HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Notizie di cronaca

 

 

Il papà del piccolo Domenico ucciso a Crotone “Non si può perdonare”

27 set 09 ''Chi ha sparato sapeva che c'erano dei bambini. Non si puo' perdonare''. A dirlo, in un'intervista trasmessa dal Tg2, e' stato Giuseppe Gabriele, il padre di Domenico, il bambino di 11 anni colpito da alcuni proiettili alla testa il 25 giugno scorso a Crotone, mentre giocava a calcetto, morto il 20 settembre scorso nell'ospedale di Catanzaro. Nell'agguato fu ucciso Gabriele Marrazzo, di 35 anni, che secondo gli investigatori era l'obiettivo dei sicari che pero' non esitarono a sparare sul gruppo ferendo altre otto persone tra cui Domenico. ''Domenico - ha raccontato il padre - amava moltissimo Del Piero e il suo sogno era di giocare nella Juve. Ero tutto per domenico, come un amico, tutto. Quando ho sentito gli spari pensavo fossero botti perche' e' una cosa assurda andare a sparare su un campo di calcio. Quando mi sono reso conto Domenico non l'ho piu' rivisto. Non me ne dimentichero' mai''. Nei giorni scorsi, i carabinieri, nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Catanzaro, hanno arrestato 14 persone ritenute affiliate alla cosca Tornicchio di Strongoli e l'inchiesta, secondo gli stessi investigatori, potrebbe portare a sviluppi concreti anche per le indagini sull'assassinio di Domenico. ''Spero facciano piena luce - ha commentato Giuseppe - che ci sia una giustizia perche' e' assurdo andare a sparare su un campo di calcio''

La solidarietà di Leoluca Orlano ai genitori di Andrea Bonanno

27 set 09 "Ho ritenuto doveroso esprimere- ha dichiarato Leoluca Orlando,Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su errori e disavanzi sanitari- solidarietà ai Signori Bonanno, genitori del piccolo Andrea, e confermare che il 7 ottobre, durante la audizione in Commissione a Roma del Presidente Agazio Loiero su errori e disavanzi sanitari in Calabria, saranno affrontati anche tutti gli aspetti di responsabilità personali, strutturali e funzionali che hanno portato al decesso del piccolo Andrea". "La Commissione ha il compito , in particolare, nei casi di errore sanitario, di accertare il "chi" dell'errore sanitario con ogni intervento relativo a responsabilità e sanzioni per i responsabili, e il "perchè" dell'errore con ogni intervento relativo ad aspetti funzionali e organizzativi "

Immigrati regolari bloccati a Caulonia

27 set 09 Diciannove immigrati irregolari, arrivati dall'Iran e dall'Iraq, sono stati trovati dai carabinieri lungo la Statale 106, nei pressi della cittadina di Locride di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. Su come siano arrivati nella zona gli interessati hanno fornito versioni contrastanti. Alcuni di loro hanno detto di essere sbarcati da una nave, altri, invece, di aver viaggiato a bordo di un camion. Le condizioni del mare escluderebbero la prima ipotesi. Tra le persone trovate dai carabinieri anche una giovane coppia con una bambina di 4 anni. Uno degli immigrati ha un piede fratturato. Diverse le ipotesi al vaglio dei carabinieri: non si esclude che il gruppo sia fuggito dal centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone).

Un sorvegliato speciale arrestato nel vibonese

27 set 09 Arrestato nella notte Giuseppe Antonio Accorinti, 50 anni, sorvegliato speciale, con una condanna a 21 anni di carcere per una lunga catena di reati associativi, boss della cosiddetta 'mafia rurale'. Poco prima di mezzanotte, i carabinieri di Zungri, un centro agricolo del vibonese, hanno fatto irruzione nella sua abitazione, dove stava banchettando con altre persone. Senza scomparsi, l'uomo ha tentato di offrire un bicchiere ai militari, ha chiesto di poter salutare la moglie e li ha seguiti prima in caserma e poi nelle carceri di Vibo dove e' a disposizione del magistrato. Gli interessi di Accorinti si estendono nell'area del Poro a forte vocazione zootecnica, dove i contadini hanno subito attentati, estorsioni e minacce.

 

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti