HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Per la crisi solo aiuti al nord

Interventi sulla crisi, Governo separatista, aiuti solo al nord. Stato-Regioni sospese relazioni. De Rose “Aiuti solo a banche e imprese del nord”

05 feb 09 Nella giornata che poteva dare il "via libera" ai provvedimenti di contrasto alla crisi che impegnavano le autonomie locali, da Regioni e Comuni è arrivato invece uno stop, ed un rinvio ad ulteriori tavoli tecnici. Il rinvio di una settimana da parte delle Regioni per un ulteriore passaggio, martedì prossimo, al tavolo tecnico sugli ammortizzatori sociali, viene deciso dalla conferenza Stato-regioni, mentre i Comuni decidono di sospendere, e non rompere come era stato annunciato, le relazioni istituzionali con il governo, in attesa che venga modificata la circolare del ministero dell' economia sul patto di stabilità per i comuni. Dopo due giorni di confronto in sede esclusivamente tecnica, con tre tavoli aperti (Fondi per le aree sottoutilizzate e fondi sociali europei, patto di stabilità regionale e ammortizzatori sociali), i governatori chiedono chiarimenti e certezze proprio sulle risorse destinate agli ammortizzatori. Intanto sui fondi stessi: se si prevede di utilizzare le risorse dei Fondi Sociali Europei, le regioni ricordano che la Commissione Europea ha già sottolineato che non posso essere utilizzati per quei scopi, con la conseguenza di un ritiro dei fondi stessi. E poi la disponibilità immediata di cassa: i soldi servono subito, non fra nove. Lo stesso Errani, presidente delle Regioni, al termine della conferenza, parla di "problemi gravi e rilevanti, che il Governo deve risolvere prima di tutto con la Commissione europea. Poi riguardano la dimensione del problema, il numero dei lavoratori senza copertura degli ammortizzatori sociali - ha spiegato - si presenta con caratteristiche molto diverse e dunque c'é un problema molto grave su come può funzionare il sistema. Terzo elemento: mi sembra di intravedere un grosso problema di cassa a cui non possono rispondere le Regioni, deve rispondere il Governo centrale. Da parte di rappresentanti del governo si fanno annunci come se tutto fosse già risolto. Purtroppo, e non per nostra responsabilità, non è così.E' necessario un incontro chiarificatore a livello politico, che noi chiediamo da settimane". Decisamente più ottimista il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: "il lavoro è stato concluso in maniera positiva per quanto riguarda due dei tre tavoli, mentre rimane ancora da concludere il lavoro sugli ammortizzatori sociali. La distanza con le regioni non è semplice ma sono convinto che troveremo la soluzione". In mattinata intanto la decisione dei comuni di sospendere le relazioni istituzionali con il Governo, tanto che nel pomeriggio é saltata la conferenza unificata. "In questa sede - aveva detto il presidente dell'Anci Domenici al consiglio nazionale - propongo ufficialmente di sospendere e non rompere le relazioni istituzionali con il governo, in attesa degli esiti del confronto aperto in sede tecnica per verificare la disponibilità del governo a rivedere la sua circolare sul rispetto del patto di stabilità per i comuni". Domenici ha reso noto di aver incontrato il ministro Giulio Tremonti: "ha mostrato disponibilità ad affrontare queste tematiche, in attesa di un nuovo incontro che dovrei avere con lui mercoledì prossimo".

