitarie in luoghi di guerra. I corsi che vedranno coinvolti 120 operatori del Servizio civile, appartenenti a più di cinquanta enti accreditati dislocati e operanti sull’intero territorio regionale, si terranno presso la sede della “Fondazione Facite” di Catanzaro.

Provincia di Cosenza subito operativa sui danni del maltempo

03 feb 10 A seguito delle persistenti precipitazioni piovose e nevose verificatesi nelle ultime ore nella zona del Pollino, la Provincia di Cosenza ha immediatamente predisposto il piano di pronto intervento che ha consentito di evitare ritardi e notevoli disagi ai cittadini e agli automobilisti.. Sia nella zona di Campotenese che nella zona di Saracena, dove si sono verificate diverse frane ed interruzioni, a seguito dell’immediato intervento dei mezzi e degli uomini della Provincia le strade interessate sono state immediatamente ripristinate e messe in sicurezza. Preziosa, anche in questo frangente, è risultata la presenza sul territorio interessato del Consigliere Biagio Diana, il quale ha prontamente allertato gli uffici tecnici provinciali competenti che, a loro volta, sono intervenuti in tempi rapidissimi, evitando disagi e pericoli per i cittadini. “Anche a nome delle popolazioni interessate –ha dichiarato il Consigliere Diana- voglio esprimere il mio plauso ed il mio apprezzamento più sincero per l’ottimo lavoro svolto nelle scorse ore dall’ufficio Viabilità diretto dall’Ing. Basta su indicazione del presidente Oliverio e dell’assessore Riccetti per fronteggiare i disagi provocati dalle pessime condizioni metereologiche che, in questi giorni, hanno interessato le nostre zone”. “Ciò –ha concluso Diana- a dimostrazione del fatto che la Provincia è sempre vicina e attenta alle esigenze dei cittadini e dei territori e di quanto siano totalmente stonate e fuori luogo le critiche di quanti, dovendo a tutti i costi dimostrare di fare opposizione, spesso si riempiono la bocca di dichiarazioni allarmististiche che non stanno né in cielo né in terra ed il cui unico risultato invece è quello di fare aumentare di credibilità e il prestigio dell’azione di governo del presidente Oliverio e della sua giunta”.

Dalla Provincia progetto per l’assistenza delle donne in difficoltà

03 feb 10 E’ al via un importante progetto dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Cosenza: l'assistenza legale alle donne in difficoltà, in quanto vittime di violenze fisiche e morali, abusi, lesione di diritti personali. Il progetto, sostenuto dall’Amministrazione e realizzato, in virtù della stipula di una apposita intesa, in collaborazione con la Fondazione “Roberta Lanzino Onlus” , prevede l’attivazione di un numero verde per facilitare la possibilità di denunciare maltrattamenti e violenze nei confronti delle donne. Un problema, questo, ancora fortemente sommerso sebbene riconosciuto dalla comunità internazionale come violenza di genere e violazione fondamentale dei diritti umani. Il servizio che si intende attivare ha come obiettivo di offrire alle donne in stato di difficoltà strumenti utili all’esercizio dei propri diritti; di informare le donne per renderle consapevoli di eventuali discriminazioni subite; di offrire risposte e indicazioni in merito al possibile percorso giudiziario da intraprendere; di fornire la tutela legale in eventuali percorsi giudiziari. A tal fine è stato pubblicato in data 29/04/09 un bando per la formazione di un elenco di professionisti legali esterni all'Amministrazione con competenza specialistica relative alle problematiche citate, cui affidare incarichi nel rispetto dei principi dell’ art. 27 DLGS 163/2006 e avuto riguardo alle azioni positive, così come previste dalla L.125/91. Le segnalazioni di abusi e le richieste di tutela legale, potranno essere effettuate al numero verde 800.28.88.50, attivo presso la Fondazione “Roberta Lanzino Onlus.” L’iniziativa sarà presentata alla Stampa domani, Giovedì 4 Febbraio, alle ore 16,00, nella Sala degli Stemmi della sede della Provincia di Piazza XV Marzo da: il Presidente Mario Oliverio; l’Assessore alla Pari opportunità Maria Francesca Corigliano; il Presidente della Fondazione “Roberta Lanzino onlus”, Franco Lanzino.

