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    Vincitori concorso presidiano palazzo Campanella. Talarico "Soluzione entro settimana"

     

     

    Vincitori concorso presidiano palazzo Campanella. Talarico "Soluzione entro settimana"

    27 apr 10 Non si ferma davanti all'ingresso di palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, la protesta dei vincitori del concorso bandito per 170 posti in varie qualifiche. Dopo l'ennesimo rinvio della data fissata per la firma dei contratti di assunzione, prevista il 30 aprile e il rinvio della data di presa servizio, fissata per il 3 maggio, motivata dal concomitante insediamento del nuovo Consiglio regionale, è montata la protesta. Una cinquantina di persone presidiano l'ingresso principale di palazzo Campanella contestando il fatto che l'annullamento della convocazione sia avvenuto a soci cinque giorni dalla data fissata e peraltro a cavallo di tre giorni di festa, il 23 aprile San Giorgio, festa patronale nella città dello Stretto e il successivo week-end. I manifestanti chiedono l'intervento del Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, "per il momento - dicono - l'unica figura istituzionale regionale nel pieno delle proprie funzioni". Una di loro, Francesca si dice pronta a consegnare per protesta la propria tessera elettorale. "E lo stesso chiederò - afferma - che facciano i miei familiari". C'é preoccupazione tra i dipendenti regionali in-pectore del Consiglio. "Se questa è la classe politica e la classe dirigente che ci deve rappresentare - sostengono - allora è meglio andare a lavorare fuori dalla Calabria". Sulla vicenda c'é da registrare l'intervento del segretario-questore uscente del Consiglio regionale Gesuele Vilasi che ha ufficialmente chiesto la convocazione urgente dell'Ufficio di presidenza del Consiglio "per conoscere - è scritto nella richiesta - i motivi di questa decisione". "Per quanto mi riguarda - afferma Gesuele Vilasi - non ci sono motivi validi. Pertanto i contratti devono essere firmati, come previsto, entro il 30 aprile, fissando sin da subito un nuova data per la presa in servizio dei concorsisti vincitori anche in una data successiva al 3 maggio e, comunque, entro tempi relativamente brevi. Anche perché so che parecchi di questi ragazzi, tra di loro molti padri di famiglia, appena ricevuta la lettera di convocazione si sono immediatamente dimessi dai posti che occupavano precedentemente rimanendo senza reddito"

    Talarico rassicura "Soluzione entro settimana". “Vorrei che tutti i vincitori dei concorsi del Consiglio regionale si sentissero tranquilli e attendessero con fiducia la verifica che in tempi rapidi sarà effettuata entro la prossima settimana dai nuovi vertici politici regionali, al fine di sottoscrivere i contratti di lavoro e poterli immettere in servizio con le necessarie garanzie che, responsabilmente, occorre assicurare”. Francesco Talarico, segretario regionale dell’Udc e consigliere a Palazzo Campanella, commenta così la notizia della protesta dei 135 vincitori dei concorsi per gli uffici dell’Assemblea regionale e di quanti hanno attuato il “presidio permanente” della sala “Giuditta Levato”. “Sono certo – aggiunge l’esponente politico – che il nuovo Ufficio di Presidenza che sarà eletto all’inizio della settimana prossima avvierà immediatamente tutti i riscontri amministrativi indispensabili, raccordandosi con i vertici della giunta Scopelliti e incontrerà tempestivamente una delegazione dei vincitori dei concorsi per condividere i risultati della ricognizione e rassicurarli, a ragion veduta, entro la settimana.” “La nuova maggioranza che esprimerà i vertici istituzionali anche dell’Assemblea – continua Talarico – ha rilevato per tutta la campagna elettorale e fino agli ultimi giorni prima del voto, un dibattito forte e vivace, che ha rasentato pure lo scontro aperto, fra esponenti di massimo livello della Giunta e del Consiglio –cioè all’interno della stessa precedente maggioranza di centrosinistra- circa dubbi sulla compatibilità del Patto di stabilità con l’immissione in servizio dei vincitori dei concorsi. Quello scontro intestino che tirava in ballo il destino di 135 persone, per lo più ragazzi e ragazze, non è stato uno spettacolo edificante ma è urgente e inderogabile chiarirne tutti gli aspetti fino in fondo e fugare ogni dubbio. Ne va della trasparenza e della correttezza con cui s’intende procedere nella nuova legislatura: una linea di condotta che merita fiducia, che deve rassicurare i 135 vincitori dei concorsi e non preoccuparli né metterli in allarme”.

     

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