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La Regione valuta azioni legali contro Trenitalia

 

La Regione valuta azioni legali contro Trenitalia: disattenzioni e lentezze frenano la Calabria

25 feb 09 Si è svolta in corso a Catanzaro una riunione, promossa dall'Assessore ai Trasporti e Bilancio Demetrio Naccari, con l'Avvocatura della Regione ed il Dirigente generale del Dipartimento Trasporti, al fine di valutare - informa una nota dell'Ufficio Stampa della Giunta - ogni possibile azione legale da avviare nei confronti di Trenitalia spa in merito all'interruzione dei servizi per i lavori della tratta Lamezia Terme - Eccelente - Rosarno. "La riunione è conseguenza - ha detto l'Assessore Nacccari Carlizzi - della colpevole disattenzione di Trenitalia che commette, a parere della Regione, un grave errore strategico nell'attuare lavori sulla rete che comportano l'interruzione e il differimento di servizi senza uno studio programmato ed un'analisi quantitativa sugli effetti indotti sulla rete ferroviaria e stradale e senza assumere anche quelle azioni di coordinamento necessarie con l'ANAS gestore della rete stradale ed autostradale". Nel corso delle ultime settimane - è stato ribadito nel corso della riunione - la Regione si è fatta carico anche di proposte operative che, pur non competendogli, potessero attenuare l'impatto della chiusura della via Mileto sull'utenza. Trenitalia ha preferito non dare risposta e ritenere che fosse un passo avanti rispetto ad Eboli fermarsi a Lametia! La situazione che ne è derivata è una spaccatura della Calabria in due con il pressocché totale isolamento di alcune aree senza che potesse essere messo in piedi un'alternativa per viaggiatori e pendolari. convincimento della struttura regionale che sia possibile fornire il servizio ai passeggeri calabresi, anche con i disagi dovuti ai ritardi per i lavori in questione, ma che, comunque, non interrompano la continuità del servizio da Lamezia Terme creando grave nocumento alle Provincie di Vibo Valentia e di Reggio, alla Sicilia e ai passeggeri in transito. Il sistema dei trasporti calabrese ed il sistema ferroviario sono connotati da una quasi totale assenza di investimenti sulla rete, aggravati anche da una precarietà dell'offerta di servizi unilateralmente e periodicamente modificata dal Gestore senza preventivo accordo con la Regione, che è titolare dei servizi locali e unico interlocutore a difesa del diritto di mobilità dei cittadini calabresi, nonché soggetto pagatore. E' imbarazzante dover costatare che tutto questo avviene in un momento in cui i collegamenti nello Stretto di Messina sono diventati un'Odissea per errori gravi nella gestione della proposta tecnica relativo alla Metropolitana del mare, la situazione di emergenza della Salerno Reggio Calabria è nota al Paese e vi sono tratti della rete ferroviaria dove vi sono limitazioni sensibili alla velocità di marcia. La Giunta regionale nella seduta di ieri, ventiquattro febbraio, ha approvato un documento declaratorio sullo stato di crisi dei trasporti regionale. Con lo stesso documento la Regione richiede un incontro con il Ministro delle Infrastrutture Matteoli e l' Ing. Moretti, amministratore delegato di Trenitalia spa. L'Assessore Naccari Carlizzi ha espresso la sua delusione per il comportamento di Trenitalia che, con le sue ultime decisioni, ha inteso confermare un metodo unilaterale inadeguato a gestire simili situazioni, rendendo a molti calabresi irraggiungibile il luogo di lavoro e il resto del Paese. Sono all'esame della riunione in essere, il contratto di servizio 2008 e le scelte di Trenitalia per il periodo di chiusura della tratta via Mileto. Successivamente, se dovesse continuare l' indisponibilità di Trenitalia, la Regione cercherà di limitare i disagi all'utenza con un piano straordinario rivalendosi, poi, sul gestore.

