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    Federfarma scrive a Prefetto Catanzaro per il pagamento dei farmaci

     

     

    Federfarma scrive a Prefetto Catanzaro per il pagamento dei farmaci

    20 ago 10 Il Presidente della Federfarma di Catanzaro, Vincenzo Defilippo, ha inviato una lettera al Prefetto del capoluogo calabrese per chiedere un suo intervento per "esperire un ultimo tentativo per individuare possibili vie d'uscita ad una situazione, quella dei pagamenti delle farmacie, che sta assumendo aspetti drammatici". "Gli ultimi rimborsi - afferma - da parte dell'azienda sanitaria provinciale dei medicinali erogati per conto del servizio sanitario provinciale risalgono a febbraio 2010. Penso sia del tutto superfluo dire dei dissesti che un'attività imprenditoriale subisce in conseguenza di ritardi tanto gravi. Né è possibile pensare di poter continuare a supplire a carenze di tale entità ricorrendo ai consueti intermediari finanziari; per di più stanno divenendo problematici anche gli strumenti d'intervento interno alla categoria. Come professionisti sanitari e come imprenditori non possiamo restare inerti di fronte a tutto ciò. La nostra Regione sin toppo spesso è stata al centro delle cronache per gravi disservizi del sistema sanitario e, pur in questo contesto, le farmacie hanno continuato a rappresentare un modello di efficienza ed affidabilità, rendendo ai cittadini calabresi un livello di assistenza non inferiore a quello reso nel resto del Paese". "Pertanto, riteniamo doveroso ricorrere - prosegue Defilippo - a tutti gli strumenti di protesta consentiti dall'ordinamento positivo per tutelare sia il diritto alla sopravvivenza delle nostre farmacie che, con esso, il diritto alla salute dei nostri concittadini. Consci del gravissimo pericolo che le farmacie stanno correndo, siamo determinati ad adottare dopo la chiusura già indetta per il 6 e 7 settembre 2010 la sospensione del servizio farmaceutico convenzionato, chiedendo agli assistiti, nostro malgrado, quel pagamento dei medicinali che da mesi l'Azenda sanitaria provincia sta negando. Siamo mortificati di tutto quello che potrà accadere, ma, ripeto, si tratta di un rimedio grave ad una situazione gravissima. Tuttavia, proprio in questa consapevolezza, mi rivolgo a Lei per chiederLe di verificare, dall'alto della Sua autorevolezza, se esistano ancora strade percorribili per evitare di giungere ad una soluzione tanto drastica". "Mi corre, nell'occasione, altresì, in considerazione - conclude - delle imminenti riunioni della categoria appositamente convocate per il 25 e 31 agosto, il dovere di far presente che ho necessità di risposte estremamente urgenti, tali da poter tranquillizzare nell'immediato, quantomeno, i colleghi"

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