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Evaso narcotrafficante Pannunzi, Gratteri accusa "Codici carenti"

 

 

Evaso narcotrafficante Pannunzi, Gratteri accusa "Codici carenti"

08 apr 10 ''Prima di parlare di voler sconfiggere la mafia bisogna cambiare i codici, bisogna creare un sistema di certezze, di automatismi, bisogna diminuire il potere discrezionale dei giudici. Bisogna fare tante cose se si vuole creare l'inversione di tendenza''. A dirlo e' stato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, in merito all'evasione del narcotrafficante Roberto Pannunzi, fuggito da una clinica romana dove era stato posto agli arresti domiciliari per problemi di salute. Gratteri e' il magistrato che, occupandosi della ricerca di latitanti, ha coordinato le indagini che portarono, nell'aprile 2004, all'arresto in Spagna di Pannunzi, della cui evasione scrivono oggi anche la Stampa, il Quotidiano della Calabria e Calabria Ora. ''E' il sistema giudiziario - ha aggiunto il magistrato - e' il sistema detentivo, l'ordinamento penitenziario che consentono certe cose. Le indagini su Pannunzi si sono basate su intercettazioni ambientali e telefoniche e sul sequestro di cocaina per centinaia di chili. Nel momento in cui dimostro con la viva voce dei protagonisti che questi importavano tonnellate di cocaina in Europa, il sistema penale e processuale non deve consentire una condanna a 16 anni, ma a 30. E se il detenuto sta male si cura in carcere. Per questa tipologia di reati e di persone il ravvedimento e' un'ipocrisia''. ''Pannunzi - ha detto Gratteri - e' legato alla cosca Macri' di Siderno, ma in realta' era un broker al di sopra dei locali di 'ndrangheta. Non era affiliato ad una famiglia, ma lavorava per piu' famiglie. Era uno dei grossi broker che la 'ndrangheta ha in Colombia e in Sud America e comprava partite di cocaina per piu' famiglie. Era su un livello superiore e aveva rapporti con la mafia, con i capi mandamento siciliani. A Palermo era di casa''. Il sospetto, adesso e' che Pannunzi sia gia' volato all'estero dove, dice Gratteri, ''gode di numerosissimi appoggi. Uomini come Pannunzi sono cittadini del mondo, gente che gira anche due o tre Stati nella stessa giornata. Fa parte di quella schiera di persone dove i soldi non si contano, si pesano''.

E' stata scoperta causalmente l' evasione di Roberto Pannunzi, 64 anni, ritenuto il mediatore tra la 'ndrangheta e i narcotrafficanti di droga colombiani, dalla clinica romana Villa Sandra. Il boss della 'ndrangheta, infatti, era stato in un primo tempo ricoverato in una clinica di Nemi, in provincia di Roma, con una diagnosi di ''cardiopatia ischemica postinfartuale'', per poi essere trasferito nella clinica della capitale dalla quale risulta fuggito tre settimane fa. Per Pannunzi non era stato disposto un piantonamento perche' non previsto nel caso di arresti domiciliari, quindi la sua fuga e' stata scoperta dalle forze dell'ordine solo durante uno dei controlli periodici, il 15 marzo scorso

 

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