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Non si vola in Italia. Traffico aereo riaperto solo per due ore, se ne riaparla domani

 

 

Non si vola. Traffico aereo riaperto solo per due ore, se ne riparla domani

19 apr 10 E' durata appena due ore il via libera agli aerei da parte dell'Enac. Infatti alle 9 il traffico aereo è stato di nuovo chiuso per l'imperversare dei venti che hanno spostato la nube vulcanica sull'Italia e rimarrà tale fino alle 8 di domani. Si prevede dunque un altra giornata nera. Dopo quella di ieri, la quarta e la peggiore, che ha visto la paralisi quasi totale del trasporto aereo europeo, per oggiera previsto almeno la metà dei voli operativi. Lo spazio aereo italiano, era stato riaperto dall'Enac, questa mattina alle 7 na poi la chiusura ha cambiato i programmi. L'Europa resta divisa in due a causa della nube di ceneri vulcaniche che ancora persiste sui Paesi centro-settentrionali. Sui danni economici causati dal blocco dei voli è stato convocato per oggi un Consiglio straordinario dei ministri dei trasporti Ue. Compagnie aeree, aeroporti e piloti chiedono di riconsiderare le misure precauzionali finora adottate, ritenendole eccessive.

Finalmente si vola. Da questa mattina si potrà viaggiare di nuovo nei cieli italiani, ma quella trascorsa ieri é stata comunque un'altra giornata "nera" per i voli. In serata infatti l'Enac, sulla base dell'ultimo bollettino sulla nuvola vulcanica, disponeva la riapertura dell'intero spazio aereo italiano a partire dalle sette di questa mattina. Ma domenica sono stati oltre 700 i voli cancellati tra Malpensa e Linate, 500 a Fiumicino, 120 a Capodichino, per citare soltanto gli scali più grossi: del tutto chiusi gli aeroporti di Firenze e Pisa. Tutto sempre a causa della nube di ceneri sprigionata dal vulcano islandese. E una parte dei viaggiatori rimasti appiedati e costretti a bivaccare nelle sale d'attesa degli aeroporti - dove in tanti hanno trascorso un'altra notte su giacigli di fortuna oltre che su brandine messe a disposizione dalla Protezione civile - ha preso d'assalto le stazioni ferroviarie. File di due ore alle biglietterie di Termini, code fino a 50 metri alla stazione centrale di Milano, spesso inutili, visto che per le destinazioni internazioni i posti sono esauriti dal capoluogo lombardo sino a martedì e da Roma sino al 23. Lunghe code anche alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze, dove un'ottantina di persone ha trascorso la notte nelle sale d'attesa. Situazione analoga a Pisa dove sono stati presi d'assalto anche gli autonoleggi. E c'é pure chi, pur di tornare a casa, non ha esitato a spendere sino a 2000 euro per un viaggio in taxi. Negli scali milanesi sono stati dunque più di 700 i voli annullati, tutti quelli previsti per la giornata di oggi: 538 a Malpensa e 211 a Linate. Diverse centinaia di passeggeri hanno trascorso la notte nei due aeroporti, dove servizi e locali pubblici e banchi di informazione sono rimasti aperti 24 ore: una cinquantina hanno potuto utilizzare le brandine messe a disposizione dalla Protezione civile, mentre gli altri si sono arrangiati sui divanetti, sui bagagli e anche per terra. Lunghe code soprattutto per gli stranieri alla stazione centrale: in mattinata il lungo serpentone di viaggiatori che tentavano di trovare un biglietto ha raggiunto 50 metri di lunghezza. E stasera partità un treno speciale per Parigi.. A Roma sono stati 500 i voli cancellati: la gran parte (215 in partenza e 285 in arrivo) a Fiumicino, l'unico hub del centro sud Europa aperto ai voli assieme a Madrid. Centinaia di passeggeri hanno trascorso la notte in aeroporto e il copione sembra destinato a ripetersi con numeri ancora più alti: a Fiumicino si prevedono tra le 400 e le 600 persone, al punto che Protezione civile e Enac hanno raddoppiato (da 200 a 400) rispetto a ieri brandine e materassini gonfiabili. Pronto per loro anche un quintale di cioccolata che sarà distribuito dalle hostess di Aeroporti di Roma. Lunghe code a Termini, e c'é anche chi ha sborsato 2mila euro per farsi portare in taxi sino a Parigi. Lo stop del traffico aereo era previsto sino a domani alle 8 ma in serata l'Enac, sulla base del Bollettino 'Met Office - Volcanic Ash Advisory Centres' da cui risultava confermato il miglioramento della situazione sull'area del Nord Italia, stabiliva la riapertura dell'intero spazio aereo italiano a tutti i voli, a partire dalle 7 di domani mattina.

