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A3, proseguono lavori tra Rogliano e Altilia

 

Continua il maltempo, l’Anas serra i tempi per la riapertura della A3. Loiero chiama il Governo “Ora i fatti”. Danni anche a Lamezia.

07 feb 09 Sono al lavoro i mezzi dell'Anas per sgomberare il tratto della carreggiata sud dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, fra Rogliano e Altilia dove due settimane fa per una frana sono morte due persone. Dopo il dissequestro del tratto autostradale in questione, da parte della Procura della Repubblica di Cosenza che sta svolgendo le indagini sull'accaduto, anche stamattina lungo tutto il tratto autostradale da Falerna a Rogliano decine e decine sono gli uomini e i mezzi dell'Anas impegnati nel lavoro di messa a regime del tratto della A3 interessato dalla frana. La riapertura, in un primo tempo, era stata fissata per oggi mo poi è arrivato il rinvio a causa di un altro fronte di frana apertosi subito dopo lo svincolo di Rogliano . Ed è nel tratto dove è avvenuta la tragedia che sono più attivi i lavori dei mezzi Anas, per cercare di rimuovere dalla carreggiata le tonnellate di terra che sono cadute. A distanza di 15 giorni dalla frana, in una giornata di sole che rende tutto più percettibile e nitido, è assolutamente impressionante il movimento franoso che ha travolto il pulmino che domenica sera stava riportando a Catanzaro i giocatori dilettanti di una squadra di calcio a cinque. Dal 3 febbraio scorso, giorno del dissequestro, i lavori dell'Anas vanno avanti ininterrottamente, giorno e notte, ma al momento non è ancora possibile fare previsioni su quando sarà riaperta la Salerno-Reggio. Ma vista la nuova perturbazione cominciata nel tardo pomeriggio, la situazione potrebbe avere ancora ulteriori rallentamenti.

Loiero “Ora il Governo faccia i fatti”. ''Dal Governo abbiamo avuto sulla carta una porta aperta, ora aspettiamo i fatti. Questo, pero', e' un governo con la testa ed il cuore al nord''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, facendo riferimento all'emergenza maltempo, intervenendo ai lavori dell'assemblea provinciale del Pd di Catanzaro. ''Abbiamo visto per dieci giorni l'Italia divisa a meta' - ha aggiunto Loiero - e ci sono stati anche dei morti. Questo e' un bellissimo territorio, malgrado le ferite che gli abbiamo inferto. Non lo abbiamo curato a sufficienza, permettendo che una mano sregolata costruisse a suo piacimento. Certe cose andrebbero punite non perche' fuorilegge ma perche' brutte. In questo territorio se capita che piove per due giorni di fila puo' accadere di tutto. Nel primo incontro che ebbi con Prodi affrontai tutte queste questioni''. ''Questa idea di instabilita' - ha sostenuto ancora Loiero - e' profondamente innervata nella storia calabrese. So perfettamente che la cifra di cui abbiamo bisogno per mettere a posto questo territorio e' una cifra immane. Uno scienziato, infatti, nell'imminenza della tragedia ha detto che per risanare questo territorio c'e' bisogno di due-tre miliardi di euro l'anno per 15 anni. Noi non chiediamo grandi cifre: con i soldi che ci arrivano dall'Europa vogliamo cercare di curare questo territorio che ha delle ferite immani''.

Danni anche a Lamezia. Danni ingenti e rischi di dissesto idrogeologico si sono verificati a Lamezia Terme a causa delle piogge delle ultime settimane. L'Amministrazione comunale di Lamezia Terme sta lavorando assiduamente per fronteggiare le situazioni sopraggiunte con il maltempo e per salvaguardare il territorio, le abitazioni e i cittadini coinvolti. Già dal mese di dicembre la Giunta comunale aveva deliberato la richiesta di stato di calamità ed istituito una unità di crisi, oltre ad inviare alle autorità competenti relazioni per evidenziare le difficoltà riscontrate sottolineando le richieste di interventi. Sono numerose le zone a rischio, interessate da danni ingenti e dove si sono manifestate condizioni allarmanti in seguito a frane, smottamenti, esondazioni di fiumi. In particolare l'area di Calia, territorio collinare continuamente straziato dagli effetti devastanti del maltempo e le cui condizioni di dissesto preoccupano enormemente. E poi le aree di Acquafredda, Acquadauzano, Gabella, Fronti, Zangarona, Caria, Ginepri, Cafarone. Ed ancora il centro storico di Sambiase (che presenta abitazioni pericolanti), alcuni edifici scolastici (che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione a cause delle infiltrazioni di acqua piovana), gli impianti di depurazione (a causa della rottura del collettamento e dell'infiltrazione del fiume nelle immediate vicinanze), i terreni agricoli e le aziende messe in ginocchio dalle piogge. L'Amministrazione comunale ha già proceduto, nei casi più gravi, ad effettuare diverse ordinanze di sgombero per alcune famiglie che sono state trasferite temporaneamente in alberghi cittadini. Per far fronte all'emergenza e verificare lo stato delle cose è giunto ieri a Lamezia il professore Pasquale Versace, ordinario di Idraulica all'Unical nonché presidente del Nucleo di valutazione della Protezione Civile in Calabria, che ha effettuato alcuni sopralluoghi, insieme ai dirigenti Caliri e Nicotera, nelle zone specificate e soprattutto a Calia per comprendere da vicino la situazione di pericolosità. Per porre rimedio alla situazione il prof. Versace ha sottolineato il bisogno di realizzare una mappa delle zone critiche, che se oggi vengono sanate attraverso interventi tampone, necessitano di continui monitoraggi. .

 

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