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Nuova influenza, le indicazioni del ministero

 

 

Nuova influenza, le indicazioni del ministero alle scuole

18 set 09 Misure igieniche e comportamenti da adottare a scuola, restare a casa quando si e' malati, come devono comportarsi studenti e personale scolastico che presentano i sintomi influenzali, gestione della logistica scolastica come prevenzione ed eventuale chiusura mirata di scuole. Si articola in cinque punti il documento redatto dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio e inviato oggi agli Uffici Scolastici Regionali con le principali indicazioni di carattere sanitario e amministrativo che le scuole devono osservare in presenza di casi di virus A/H1N1. Questo il testo della circolare ''Raccomandazioni per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1 nelle scuole nell'attuale fase pandemica (Fase 6 - Livello 1)''. Il presente documento, si legge, ''e' stato concordato tra le due Amministrazioni in epigrafe e contiene indicazioni, di ordine sanitario e amministrativo, sui comportamenti che le scuole debbono osservare al verificarsi delle circostanze nello stesso documento evidenziate. Esso non vuole essere esaustivo rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso. Aggiornamenti e nuove eventuali informazioni verranno prontamente inviate a seguito delle indicazioni del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dell'Unita' di crisi, in esso istituita. Si ritiene, tuttavia, di segnalare che la sintomatologia dell'influenza A/H1N1V non si discosta, allo stato attuale, da quella di altre analoghe forme di influenza stagionale''.

1. MISURE IGIENICHE E COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE A SCUOLA (da parte degli studenti e del personale)
. Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso; Corretta gestione delle secrezioni respiratorie (''etichetta respiratoria''): coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l'uso; Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche; Non consumare cibi, bevande gia' assaggiate da altri, o da confezioni non integre; Non mangiare utilizzando le posate di altri; Non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune; Aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l'intervallo e dopo la fine di tutte le attivita' scolastiche quotidiane.

2. RESTARE A CASA QUANDO SI E' MALATI
Gli studenti e il personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale (generalmente febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, malessere generale e, a volte, vomito e/o diarrea) devono responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed altrui interesse, ed e' consigliabile contattare il proprio medico o pediatra di famiglia, quando i sintomi persistono o si aggravano. I vantaggi di tale misura sono: evitare l'insorgenza di complicanze dell'influenza per la persona che ne e' affetta; evitare di contagiare altre persone (tra cui persone che appartengono a categorie a rischio di sviluppare gravi sequele); limitare e/o circoscrivere il diffondersi dell'evento morboso. La riammissione alla vita di comunita' e' consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico. Tale periodo, tuttavia, varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre. Pertanto, si raccomanda di mantenere il flusso informativo tra amministrazione scolastica, ASL, medici e pediatri curanti e genitori in maniera piu' coerente possibile. E' altresi' fortemente raccomandata la corretta gestione delle secrezioni respiratorie (''etichetta respiratoria''), come precisato al punto 1. Poiche' e' stato evidenziato, tramite test di laboratorio, che i bambini in particolare possono eliminare, attraverso le secrezioni respiratorie, il virus influenzale oltre le 24 ore dalla scomparsa della febbre, seppure con frequenza minore rispetto agli individui febbrili, e' raccomandata comunque, al ritorno a scuola, la corretta applicazione della gestione delle secrezioni respiratorie e l'igiene delle mani, per limitare il piu' possibile il contagio di persone appartenenti a categorie a rischio di complicanze. La riammissione a scuola avverra' secondo le modalita' gia' in uso nelle singole Regioni e province Autonome.

3. STUDENTI E PERSONALE SCOLASTICO CHE PRESENTANO I SINTOMI INFLUENZALI
In caso di febbre o sintomatologia influenzale il personale scolastico deve contattare direttamente i genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio. Nel caso la sindrome influenzale si manifesti nel personale della scuola, il dirigente scolastico, o chi da lui delegato, lo invitera' a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico curante, il quale si occupera' dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente. Resta indispensabile e doveroso, ai fini di sanita' pubblica, mantenere la gestione trasparente dell'informazione tra il Responsabile dell'Istituzione scolastica, il competente servizio della ASL di riferimento territoriale, i medici curanti (pediatra, medico di medicina generale) e i genitori. In corrispondenza del picco epidemico atteso, sara' pianificato con le Regioni/PP.AA. un sistema sentinella per monitorare le assenze (dagli asili nido alle scuole superiori), identificando le scuole da coinvolgere per ciascuna Azienda Sanitaria Locale, d'intesa con le Autorita' scolastiche. Tali dati permetteranno di monitorare l'andamento delle assenze rispetto al dato storico degli anni precedenti, l'evoluzione della curva epidemica, l'eventuale presenza di un cluster all'interno di una scuola.

4. GESTIONE DELLA LOGISTICA SCOLASTICA COME PREVENZIONE.
In caso di picchi o di focolai diffusi di influenza pandemica da virus AH1N1v, potranno essere implementate misure per limitare gli 'assembramenti' e, secondo le indicazioni della ASL competente, si valutera', da parte dei Dirigenti scolastici, la possibilita' di posporre gite scolastiche, eventi e altre manifestazioni che assemblino piu' classi/istituti scolastici nei periodi di picco della patologia.

5. EVENTUALE CHIUSURA MIRATA DI SCUOLE.
I vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare. La chiusura puo' invece mantenere un significato di opportunita' in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilita' di accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori indicazioni. Su segnalazione delle autorita' sanitarie - ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove e' sita la scuola, d'intesa con il dirigente scolastico, puo' determinare la sospensione in tutto o in parte delle attivita' didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attivita' didattiche o della chiusura della scuola dipendera' dalla gravita' e dall'estensione della malattia. Le scuole, per le quali sara' disposta la sospensione dell'attivita' didattica, potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuita' dell'insegnamento, anche se con altre modalita'.

Scuole chiuse solo in situazioni gravi. Le scuole italiane potranno essere chiuse in caso di ''andamento particolarmente grave dei casi di malattia'' dovuta al virus A/H1N1. Lo dispone un documento redatto dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio e inviato oggi agli uffici scolastici regionali. Al punto 5 (''Eventuale chiusura mirata di scuole'') del documento si legge infatti che ''i vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare'', tuttavia ''la chiusura puo' invece mantenere un significato di opportunita' in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilita' di accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori indicazioni. Su segnalazione delle autorita' sanitarie - ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove e' sita la scuola, d'intesa con il dirigente scolastico, puo' determinare - prosegue il documento - la sospensione in tutto o in parte delle attivita' didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attivita' didattiche o della chiusura della scuola dipendera' dalla gravita' e dall'estensione della malattia. Le scuole, per le quali sara' disposta la sospensione dell'attivita' didattica, potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuita' dell'insegnamento, anche se con altre modalita'''.

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