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Notizie di cronaca

 

 

Relitto di Cetraro, la Astrea torna a Fiumicino per aggiornamenti.

23 set 09 Partira' domani per Fiumicino (RM) la nave Astrea dell'Ispra (l'Istituto Superiore delle Ricerche Ambientali), che oggi e' rimasta ormeggiata nel porto di Cetraro (CS), a causa del maltempo. Nella giornata di ieri l'imbarcazione aveva invece eseguito alcune ricerche in mare, sulla fauna pescata nei pressi del relitto scoperto dalla Regione Calabria al largo della costa tirrenica, dove si sospetta si trovi il relitto della "Cumski", nave con a bordo un carico tossico che sarebbe stata affondata dalla 'ndrangheta. E' presto pero' per avere risultati. Il trasferimento a Fiumicino si rende necessario per un'aggiornamento delle attrezzature di bordo, in vista della ripresa delle ricerche, che saranno svolte in modo piu' dettagliato dalla meta' della prossima settimana. A bordo si trova Ezio Amato, Dirigente Tecnologo dell'Ispra. "La prima fase del nostro lavoro - ha spiegato all'Agi - e' l'accertamento del rischio, nell'ipotesi che ci sia stata una fuoruscita di materiale tossico. Lo facciamo esaminando i pesci che popolano il relitto. Siamo preparati alla peggiore delle ipotesi, cioe' che la nave contenga scorie di plutonio. Sarebbe un pericolo se si fossero aperti dei fusti, perche' le correnti potrebbero trasportare anche lontano questi elementi. Comunque - ha detto Amato - le possibilita' che l'esposizione sia stata tale da causare effetti su un consumatore di pesce, sono davvero remote. I consumatori possono stare tranquilli".

Lo Moro “Quale ruolo degli 007?”, Il Partito Democratico ha rivolto un'interpellanza urgente al Governo che verra' discussa domani nell'Aula di Montecitorio sull'affondamento delle cosiddette "navi dei veleni" al largo delle coste della Calabria. "Vogliamo sapere - dichiara Doris Lo Moro prima firmataria dell'interpellanza - non soltanto se si sta facendo tutto il possibile per smaltire e porre in sicurezza il carico della Cunski e delle altre imbarcazioni indicate dal pentito Fonti alla Direzione nazionale antimafia, ma anche se ci sono garanzie che non vengano effettuati in futuro altri smaltimenti di rifiuti tossici con le stesse modalita'. Ma vogliamo anche sapere - conclude Lo Moro - se e in che modo siano coinvolti in questo traffico uomini dei servizi di sicurezza o dell'apparato pubblico, come lo stesso pentito avrebbe dichiarato"

UIL “Preoccupa allarme ambientale”. "Esprimiamo grande preoccupazione per lo stato di grave allarme ambientale che sta vivendo la Calabria a causa della presenza della nave dei veleni inabissata nelle acque del Tirreno". E' quanto afferma, in una nota, Giovanni Torluccio, segretario generale della UIL-Fpl a nome della direzione nazionale del sindacato di categoria. "Tutta la nostra solidarietà ai calabresi - prosegue Torluccio - vittime ignare di atti illeciti perpetrati nelle loro coste. E' necessario che le istituzioni e tutto il mondo sindacale si attivi con iniziative sul territorio nazionale per informare, divulgare e prevenire fatti di tale portata, che minano la salute dei cittadini, la sicurezza dei consumatori e la tutela del nostro patrimonio ambientale. Vanno potenziate inoltre le competenze e il raggio d'azione delle Agenzie regionali per la tutela ambientale, validi strumenti di indagine, prevenzione e pianificazione strategica delle politiche da attuare per la tutela dell'ambiente"." Ci auguriamo dunque - conclude Torluccio - che la nostra iniziativa non sia isolata e che il mondo istituzionale e sindacale affronti con determinatezza tali tragici eventi, che colpiscono tutto il settore ittico, agricolo e turistico, mettendo fortemente a rischio settori nevralgici dell'economia calabrese e il posto di lavoro di centinaia di operatori del settore"

Cia Calabria “Il Governo intervenga subito”. La direzione regionale della Confederazione Italiana Agricoltori della Calabria, attraverso un docuemnto, esprime "grande preoccupazione per lo stato di grave allarme ambientale che sta vivendo la Calabria a causa delle scorie tossiche presenti nella pancia della motonave " Jolly Rosso", che starebbero seminando l'orrore sulla costa tirrenica cosentina nei pressi di Campora San Giovanni. Queste sostanze - scrive la Cia - potrebbero essere finite nelle falde acquifere e negli orti di quel territorio. Le sostanze richiamate potrebbero essere la diossina e il policoro benzene, prodotti altamente tossici. Ecco perche' e' urgente intervenire per caratterizzare adeguatamente il sito o gli eventuali siti e successivamente bonificare con la rimozione fisica del relitto o dei relitti. Il Governo nazionale, pertanto, - sostiene la Cia - deve intervenire per fare luce sulla questione delle navi dei veleni e sugli sversamenti di rifiuti tossici che negli anni hanno interessato vaste aree del litorale della regione. Tutto cio' e' necessario per salvaguardare la salute dei cittadini, dando sicurezza ai consumatori, e capire quali sono le condizioni dell'ambiente in cui vivono. I risultati delle ultime indagini condotte dalla magistratura e dal dipartimento regionale per la salute indicano una forte contaminazione di una vasta area e della esistenza di un pericolo per la popolazione dovuto alla presenza di contaminanti ambientali capaci di indurre patologie tumorali a cui va sommato un consistente danno ambientale. Allo stato delle cose il Governo nazionale non ha mostrato l'attenzione necessaria per quella che e' senz'altro una grande e grave emergenza, che avrebbe senz'altro meritato una immediata convocazione del Consiglio dei Ministri". La CIA della Calabria, infine, invita il Governo nazionale "a compiere tutte le iniziative utili e opportune per affrontare adeguatamente una situazione che, cosi' stando le cose, penalizza fortemente il settore agricolo, quello ittico, quello turistico e quindi l'intera economia".

 

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