Soddisfazione Rdb/Cub per i lavoratori regionali Lsu/Lpu

03 feb 10 La RdB, esprime una moderata soddisfazione per i primi interventi fatti in Commissione Bilancio della Regione Calabria, sulla questione inerente ai 354 dipendenti regionali ex lsu/lpu. Il riferimento è relativo alla decisione di dislocare i dipendenti presso le sedi provinciali, per come richiesto dalla sigla sindacale; ma sulla scia delle grandi iniziative messe in campo, unitamente ai lavoratori, nei mesi scorsi, RdB ribadisce con forza la necessità che la massima assise regionale trovi le risorse per soddisfare anche la richiesta primaria, permettendo anche l’immediato passaggio di tutti i lavoratori al tempo pieno, fermo restando l’impegno al graduale ripristino delle qualifiche di entrata dei 354 dipendenti. Pur di essere assunti, infatti, i lavoratori avevano accettato sia di lavorare per sole 24 ore, anziché 36, sia di essere accentrati tutti nel capoluogo calabrese, sia di essere sotto inquadrati ai livelli più bassi, dopo aver svolto da precari anni di mansioni superiori. La RdB richiama il Consiglio Regionale al senso di responsabilità e alla buona amministrazione: infatti, restituendo dignità a questi dipendenti, l’amministrazione ne beneficerà direttamente visto che al momento alcune attività sono rallentate sia dalla bassa qualifica dei lavoratori, che dall’utilizzo forzatamente part-time degli stessi. “Saremo vigili - concludono i dirigenti RdB – affinché gli impegni assunti dai consiglieri e assessori incontrati in questi mesi, vadano in porto fino alla fine e vengano, pertanto, privilegiate le professionalità interne come nel caso dei 354 dipendenti ex lsu/lpu della Regione Calabria. Continueremo in tutti i casi ad essere al fianco di questi come di tutti i lavoratori che al momento sono più esposti e senza tutela. Il percorso da fare per ridare piena dignità a tutti i lavoratori è ancora lungo, ma RdB sarà ancora al loro fianco

Insediato in Calabria il Consiglio territoriale di Cooperfidi Italia

03 feb 0 Assemblea delle cooperative calabresi associate al Consorzio nazionale, nato dalla fusione dei consorzi fidi regionali delle tre principali centrali cooperative italiane, per l’insediamento del Consiglio territoriale calabrese nella sede di Legacoop, a Catanzaro,. All’incontro, a cui è intervenuto Mauro Gori, presidente di Cooperfidi Italia, erano presenti Katia Stancato, presidente di Confcooperative, Giorgio Gemelli, presidente di Legacoop e Francesco Capocasale, presidente AGCI. Il Consiglio territoriale di Cooperfidi in Calabria sarà, in questa fase iniziale, composto dai tre presidenti della cooperazione calabrese che, a conclusione della riunione, in un’atmosfera di piena collaborazione, hanno affidato il ruolo di coordinamento al presidente di AGCI, Francesco Capocasale. Il Consiglio territoriale avrà come prerogativa il dialogo istituzionale con la Regione e gli enti locali e come principale attività la condivisione delle fasi operative di promozione presso le imprese destinatarie. “I risultati a livello nazionale – precisa Gori, presidente del Consiglio di gestione di Cooperfidi Italia – dipenderanno dal territorio. In questa prospettiva, il consiglio territoriale ha un’importanza strategica per determinare la qualità associativa. La fase iniziale dovrà infatti portare avanti la campagna di adesione e un’attività mirata alla legittimazione del consorzio”. Cooperfidi Italia è già operativo con i propri consigli territoriali nelle nove regioni, tra cui la Calabria, che hanno sottoscritto il suo atto fondativo a Roma il 16 dicembre scorso. Il consorzio a regime – obiettivo che sarà raggiunto entro il 2010 – sarà il terzo consorzio fidi (art. 107) in Italia in termini di importanza ed attualmente può contare su un patrimonio di 20 milioni di euro ed un’attività finanziaria per un valore di 87 milioni di euro.

