Dir.resp. Pippo Gatto

 

Aeroporto di Sibari, manca ancora il parere dell’Enac

09 mar 09 "L'aeroporto di Sibari ha fatto irruzione in Parlamento con un mio disegno di legge presentato al Senato nella legislatura 1996-2001. All'epoca esisteva solo una manifestazione di volontà, attraverso un atto deliberativo, fatta dal Comune di Cassano allo Jonio durante l'amministrazione Frasca ed un progetto di massima redatto dall'ing. Gatto". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il deputato Cesare Marini, del Pd. "Il mio disegno di legge - aggiunge Marini - fu affidato alla Commissione competente, che iniziò l'esame del testo. Alla fine della legislatura, durante la discussione della Finanziaraia approvata nel 2000 e relativa all'esercizio finanziario dello Stato del 2001, la maggioranza di centrosinistra ed il Governo rappresentato dal sottosegretario Giarda, già ordinario di Economia all'Università della Calabria, approvarono un mio emendamento che prevedeva un finanziamento di 14 miliardi di lire per la costruzione dell'aeroporto di Sibari. Prima della fine della legislatura, la Commissione trasporti di Palazzo Madama dovette sospendere l'esame del disegno di legge per la mancanza del parere dell'Enac, ritenuto necessario ed essenziale per potere portare a termine l'istruttoria del provvedimento. Nel 2001 inizia il Governo Brlusconi ed in occasione della discussione sulla Finanziaria, relativa all'esercizio 2002, presentai un altro emendamento per un finanziamento da destinare all'aeroporto di Sibari ed il presidente della Commissione Bilancio, senatore Azzolini, di Forza Italia, mi fece notare che sarebbe stato opportuno, accanto alla mia firma, quella di un senatore della maggioranza che aveva vinto le elezioni. Io mi rivolsi al senatore Antonio Gentile, per gli antichi legami di amicizia che mi uniscono a lui, e per la verità devo dire che Gentile fu entusiasta e disponibile ad aggiungere alla mia firma la sua". "A seguito poi della disponibilità dello stesso Gentile - dice ancora Marini - vennero appostati altri sei miliardi per l'aeroporto di Sibari. Il primo ed il secondo finanziamento andarono perenti per quella destinazione perché mancava ancora il soggetto attuatore che avrebbe dovuto compiere gli atti necessari per potere attingere al finanziamento. Per atti necessari s'intende l'esistenza del soggetto attuatore, l'inclusione dell'aeroporto nel Piano della infrastrutture regionali e l'esistenza del progetto esecutivo con i pareri favorevoli degli enti preposti quale l'Enac. Nel 2002 non esisteva nessuno di questi requisiti. Successivamente fu redatto dalla Giunta regionale presieduta da Chiaravalloti il Piano delle infrastrutture regionali predisposto dall'assessore Misiti. Il piano, come tutti sanno, era una specie di araba fenice per la Calabria perché prevedeva infrastrutture per 30 milioni di euro e tra questi anche l'aeroporto di Sibari, per il quale era previsto una dotazione iniziale di venti milioni. Nel Piano delle infrastrutture regionali mancavano, però, le coperture finanziarie, salvo una parte che avrebbe dovuto essere finanziata con duemila miliardi di lire dei fondi Cipe della statale 106 decisi dall'accordo tra la Giunta regionale presieduta da Donato Veraldi ed il Governo D'Alema. Ricordo bene - sostiene ancora Marini - che Misiti all'epoca sosteneva che la 106, trattandosi di una grande arteria di livello europeo, doveva essere finanziata da fondi nazionali e non dall'Unione europea attraverso i fondi strutturali. Dopo l'approvazione del Piano regionale l'attuazione fu affidata all'Amministrazione provinciale di Cosenza che promosse subito, attraverso l'assessore Console, incontri e concertazioni per predisporre gli atti preliminari". "L'attuale Giunta regionale, attraverso un finanziamento dell'assessore Incarnato e anche grazie all'impegno del consigliere regionale Franco Pacenza - conclude Marini - ha deciso di procedere agli espropri ed alla messa in sicurezza dell'area. Putroppo, manca tuttora l'atto fondamentale per potere procedere concretamente, che è il parere dell'Enac. Questa è la storia vera di questa grande ed importante infrastruttura per la quale nella sibarititde ci sono molte attese".

Pdl Provincia: Oliverio prende in giro. I consiglieri provinciali di Cosenza del Pdl criticano il presidente, Mario Oliverio, in merito al progetto di realizzazione dell'aeroporto di Sibari. "La Giunta Chiaravalloti - affermano - approvò il piano regionale dei trasporti e, grazie all'impegno congiunto dei senatori Gentile e Marini, fu stanziato un finanziamento ad hoc che la Regione del centrosinistra ha perso sull'aeroporto di Sibari: oggi Oliverio cerca di recuperare demagogicamente qualcosa che la sua coalizione ha buttato a mare e lo fa spudoratamente in campagna elettorale". "Oliverio non ha stanziato un euro in bilancio per questa opera - continua la nota - ed il suo assessore ai trasporti aveva detto esplicitamente no, come hanno giustamente riferito il sen.Salvatore Frasca ed il cav.Renzo Caligiuri. Pensare di prendere in giro i cittadini è sin troppo facile quando la Giunta regionale ha spostato i finanziamenti e le risorse strategiche su Lamezia, dimostrando un catanzarismo che il presidente Oliverio non ha saputo e voluto contrastare. Siamo veramente alla frutta se possiamo credere al presidente immobiliarista che spende risorse per acquistare palazzi e poi non mette in bilancio nemmeno un euro, ripetiamo nemmeno un euro, per l'aeroporto di Sibari". "I sindaci ed i cittadini dello Jonio - conclude la nota - conoscono la verità e sanno che l'attivismo di Oliverio è solo pura propaganda elettorale, mentre la triste storia del suo quinquennio fallimentare testimonia la lontananza della Provincia dalla Sibartitide e dal progetto dell'aeroporto".