Protciv verifica reale pericolo. Approfondire e verificare la presenza di cenere pericolosa sui cieli del Nord Italia, anche perché il modello proposto dalle autorità inglesi potrebbe essere esagerato. E per questo un aereo appositamente attrezzato sta sorvolando i nostri cieli per studiare meglio il fenomeno scaturito dall'eruzione del vulcano islandese. Ed è stata costituita un'unità di crisi composta da scienziati dell'Ingv per analizzare i modelli provenienti dall'Inghilterra sulla presenza delle ceneri nell'aria. Sono le parole del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che, al termine di una riunione del comitato operativo dedicato all'emergenza Vulcano, ribadisce che lo stop ai voli continua fino a domani mattina, ma che intanto si sta cercando di conoscere meglio il pericolo "cenere", anche perché finora non sarebbe stata rilevata la sua presenza nella nostra atmosfera. "Si parla di modelli matematici che indicano la possibile presenza di cenere sui cieli del nord Italia - ha infatti sottolineato Bertolaso - ma al momento dai rilevamenti che abbiamo fatto questa cenere non è stata individuata. Per questo vogliamo approfondire a livello scientifico, per capire se quei modelli sono esagerati e dunque si possa, a livello italiano stabilire delle procedure con Enac ed Enav per aprire dei corridoi specifici sul nord Italia che consentano di non paralizzare il nostro traffico aereo. Non vogliamo prendere per oro colato quello che ci viene detto a livello europeo". Una decisione che comunque non verrà presa prima che l'unità di crisi scientifica abbia fornito tutte le analisi necessarie sui modelli provenienti da Londra. "Un aereo - ha spiegato Massimo Garbani, dell'Enav - ha sorvolato Venezia, poi Milano e ora sta rientrando su Roma passando per La Spezia e Grosseto. Una volta a terra faremo tutte le analisi chimiche sui motori ma al momento i piloti non hanno dato alcun cenno di probabile presenza di polveri di cenere nei motori". Bertolaso ha poi aggiunto che ci si sta comunque organizzando "per garantire i trasporti via terra cercando di ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori". Quella del vulcano islandese Eyjafallajokull è "un'eruzione imponente" che "non si esaurirà nelle prossime ore". E dunque, i problemi provocati dalla nube di cenere sui cieli europei, "proseguiranno per diversi giorni".

Nube vulcanica martedì e mercoledì sull’Italia. Il vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajökull nel sud dell'Islanda continua ad eruttare e la nube procede verso l'Italia sulla quale sta progressivamente scendendo a causa delle forti correnti in quota. Dopo migliaia di chilometri percorsi, la nube dovrebbe essere piuttosto rarefatta e non destare alcun problema per la popolazione a parte quelli per gli aerei - ha spiegato Mike Burton, esperto dell'Ingv - questione sulla quale ora gli organismi in tutta Europa si stanno interrogando. "La nuvola si sposta molto lentamente verso Sud Est - ha confermato Mauro Coltelli, vulcanologo dell'Ingv - e potrebbe lambire la Toscana in serata, mentre potrebbe investire più massicciamente l'Europa centrale. Ci sono anche altri modelli però, non ufficiali, che affermano invece che la nube sia ferma sull'Europa settentrionale". Secondo l'esperto l'eruzione sta continuando, anche se la sua intensità non è tale da preoccupare i vulcanologi: "Le notizie che vengono dalla rete internazionale dei vulcanologi - continua Coltelli - sono che l'eruzione non ha ancora diminuito la sua intensità, cosa che comunque dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Come dimensione, questa eruzione non è tra le più grandi, anzi, è simile all'ultima che ha interessato l'Etna. Il problema è che la nube di ceneri ha interessato uno spazio congestionato dagli aerei, e ha mandato in tilt il traffico". Secondo il vulcanologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel caos di questi giorni una parte di responsabilità ce l'hanno anche i produttori degli aerei: "Il problema è che non si conosce bene l'esatto danno che la cenere provoca agli aerei - osserva - per cui, per precauzione, si lasciano a terra. Noi vulcanologi abbiamo fatto spesso presente la necessità di fare dei test specifici, che sono ampiamente alla portata delle tecnologie esistenti, ma i produttori fanno orecchie da mercante". L'esperto esclude anche che dalla nube possano venire danni alla salute: "Questo tipo di eruzione non genera nubi particolarmente tossiche". Il meteo per martedì e mercoledì prevede un'area di alta pressione tra Nord Atlantico e isole del Regno Unito e un'altra di bassa pressione sulla penisola scandinava. "Nel corridoio passeranno le correnti settentrionali che dalla terra dei ghiacci giungeranno al Mediterraneo centrale, con fastidi ancor più sensibili sul traffico aereo", prevede il meteorologo Mario Giuliacci.

 

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