Parte il progetto “Teatro Nuova Generazione” del Comune di Fuscaldo

03 feb 10 Il Sindaco di Fuscaldo, Davide Gravina, e il Direttore del Centro Teatro Calabria, Nello Costabile, presenteranno giovedì 4 febbraio alle 11.30 nel salone degli specchi dell’ente provinciale, il progetto “Teatro Nuova Generazione”, nato dall'accordo fra il Comune e il CTC per l'istituzione di un centro stabile di produzione e programmazione di teatro per l'infanzia e la gioventù, con sede presso l' Auditorium comunale "Mino Reitano" di Fuscaldo. Il progetto rientra in un più ampio programma di lavoro che il CTC sta sviluppando da alcuni anni per la creazione sul territorio regionale di Residenze multidisciplinari per le arti performative. Dopo aver promosso la residenza “Le arti del gesto” a Santa Severina (KR) e “La scena dei sogni” a Cosenza, è ora la volta di Fuscaldo con il progetto “Teatro Nuova Generazione”. L'obiettivo, ambizioso ma realistico, è la promozione di nuove professionalità, ma anche l'educazione delle nuove generazioni alle arti della scena. Il progetto nasce, fondamentalmente, dalla riflessione sui risultati prodotti dall’affermazione del teatro professionale in Calabria negli ultimi anni: accanto ad un considerevole potenziale di nuove professionalità artistiche e tecniche, bisognoso di qualificarsi ai più alti livelli, emerge l’assenza di un progetto unificante, capace di aggregare questo potenziale. E’ su questa assenza, su questo vuoto, che si inserisce il “Teatro Nuova Generazione”, primo ed unico esempio (in Calabria) di un progetto organico di promozione di giovani professionalità nel campo dello spettacolo dal vivo. Un tale progetto presuppone un’azione che assuma gli aspetti qualitativi del “fare teatro” in Calabria come presupposto fondamentale per la ricerca di un’idea di teatro e di un modello organizzativo corrispondente. Il TNG si propone di condurre un esperimento di continuità, caratterizzando il lavoro teatrale nella connessione dei fattori ricerca - produzione - fruibilità della ricerca. Un tentativo, in pratica, di creare le condizioni affinché si sviluppi e si realizzi un tipo di ricerca proiettata nel tempo, capace di creare un modello di produzione teatrale definito non solo in relazione alla confezione di un prodotto, ma in relazione anche al suo “processo” di realizzazione. L’attività del TNG, superando la storica contraddizione tra vocazione artistica e vocazione al servizio, si articola in una serie di iniziative, che si richiamano complessivamente alle linee ed ai contenuti espressi dagli organismi di produzione e programmazione teatrali per l'infanzia e la gioventù. Le proposte si caratterizzano come ventagli integrati di iniziative - produzione, programmazione, formazione, promozione - connesse alla specificità del territorio nel quale il TNG si trova ad operare ed attente alla questione della multidisciplinarietà. L'Auditorium Comunale di Fuscaldo, sede operativa del progetto, sarà utilizzato sia per la programmazione di vere e proprie stagioni dedicate al pubblico giovanile e delle scuole e sia per la produzione di spettacoli allestiti da una Compagnia di giovani professionisti espressamente costituita. Per la realizzazione del progetto è stato promosso un Protocollo d’intesa fra il Comune di Fuscaldo e il Centro Teatro Calabria ed è in corso di attivazione una rete di Teatro – Scuola, fra le istituzioni scolastiche dell'Alto Tirreno Cosentino.

