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Paolini "Inquietanti minacce a dirigenti Asp"
Paolini "Inquietanti minacce a dirigenti Asp" 12 apr 10 “La vicenda delle minacce pervenute al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Franco Petramala, e al direttore sanitario, Antonello Scalzo, per non dire dell’auto del sindacalista Michele Fazzolari data alle fiamme, solleva interrogativi inquietanti che debbono far riflettere”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente nazionale dell’Aiop, Enzo Paolini. “Nessuna motivazione, nessuna ragione - aggiunge - può giustificare o attenuare la gravità del ricorso alla violenza sia pure in presenza di un eventuale torto subito. Su questo aspetto non ci debbono essere dubbi e l’accaduto va condannato comunque senza attendere la conclusione delle indagini avviate dalla magistratura. Che a monte vi sia il gesto inconsulto di un cittadino esasperato o che si tratti della rappresaglia folle ad un atto amministrativo ritenuto lesivo, non sposta il problema della degenerazione e dell’imbarbarimento che ha subito la convivenza civile nella nostra regione La solidarietà, cui si associa anche Aiop Calabria, espressa da più parti al management dell’Asp di Cosenza, non può bastare”. Secondo Paolini, “bisogna svelenire il clima che si è creato intorno alla sanità calabrese senza sottovalutare la sua rilevanza e gli interessi, evidenti e meno evidenti, che vi gravitano intorno. Ciò non toglie che a ognuno va garantita la possibilità di assolvere, senza rischi personali, alle proprie responsabilità nell’ambito del ruolo che è chiamato a svolgere. Si possono anche verificare errori e negligenze, rispetto alle quali esistono procedure di impugnazione e di contrasto, ma giammai può essere l’intimidazione o la violenza la risposta a un torto subito. È una questione di civiltà, prima ancora che materia di codice penale. Peraltro, al di là delle persone direttamente coinvolte, largamente stimate, sono le famiglie a pagare il prezzo più alto e questo non può essere tollerato”. “Né mi sentirei di cercare nelle vicende politiche che hanno preceduto ed animato la campagna elettorale - dice ancora Paolini - l’istigazione al gesto compiuto. Saremmo, in ogni caso, fuori misura. Le questioni politiche, finché restano tali, è sul terreno politico che si risolvono e non ricorrendo alle minacce. Non avrebbe senso e, comunque, quando ciò dovesse accadere, e non c’é alcun elemento che suffraghi una tale ipotesi, la politica avrebbe decretato il suo fallimento e la sua ignominia”. “Ferma la gravità dell’accaduto, dunque, e la solidarietà al management dell’ASP - conclude Paolini - auspicando che i responsabili dell’atto criminoso vengano consegnati presto alla giustizia, deve essere impegno di tutti, che si tratti di sanità o di altro, respingere con determinazione ogni forma di violenza che venga a turbare la convivenza civile”.
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