Napoli (Pdl) “Calabria penalizzati nei trasporti”. Il deputato Angela Napoli ha presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per chiedere di conoscere quali "urgenti interventi intenda attuare su Trenitalia, Anas, Società di Trasporto Aereo e Regione Calabria, al fine di non consentire che la Calabria continui ad essere penalizzata nel settore dei trasporti e della viabilità ed affinché i viaggiatori calabresi non debbano più continuare ad essere considerati dissimili ai viaggiatori delle altre Regioni d'Italia". "L'amministrazione di Trenitalia, ormai da tempo - afferma Napoli - continua ad assumere decisioni che appaiono sempre più penalizzanti per la Calabria. Nel mentre vengono via via agevolate le linee ferroviarie del Nord, per la Calabria, al contrario, si registra un costante peggioramento del servizio. Trenitalia costringe i viaggiatori verso la Calabria ad utilizzare carrozze ferroviarie dismesse sulle linee del centro-nord, e, quindi, con servizi di toilette impraticabili, tendine dei finestrini consunte, porte 'fuori servizio' ed igiene davvero carente; le carrozze sono vecchie al punto da non risultare idonee ad utilizzare favorevolmente la linea ad alta velocità tra Roma e Napoli". "Dai treni per la Calabria - prosegue Napoli - è stato recentemente anche eliminato il servizio di benvenuto a bordo, peraltro compreso nel costo del biglietto. Peraltro, l'eurostar, anche questo con carrozze obsolete, messo da Trenitalia il 14 dicembre 2008, sulla tratta Roma - Reggio Calabria, non fa alcuna fermata in provincia nel tratto della provincia reggina, rendendo grandi difficoltà ai pendolari che settimanalmente rientrano da Roma presso le loro residenze. Ed ancora, la Società Trenitalia, dal mese di dicembre 2008, con il cambio Orario, ha programmato un taglio consistente di treni a lunga percorrenza da e per le città del nord e la eliminazione del personale ferroviario calabrese dai treni Eurostar". "A partire dalla data odierna - sostiene ancora la parlamentare - è prevista la chiusura totale della tratta ferroviaria Lamezia Terme - Eccellente - Rosarno, per lavori di ristrutturazione per i danni subiti dai recenti eventi calamitosi. La chiusura, preventivata per ben tre mesi, comporterà una pesante limitazione ai programmi di esercizio del traffico ferroviario nazionale e regionale e il tutto va ad aggiungersi alle limitazioni di traffico viario a causa dei lavori che interessano la Salerno - Reggio Calabria, nonché al dissesto, dovuto sempre agli ultimi eventi calamitosi , che rende pericolosissimo il transito della Strada Statale 18, in particolare, nei tratti dell'Alto Tirreno Cosentino e del Tirreno Reggino". "Non da meno - sostiene ancora - l' annosa pesante situazione della statale 106, sulla cui situazione l'interrogante ha già presentato l'atto ispettivo n. 2-00240 del 2 dicembre 2008, a tutt'oggi privo di risposta. Non va, altresì, sottaciuto il sottodimensionamento dei collegamenti veloci sullo Stretto di Messina, anche questo già evidenziato dall'interrogante con atto ispettivo n. 4-00804 del 28 luglio 2008. Sempre la Società Trenitalia avrebbe determinato un' ulteriore riduzione dell'offerta di trasporto passeggeri e del traffico merci lungo la linea Ionica Reggio Calabria - Locri - Catanzaro Lido- Crotone - Taranto e, ancora,occorre attenzionare l'analogo annoso inadeguato e costoso sistema aereo da e per la Calabria". "Tutto quanto sopra evidenzia - conclude Napoli - la netta penalizzazione dei trasporti da e per la Calabria ed il conseguente notevole disagio dei pendolari e dei viaggiatori in genere, nonché l'incidenza negativa sul già penoso sistema economico calabrese"

Talarico (Udc) “Al collasso con i trasporti ferroviari”. "Siamo al collasso: sul piano dei trasporti, in particolare dei collegamenti ferroviari, la Calabria è sul baratro dell'isolamento e della emarginazione. Quello che si è verificato nella nostra regione con gli ulteriori tagli ai collegamenti ferroviari è un vero e proprio black out nel servizio dei trasporti". E' quanto afferma il consigliere Franco Talarico (Udc) che aggiunge: "Decisioni forse obbligate quelle di Trenitalia ma sicuramente nefaste e che riducono i calabresi a sudditi. Con le ulteriori soppressioni nella tratta ferroviaria Reggio-Lamezia (dopo i danni provocati dal maltempo), oggi è diventato arduo spostarsi all'interno della regione. Non bastava l'autostrada che risulta ancora, per cospicui tratti, in condizioni di limitata e disagevole percorribilità a causa dei lavori di ammodernamento dai tempi interminabili, quasi 'biblici'. Alla luce di un quadro dei trasporti davvero drammatico, i calabresi non solo non riescono a recarsi agevolmente fuori regione, ma vengono quotidianamente penalizzati negli spostamenti per ragioni di lavoro o studio, anche solo da una città all'altra della Calabria". "E sono tanti in Calabria - prosegue Talarico - i pendolari che si vedono costretti ad una situazione di innegabile disagio. Lavoratori che rientrano nella sede di residenza solo a tarda ora e che non riescono a far coincidere gli orari con l'unico treno non ancora cancellato (quello che parte da Lamezia alle 5 di mattina), se non a costo di rinunce quotidiane ad un normale ritmo di riposo alla lunga non tollerabile". "Credo sia giusto - conclude Talarico - che la Giunta regionale si attivi per garantire a tutti questi utenti, lavoratori e studenti, una soluzione alternativa affinché possano adempiere ai propri impegni professionali e accademici. In questa direzione, il buon senso suggerirebbe di dotare il tratto Reggio - Lamezia, attualmente scoperto, di un servizio navetta, specie intorno alle ore 7. 00 e 8.00 per supplire le carenze dei collegamenti ferroviari. Tutto questo eviterebbe a tanti lavoratori, lunghe ore di attese e pesanti spostamenti, per iniziare e concludere la propria giornata di lavoro e di studio"