Comune Lamezia avvia accertamenti su ripetitore sulla stazione

03 feb 10 La giunta comunale di Lamezia Terme, su proposta del sindaco e dell’assessore all’Ambiente, ha dato indirizzo agli uffici comunali affinché, di concerto con la Italferr, valutino la possibilità di delocalizzare in un’altra zona del territorio comunale l’impianto Gsm-r installato nella stazione ferroviaria di Nicastro. Lo riferisce una nota del Comune. “Nello stesso documento, la giunta - prosegue la nota - ha dato indirizzo perché gli uffici predispongano nuovi e ulteriori accertamenti in relazione all’impatto ambientale ed elettromagnetico, avvalendosi del supporto tecnico dell’Arpacal e di altri organismi specializzati in materia. La ditta Italferr, per conto della Rete ferroviaria italiana, ha comunicato lo scorso 4 dicembre l’inizio dei lavori di installazione dell’impianto, lavori che hanno generato forti preoccupazioni nei cittadini residenti nella zona, temendo l’inquinamento elettromagnetico, anche in considerazione della vicinanza al sito di recettori sensibili, tanto da portare alla costituzione di un comitato cittadino “No all’antenna””. “L’atto di indirizzo - riporta ancora la nota - è stato inoltre necessario viste le numerose richieste di informazioni relative all’impianto da installare presentate da parte dei cittadini. In un’ordinanza comunale del 4 gennaio 2010, proposta dal sindaco, si è chiesto di sospendere il lavori per mancanza del documento unico di regolarità contributiva della ditta esecutrice; Italferr ha poi prodotto il documento Durc, presentato con una nota protocollata il 21 gennaio successivo. Tuttavia, essendo a tutt’oggi i lavori ancora sospesi, e permanendo una situazione di agitazione popolare e diverse richieste di delocalizzazione dell’impianto, la giunta con voti unanimi ha prodotto un nuovo atto, per cercare di accelerare la soluzione della vicenda”. Il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza - conclude la nota - nella giornata odierna, ha scritto al Prefetto di Catanzaro e a Rfi perché intervengano sulla vicenda.

12 tonnellate di bionde sequstrate al Porto di Gioia

03 feb 19 Funzionari dell’Ufficio antifrode delle dogane del porto di Gioia Tauro, in collaborazione con la Guardia di finanza, hanno sequestrato in due distinte operazioni, finalizzate alla lotta al contrabbando di sigarette, oltre 12 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, per un valore complessivo di oltre 650 mila euro e diritti evasi per oltre quattro milioni. Le immagini rilevate dallo scanner in dotazione alla dogana hanno permesso di scoprire le sigarette nascoste all’interno di alcuni container dietro un carico di copertura.

Donna rumena arrestata a Ricadi per furto d'energia

03 feb 10 Una donna rumena, 53 anni C. R., bracciante, è stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Tropea con l’accusa di furto di energia elettrica. Il fatto è avvenuto a Santa Domenica, una frazione turistica di Ricadi, lungo la costa vibonese, in via Gesuini, dove la donna risiede in un appartamento condominiale. A mettere nei guai la straniera gli stessi condomini che avevano più volte segnalato come la donna avesse allacciato un cavo dal contatore generale sottraendo energia elettrica. Dopo una verifica dei tecnici dell’Enel che hanno accertato la veridicità, i militarti della Radiomobile di Tropea sono arrivati sul posto e l’hanno tratta in arresto.

Due arresti per droga nel crotonese

03 feb 10 I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Petilia Policastro hanno arrestato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, due giovani venticinquenni residenti a Roccabernarda: Vincenzo Andreoli, già noto ai militari per piccoli precedenti e Antonio Comberiati, disoccupato, incensurato, da poco rientrato nel paese dopo alcuni anni al Nord. Ad insospettire i militari è stato il comportamento avventato dei due che, a bordo della loro auto, non si sono fermati all’alt intimato da una pattuglia, nei pressi del centro abitato di Roccabernarda. Incuranti dei pericoli che stavano provocando per la cittadinanza, i due hanno pigiato sull'accelleratore, per tentare di eludere il controllo, ne è scaturito un inseguimento per le strette vie cittadine, durante il quale i giovani hanno tentato di disfarsi di un pacchetto sospetto che, prontamente recuperato, risultava contenere una quarantina di grammi di sostanza stupefacente tipo hashish. Bloccati poco dopo e condotti in caserma, i due giovani hanno ammesso le loro responsabilità. Da qui l’arresto e la restrizione presso le camere di sicurezza della caserma.

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