Operaio ucciso a Cassano, forse scambio di persona

I parenti di Cirolla davanti la concessionaria

Operaio ucciso a Cassano in agguato, per inquirenti è scambio di persona

28 lug 09 Prende sempre più corpo l'ipotesi che Fazio Cirolla, l'uomo ucciso in un agguato ieri a Cassano allo Ionio, nel cosentino, possa essere rimasto vittima di uno scambio di persona. A indirizzare gli investigatori verso questa direzione, secondo quanto si è appreso, è la personalità di Cirolla. L'uomo, infatti, era incensurato e non risulta avesse mai avuto problemi con la giustizia o frequentazioni con ambienti criminali della zona. Un ritratto che contrasta con le modalità mafiose con cui è stato portato a termine l'agguato compiuto da due uomini con il volto coperto da passamontagna che sono entrati negli uffici di un'autosalone, hanno sparato tre colpi di pistola, incuranti della presenza di altre persone, tra le quali il figlio della vittima di sette anni, fuggiti da una finestra, per poi scappare a bordo di un'auto Fiat Uno guidata da un complice e ritrovata bruciata a circa un chilometro dall'autosalone. Gli investigatori, comunque, pur ipotizzando lo scambio di persona, non escludono alcuna ipotesi per spiegare il motivo dell'omicidio. Nel pomeriggio, intanto, si dovrebbe svolgere l'autopsia disposta dal sostituto procuratore di Castrovillari, Francesco Pellecchia.

Ucciso dal colpo in testa. Fazio Cirolla, il bracciante agricolo di 42 anni, incensurato ucciso ieri pomeriggio a Cassano allo Ionio nel cosentino, secondo i primi risultati dell'autopsia, è morto per un proiettile che gli ha trapassato il bulbo cerebrale. L'uomo, secondo quanto rilevato dal medico legale, Aldo Barbato di Reggio Calabria, incaricato di compiere l'autopsia dal pm Francesco Pellecchia, è stato raggiunto da tre colpi di pistola calibro 9 al collo, all'avambraccio e allo zigomo.

Feraudo “Fatto raccapricciante”. "L'omicidio avvenuto ieri a Cassano Ionio è, per davvero, raccapricciante". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo di Idv alla Regione, Maurizio Feraudo. "Raccapricciante - prosegue Feraudo - per le modalità di esecuzione: la vittima è stata uccisa dinanzi agli occhi attoniti del figlio. Ma è ancor più raccapricciante se la ricostruzione dei fatti dovesse essere quella emersa dalla stampa, ossia un omicidio compiuto con scambio di persona. E' un episodio terribilmente allarmante, che da il senso di una criminalità incallita, spregiudicata e senza ritegno, che uccide spudoratamente in pieno giorno e in pieno centro abitato. Costruendo una virulenta lacerazione nel tessuto connettivo della comunità cassanese". "Rispetto alla quale, però - prosegue Feraudo - è inquietante il silenzio e l'apatia dei corpi istituzionali. In primis dell'amministrazione comunale che tace senza assumere nessuna iniziativa di condanna, che anche sia pur simbolicamente avesse la capacità di intercettare e interpretare il comune sentire dell'opinione pubblica, che di fronte a simili efferati delitti non può che essere indignata. Profondamente indignata". "E allora è giusto - conclude il capogruppo di Idv alla Regione - che la politica sappia interrogarsi innanzi a fatti che mettono in sofferenza la civile convivenza affinché le risposte non siano solo quelle, pur necessarie e indispensabili, dell'inflessibile repressione, ma anche quelle di una prevenzione, che non è solo presidio militaresco del territorio, ma che sappia essere anche presidio democratico dei territori amministrati"

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