Nucera “Intervenire per evitare isolamento”. "Il botta e risposta tra la Giunta regionale e Trenitalia induce a qualche riflessione di fondo, al di là delle decisioni adottate in merito ai lavori riguardanti la tratta Vibo-Pizzo-Mileto, la chiusura dello scalo merci di Cosenza-Lamezia, gli Eurostar annullati". E' quanto afferma in una nota il capogruppo di Calabria Popolare Democratica, Giovanni Nucera. "La Giunta regionale - prosegue - accusa l'azienda di poco interesse, di impegno quasi nullo in materia di investimenti territoriali; Trenitalia ribatte che è pronta a 'far fronte in caso di eventuale crescita della domanda a mettere a disposizione della Calabria tutti i treni che il mercato calabrese richiedera''. Dalle affermazioni dell'azienda emerge una coerenza prevaricante. Esse costituiscono la manifestazione dissimulata di una politica aziendale pretestuosa, prettamente improntata a logiche imprenditoriali, progressivamente applicata negli ultimi tempi. Non ci si dimentichi dello smantellamento della ferrovia jonica, (smantellamento di tutti i supporti identificativi) lasciando quale unico desolante elemento la strada ferrata ed i treni che 'guardavan innanzi e passavano' senza lasciar traccia del servizio pubblico a livello locale. Tutto questo non tenendo conto che i servizi primari - nello specifico, le infrastrutture viarie e ferroviarie - sono fondamentali per l'imprenditoria locale solo se già esistenti ed efficienti sul territorio: senza reti di collegamento non vi é possibilità alcuna di sfruttamento delle risorse locali e della distribuzione dei prodotti per la loro collocazione nei mercati nazionali e comunitari". "Il punto nodale - aggiunge Nucera - è che tali decisioni sconcertano proprio perché giungono a determinare di fatto l'isolamento della nostra provincia in considerazione delle attuali condizioni delle infrastrutture viarie e delle difficoltà del nostro sistema portuale. Né si conoscono i tempi relativi ai lavori sulle tratte di Vibo-Pizzo. E' bene che la nostra classe politica si dia una scossa, imponendo un'inversione di tendenza netta, chiara nel tutelare l'esigenza di migliaia di utenti di usufruire di mezzi di trasporto indispensabili per motivi di studio e di lavoro. La gestione Trenitalia nella nostra provincia ha dell'incredibile e definirla sconcertante nel contesto nazionale e comunitario è quantomai riduttivo. Essa si discosta dalle politiche attuate negli altri Stati europei. Che importanza ha se interi territori vengono tagliati fuori da ogni collegamento? Che importanza ha se gli altri stati dell'Unione Europea da tempo attuano politiche di forte impatto socio-economico consentendo mediante le reti ferroviarie il ricongiungimento stabile tra aree depresse economicamente e le grandi aree industriali, creando così i presupposti per il coinvolgimento delle popolazioni locali alle fasi produttive e di interscambio commerciale". Nucera evidenzia inoltre che "non si tratta solo di reti ferroviarie, in Calabria, in realtà, non v'é stata una politica dei trasporti. Le problematiche denunciate a mezzo stampa gravano da anni ormai sulla nostra regione e sulla nostra provincia in particolare. Anche in questo settore vi è il riscontro oggettivo dell'assenza di programmazione, dell'incapacità congenita dell'esecutivo regionale e della sua maggioranza, di attuare 'azioni politiche' per dar vita ad un sistema dei trasporti integrato. In questa legislatura regionale abbiamo potuto constatare l'inconsistenza di presunti progetti integrati dei sistemi portuali regionali ed aeroportuali annunciati e poi richiusi nei cassetti, giungendo persino a prospettare l'idea di 'estendere' le componenti dell'hinterland del porto di Gioia Tauro a tutta la regione con il coinvolgimento (virtuale ?) di Lamezia per i settori della logistica e dell'intermodalità". "Idee - conclude - più che progetti, di natura chiaramente campanilista, irrealizzabili nella pratica, perché di esclusiva pertinenza territoriale e funzionale al Porto ed all'Area dello Stretto. Solo enunciazioni teoriche che non tenevano conto della realtà del comparto trasporti del nostro territorio regionale".

 

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