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Studente ucciso "per scherzo" a Catanzaro

Studente ucciso a Catanzaro, Gip convalida arresti dei due rom. Ai funerali grida di vendetta

25 feb 09 E' stato convalidato dal Gip del tribunale dei minorenni di Catanzaro il fermo di V.B., il diciassettenne di etnia rom, accusato di avere colpito mortalmente con una coltellata al petto, Massimiliano Citriniti, lo studente universitario morto domenica a Catanzaro. Il gip Teresa Chiodo, nell'udienza di oggi, ha convalidato il provvedimento emesso dal pm Beniamino Calabrese, disponendo la custodia cautelare in carcere del minore. V.B., che è difeso dall'avv. Gregorio Viscomi, si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Il legale del ragazzo ha detto di avere richiesto copia degli atti di indagini per avere contezza e valutare l'eventuale ricorso al tribunale del Riesame.

Grida di vendetta ai funerali. "Vendetta, vendetta". Sono stati in tanti a urlare così a conclusione dei funerali di Massimiliano Citriniti, il giovane universitario accoltellato a morte domenica scorsa, celebrati nel pomeriggio a Catanzaro. C'era tantissima gente alle esequie del giovane, molto conosciuto nel quartiere, che si sono svolte in un clima carico di tensione segnato dal dolore dei genitori del ragazzo, della sorella, del fratello e dalle scene di disperazione dei parenti. "La vendetta e la rabbia - ha detto il parroco della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, don Alessandro nell'omelia - non devono prevalere". Un appello che il sacerdote ha ripetuto più volte, con forza, invitando alla riflessione e alla preghiera. Ma nonostante l'invito del prete, all'uscita del feretro molti hanno incitato alla vendetta.In carcere per l'omicidio del giovane ci sono due rom, tra cui un minorenne. Il feretro, che era stato portato a spalla dagli amici che reggevano anche una sua maxifoto, è giunto nella chiesa dall'abitazione della famiglia dopo un tragitto di quasi tre chilometri. Alle esequie erano presenti il Comune di Catanzaro e l'Università della Calabria, dove il giovane era iscritto

Resta in carcere anche il secondo fermato. Resta in carcere Gianluca Passalacqua, il ventitreenne di etnia rom, fermato assieme al cognato minorenne, V.B., con l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi, per l'uccisione di Massimiliano Citriniti avvenuta domenica a Catanzaro. Il gip del tribunale del capoluogo calabrese, Camillo Falvo, ha accolto la richiesta di convalida del provvedimento di fermo emessa dal pm Simona Rossi disponendo la custodia cautelare in carcere. A differenza del cognato, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, Passalacqua, difeso dall'avv. Nerina Chimirri, ha risposto alle domande che gli sono state formulate sostenendo, però, di non di non avere avuto alcuna responsabilità nei fatti accaduti. Proseguono intanto le indagini della squadra mobile della Questura di Catanzaro. In particolare gli investigatori puntano a scoprire se la colluttazione che ha portato all'accoltellamento di Massimiliano Citriniti sia avvenuta per l'episodio specifico relativo allo scherzo di carnevale o se ci sia stata una rissa con il coinvolgimento di più persone.

Cordoglio della Giunta comunale di Catanzaro. E' stata rinviata a domani in segno di lutto e di omaggio alla memoria di Massimiliano Citriniti, il giovane accoltellato a morte domenica, la riunione di giunta comunale di Catanzaro che si doveva tenere stamani. Una delegazione dell'esecutivo del capoluogo calabrese presenzierà alla cerimonia funebre che si terrà nel pomeriggio "per portare - è detto in un comunicato - alla famiglia dello sfortunato giovane, così duramente colpita negli affetti più cari, il profondo cordoglio e la vicinanza di tutta l'Amministrazione comunale e della città". Ai funerali sarà presente anche il gonfalone cittadino portato da due vigili in grande uniforme. L'amministrazione comunale di Catanzaro ha anche fatto affiggere in città un manifesto nel quale viene espresso "il commosso omaggio alla memoria di Massimiliano e l'affettuosa solidarietà e vicinanza alla famiglia". "Dell'episodio e dei problemi della sicurezza nei quartieri a sud della città - è scritto nel comunicato - il sindaco Rosario Olivo ha discusso in un colloquio con il questore Arturo De Felice".

 

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