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    Feto morto, ipotesi di omicidio volontario per i medici di Rossano

     

     

    Feto morto, ipotesi di omicidio volontario per i medici di Rossano

    27 apr 10 E' omicidio volontario l'ipotesi su cui indaga la Procura della Repubblica di Rossano in seguito alla morte di un feto nato vivo dopo un aborto terapeutico praticato nell'ospedale della cittadina calabrese e morto dopo circa 22 ore. La Procura ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati e sono stati inviati avvisi di garanzia ai componenti dell'equipe medica che ha attuato l'aborto terapeutico. "Quella di omicidio volontario - ha spiegato il procuratore Leonardo Leone De Castris - è un'ipotesi investigativa perché non si può escludere il dolo eventuale o l'indifferenza rispetto alle possibilità di sopravvivenza. Bisogna appurare se c'é stata consapevolezza del fatto che il feto fosse vivo e se sono state omesse attività di recupero". Domani alle 10:30 è previsto il conferimento dell'incarico per l'autopsia che verrà svolta nell'ospedale di Cosenza.

    Nominata dall'Asp commissione esperti. Si è insediato nella mattinata il dott. Franco Maria De Rose, nuovo commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Il dott. De Rose ha già provveduto a nominare una commissione di esperti, che dovrà esaminare la vicenda del feto sopravvissuto all’ivg verificatasi a Rossano Calabro, esaminando rigorosamente la procedura e le eventuali responsabilità connesse, nella garanzia di ogni singolo diritto, nel rispetto della vita umana e a tutela dei genitori che hanno dovuto sopportare un trauma cosi terribile “Voglio ringraziare il presidente Scopelliti per l’onore accordatomi - ha detto De Rose- e quanti, come il sen. Gentile, mi hanno sempre riservato la loro stima personale. L’impegno è gravoso ma stimolante- ha aggiunto De Rose- e dovrà essere portato avanti con equilibrio, ma anche con decisionismo, restituendo ai cittadini il diritto di usufruire di servizi e prestazioni eccellenti. La sanità deve seguire l’alto indirizzo politico- ha detto De Rose- ma separarsi da essa nella funzione amministrativa, sia a livello centrale che nelle responsabilità periferiche, laddove non è consentito confondere i ruoli. È certamente importante concepire il ruolo come garanzia di legittimità e di liceità, elementi valoriali che contraddistingueranno tutte le opportune e difficili decisioni che andremo ad intraprendere”.

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