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    Arsenale della ndrangheta sequestrato a tre calabresi alle porte di Roma

     

     

    Arsenale della ndrangheta sequestrato a tre calabresi alle porte di Roma

    23 apr 10 Armi, polvere da sparo e cartucce. I carabinieri di Roma hanno sequestrato alle porte della citta' un vero e proprio arsenale e arrestato tre persone di origini calabresi. Le armi (una mitraglietta Uzi di fabbricazione israeliana con matricola abrasa, un fucile a canne mozze rubato, una pistola a tamburo e un altro fucile con matricola contraffatta), erano in una baracca in un recinto dove i tre allevavano anche degli animali. Sequestrati anche 4 chili di polvere da sparo e 480 cartucce di vari calibro. Dei tre arrestati uno e' incensurato e due sono pregiudicati (di cui uno per 416 bis, associato ad una consorteria mafiosa di Gioia Tauro). Tutte le armi erano ben conservate e funzionanti. "Sono armi tipiche utilizzate negli agguati" ha spiegato nella conferenza stampa il comandante del gruppo Carabinieri Roma-Ostia, colonnello Giuseppe Lagala. Sono stati trovati due fucili a canne mozze, una mitraglietta Uzi, di fabbricazione israeliana, una pistola a tamburo, circa 500 proiettili, quattro chili di polvere da sparo. "Ora - ha proseguito il colonnello - procedono le verifiche e gli accertamenti balistici per vedere se e quando sono state utilizzate per agguati o rapine in Calabria o nella stessa capitale". Si tratta di armi pronte per l'uso, perfettamente funzionanti, con munizioni di diverso calibro al punto che gli investigatori pensano che la baracca dove sono state trovate, che funge da deposito di frutto e attrezzi di lavoro, "poteva essere una base d'appoggio per un gruppo di fuoco pronto ad agire". Di qui la decisione di intervenire all'alba di oggi. Le indagini proseguono con rastrellamenti nella zona per "verificare se ci sono altri covi". I tre arrestati, sposati con tre sorelle, tutti residenti a Mazzano Romano, in via della Maglianella, usavano come copertura l'attivita' di allevatori. Uno solo di loro e' incensurato; uno dei pregiudicati era stato gia' arrestato nel 2002 per aver fatto parte di un clan di Gioia Tauro ed era ai domiciliari per una vicenda di usura e di estorsione, estranea alla criminalita' organizzata.

    La mitraglietta uzi

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