De Rose (Confindustria) “Aiuti solo a grandi imprese del nord”. "La manovra per sostenere i consumi e rilanciare l'economia conferma l'orientamento del Governo a promuovere interventi verso le grandi imprese del nord e, quando non a queste ultime, ecco spuntare gli aiuti alle banche". Lo sostiene, in una nota, il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose. "Siamo, evidentemente, davvero lontani - aggiunge De Rose - dal comprendere che il nostro Paese, tutto il nostro Paese e non soltanto una parte, ha bisogno di interventi strutturati e significativi. Per questo mi chiedo: ma per tutto il sistema delle piccole e medie imprese meridionali quale ossigeno per uscire da una crisi che sta spingendo tutta quest'area del Paese ai margini dell'economia non solo europea ma anche nazionale? La ricetta per quest'ultime sarà allora quella di mangiare per il prossimo futuro solo 'pane e frigoriferi'? O forse bisognerà rivolgersi alle banche, per le quali oggi si riscopre una purezza che, in verità, non hanno mai avuto e che anzi sono da considerare fra le principali artefici della crisi che soffoca le imprese meridionali e calabresi? Ancora una volta, purtroppo, ci tocca assistere ad un Mezzogiorno isolato ed ad un suo sistema di imprese, abbandonate a se stesse". Secondo De Rose, "il problema vero è che però i costi delle varie manovre incidono pesantemente sulla collettività, ma i benefici chi riguardano? Forse, un analisi più attenta dell'articolazione degli effetti di questa crisi sarebbe più utile per capire su quali altri settori intervenire e, soprattutto, su quali aree del Paese insistere per un omogeneo sviluppo territoriale. Tutto ciò sarebbe utile anche a capire quanto ancora la Calabria ed il Mezzogiorno dovranno pagare senza ricevere ritorni né in termini di sviluppo né, tanto meno, in termini di rilancio. E forse però anche giunto il tempo di smetterla con studi, analisi e proclami per passare ad azioni ed iniziative forti e concrete per restituire dignità al Mezzogiorno d'Italia".

Regioni “Ammortizzatori solo per il nord”. Alle proposte del governo sul quanto e sul come intervenire contro la crisi, le Regioni replicano che la somma ipotizzata è solo un tratto di penna sulla carta, dato che il Tesoro vuole sborsarla solo nel 2010, e inoltre che non é pensabile invertire la logica, prevedendo che le Regioni del sud paghino i disoccupati del Nord. Le Regioni chiedono innanzitutto chiarezza sulla disponibilità immediata dei fondi, perché hanno ragione di ritenere che il ministero del Tesoro non voglia o non possa impegnare le risorse nazionali prima di 9-12 mesi, cioé la fine di quest'anno o l'inizio del prossimo e che dunque, poiché si pone il problema di disporre di una "cassa fresca" (avere cioé denaro in mano da spendere oggi o domani stesso) voglia intanto utilizzare i fondi delle Regioni e posticipare l'impegno dei fondi nazionali a tempi successivi. Secondo la ripartizione prevista i fondi nazionali dovrebbero finanziare tutta la spesa contributiva, mentre quelli regionali l'intera spesa delle politiche attive e il 33,4% di quella per i sussidi; il documento governativo prevede inoltre che per la "competitivita" (destinati sopratutto alle regioni del centro-nord) vada il 79% del fabbisogno e per la "convergenza"(centro-sud) il 21%. Sulla base di questo riparto, i tecnici hanno osservato che così come è prevista equivale a dire che le Regioni del sud devono finanziare quelle del nord. La Sicilia, che oggi al Cinsedo aveva spedito ben quattro assessori, per esempio ha argomentato che dovrebbe sottrarre risorse per la formazione ai suoi 120 mila disoccupati per contribuire ad aiutare 800 mila disoccupati in Lombardia.

CNA “Stretta creditizia favorisce la criminalità”. "La stretta creditizia praticata dalle banche e le difficoltà che le imprese calabresi stanno affrontando a causa della profonda crisi economica fanno crescere il rischio di infiltrazioni malavitose o comunque di un ulteriore aggravarsi del fenomeno dell'usura nella nostra regione". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale della Cna di Catanzaro, Nicola Mastroianni. "Quotidianamente - prosegue Mastroianni - riceviamo segnali preoccupanti da varie parti della regione. Auspichiamo una ferma attenzione su questo problema e una collaborazione da parte di tutti i soggetti in campo: associazioni, imprese ma soprattutto banche ed istituzioni". "Agli imprenditori - aggiunge il segretario della Cna - chiediamo pubblicamente di farsi coraggio e denunciare i fenomeni di illegalità che si consumano ai loro danni e di rivolgersi alle strutture associative che li rappresentano. Agli istituti di credito, chiediamo di non indietreggiare ma di sostenere le aziende che necessitano di risorse e di risolvere con loro le situazioni finanziarie più preoccupanti. Alle istituzioni chiediamo di essere vigili e garanti della democrazia e del corretto funzionamento del mercato".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti