Dir.resp. Pippo Gatto

 

Inchiesta Why Not, Saladino dal PM con i bilanci delle società

09 feb 09 I bilanci delle società Why not e Need sono stati depositati oggi dall'imprenditore Antonio Saladino, nel corso dell'interrogatorio cui è stato sottoposto in Procura generale, a Catanzaro, dal pm della Procura di Paola, Antonella Lauri, applicata all'inchiesta. Saladino, principale indagato dell'inchiesta, insieme al suo difensore, l'avv. Francesco Gambardella, è stato sentito per oltre quattro ore (era già stato sentito altre due volte nelle scorse settimane) e, all'uscita, ha riferito di avere risposto a tutte le contestazioni fatte dal pm. "Dopo avere fornito ulteriori elementi di valutazione - ha detto Saladino ai giornalisti - ho descritto le realtà di Need e Why not chiarendo e distinguendo competenza e ruoli. Ribadisco che ero solo un dei consulenti di Why not con il compito di ideare e suggerire progetti, tracciandone le linee generali che venivano poi specificate ed attuate dalla Why not. A me spettava ideare e suggerire, come d'altronde emerge nell'interrogatorio di una delle più strette collaboratrici della Merante. Io, da sempre, nella mia attività professionale non ho mai gestito nessun progetto ma ho solo ispirato iniziative. Ed al riguardo ho fornito vasta documentazione". "La mia più grande soddisfazione in questo lavoro - ha aggiunto Saladino - era vedere dei disoccupati di lungo corso, gente con più di 40 anni, o soggetti in difficoltà iniziare un'esperienza di lavoro. A tal punto che alcune volte arrivavo persino a trascurare il mio guadagno e questo è evidente e confermato dai bilanci di Nedd, rispetto ai bilanci di Why not che oggi sono stati consegnati ai magistrati".

Legale Saladino “Aziende chiuse, chi ripaga Saladino?”. Una nuova richiesta di confronto tra Antonio Saladino e la principale teste d'accusa dell'inchiesta Why not, Caterina Merante, è stata avanzata dal difensore dell'imprenditore nel corso dell'interrogatorio cui è stato sottoposto e che è stato secretato su richiesta del legale di Saladino, l'avv. Francesco Gambardella. "Ci sono due versioni contrastanti - ha detto il legale - per cui riteniamo che un confronto potrebbe portare un fascio di luce sulla vicenda. Forse un interrogatorio di Saladino nella fase delle indagini preliminari avrebbe permesso un chiarimento, ma nonostante le sette istanze al primo pm (Luigi De Magistris, ndr) e le altre tre o quattro dopo l'avocazione, solo adesso è stato possibile per Saladino farsi ascoltare". Gambardella ha anche manifestato le sue perplessità "sull'enfasi che ha accompagnato l'inchiesta che ha portato addirittura ad uno scontro tra Procure. Le ragioni di tanta enfasi sono ancora indecifrabili, al di là dell'esito". Il difensore ha anche sottolineato come "le aziende di Saladino sono ormai tutte chiuse. Vedremo l'esito che avrà l'inchiesta, ma se dovesse essere dichiarato innocente cosa succederà. C'é una irreversibilità di effetti che lascia perplessi". Gambardella, infine, ha sottolineato che la difesa non è ancora entrata in possesso degli atti dell'inchiesta a causa della mole del fascicolo, ma che ha avuto modo di apprendere le fonti di prova, sulle quali, ha aggiunto "ci sarebbe da discutere".