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Sindaco S.Lorenzo polemizza con Loiero

Sindaco S.Lorenzo del Vallo dopo attentato ad imprenditore “Loiero non è presidente di tutti i calabresi”

19 feb 09 "Non avevo e non ho alcuna intenzione di polemizzare con il presidente Loiero. La mia lettera aperta a lui indirizzata e pubblicata a pagamento ha voluto solo mettere in luce un comportamento politicamente strabico dell'Onorevole Loiero il quale spesso dimentica di essere il presidente di tutti i calabresi". E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello. "Che questa mia affermazione sia fondata - prosegue Marranghello - lo dimostra lo stesso comunicato stampa del portavoce del Presidente. Infatti nel tentativo mal riuscito di giustificare l'indecente silenzio del Presidente, il buon Pantaleone Sergi ci fa sapere che la notizia dell'attentato intimidatorio all'imprenditore Aita, non avendo 'varcato i confini della cronaca provinciale', non poteva essere nota al Presidente. Mi chiedo: Loiero è Presidente di tutta la Calabria o solo di alcune province di questa sfortunata Regione? Inoltre l'aspetto che rasenta il ridicolo del comunicato di Sergi è la parte in cui si riconosce che sia l'ufficio stampa della Giunta che il portavoce stesso, erano perfettamente a conoscenza dell'accaduto e hanno valutato che non era il caso di informare il Presidente". "Mi chiedo: in base a quali elementi - sostiene ancora il sindaco di San Lorenzo del Vallo - hanno ritenuto utile non avvisare il Presidente? Hanno per caso avuto notizie riservate che noi non conosciamo da parte degli inquirenti in base alle quali non si sarebbe trattato di un attentato intimidatorio ma di un semplice ed innocente scherzo di Carnevale? Probabilmente il comportamento dell'ufficio stampa della Giunta, del portavoce del Presidente e del Presidente stesso subiscono il clima carnevalesco di questi giorni. Infatti un incendio di quella natura che ha distrutto un capannone di oltre 800 mq. colpendo decine di operai che lavoravano in e per quella struttura causando danni per circa 2.000.000,00 di euro, non suscita alcuna reazione politico- istituzionale dai vertici regionali e dalla Provincia di Cosenza, significa che la Calabria e i calabresi sono veramente alla frutta". "Ed infatti - prosegue ancora Marranghello - se non sapessimo che sono stati spesi milioni per promuovere una immagine falsa e non veritiera della Calabria che nasconde l'esistenza della mafia, lo sfascio della sanità, la precarietà e la insufficienza infrastrutturale, pezzi di paesi evacuati per frane, potremmo pensare di essere come suol dirsi su 'Scherzi a Parte'. Purtroppo la realtà che viviamo tutti i giorni è quella di una Calabria fanalino di coda dell'Italia e zavorra per lo stesso Mezzogiorno. Il sottoscritto ha una spiegazione sull'indecente silenzio di Loiero riguardo al grave attentato intimidatorio che ha colpito un onesto imprenditore di San Lorenzo del Vallo. Non è vero che Loiero non sapeva, non è vero che Loiero non è stato informato, semplicemente Loiero dormiva come sta facendo dal 2005"

La replica di Sergi “Questa giunta regionale può avere tante colpe, ma sul piano della legalità, della lotta alla criminalità organizzata e della vicinanza concreta alle vittime, è stata sempre un passo avanti rispetto a quanto richiesto e necessario”. E’ quanto afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Agazio Loiero, in seguito a una lettera aperta che il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, ha fatto pubblicare sui giornali criticando la mancata solidarietà nei confronti dell’imprenditore agricolo Pasquale Aita, il cui capannone è bruciato in un incendio nella notte del 12 febbraio scorso.
“Ogni qualvolta è stato a conoscenza – aggiunge Sergi – il presidente non ha mancato di fare avere la solidarietà personale e istituzionale a chi ha subito un torto. Come è solidale, ovviamente, con l’imprenditore agricolo Pasquale Aita di San Lorenzo del Vallo, per l’episodio di cui solo adesso è venuto a conoscenza”.
“La vicenda che il sindaco di San Lorenzo del Vallo ha pensato di rendere pubblica acquistando spazi sui giornali regionali e rivolgendosi a Loiero con una lettera aperta – afferma ancora Sergi – non poteva essere nota al presidente anche perché non aveva varcato i confini della cronaca provinciale. Addirittura in una nota diffusa da un’agenzia di stampa, all’indomani, si leggeva testualmente: sulla natura ?del rogo stanno indagando i carabinieri della Compagnia di San ?Marco Argentano, che non escludono alcuna ipotesi compresa quella dell'attentato”.
“In mancanza di notizie più approfondite, sia l’ufficio stampa della Giunta che il sottoscritto – dice ancora Sergi – hanno valutato che non era il caso di informare il presidente dell’accaduto. Altra cosa sarebbe stata se il sindaco, che mostra di avere chiare informazioni sulla vicenda etichettandola come criminale e intimidatoria, non si fosse limitato a informare soltanto i giornali come si è premurato di fare con una dichiarazione, ma avesse segnalato la gravità dell’episodio anche alla presidenza della giunta”.
“Al di là della tentata polemica – conclude Sergi – il presidente e la giunta sono solidali con signor Aita e si augurano che non solo vengano a galla eventuali responsabilità, ma che l’imprenditore sia messo in condizione di poter svolgere, subito, in serenità e sicurezza la propria attività”

 

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