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Maltempo, ancora polemiche

Maltempo e frane, la Calabria si perde in polemiche. Riaperta la A3

12 feb 09 Come se non bastassero i tanti danni arrecati dal maltempo su di un territorio dimenticato dagli amministratori e messo in ginocchio dagli innumerevoli rovesci di questi giorni, continuano ad inseguirsi parole e polemiche con prese di posizione stucchevoli ciurlando ancora una volta nel manico. Il territorio si sgretola ma invece di agire per ricostruire si perde tempo con dichiarazioni e intendimenti. Intanto gli addetti ai lavori combattono a mani nude cercando di ridurre i danni al minimo e così l'Anas ha riaperto stasera al traffico i tratti dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria compresi tra gli svincoli di Sant'Onofrio e Pizzo e tra Rogliano e Falerna, chiusi ancora una volta questo pomeriggio dopo le nuove pioggie che hanno innescato altri smottamenti. Il tratto Sant'Onofrio-Pizzo, così, è stato riaperto in direzione nord, su una sola carreggiata predisposta a doppio senso di circolazione dopo la chiusura decisa ieri per pericolo caduta massi. "Sono stati infatti completati - è scritto in una nota dell'Anas - i lavori di ripristino e messa in sicurezza della zona, che era già sotto controllo e monitoraggio da parte del personale Anas". Riaperto anche il tratto tra gli svincoli di Rogliano e Falerna, in direzione nord, chiuso stamani per il ripristino della segnaletica sulla carreggiata predisposta a doppio senso di circolazione. "Il provvedimento - scrive l'Anas - si era reso necessario dopo lo sgombero della neve effettuato stamani da parte dei mezzi Anas". Anche su questo tratto i veicoli transitano su una sola carreggiata predisposta a doppio senso di circolazione.

Tempo peggiora al sud, disagi. E' proseguita per l'intera nottata l' attività di monitoraggio e controllo da parte del Servizio Polizia Stradale Ministero dell'Interno a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche nelle zone interne di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Particolarmente interessate delle precipitazioni nevose le autostrade abruzzesi A/24 e A/25, dove non si sono verificati problemi per la viabilità, e la A/3 Salerno-Reggio Calabria. Su quest'ultima, il fenomeno nevoso ha interessato nelle ore notturne, in misura moderata, i tratti compresi tra Lagonegro e Frascineto e tra Cosenza e Falerna. Sono quindi state attivate e proseguono nella mattinata le procedure preventive previste dal Piano Nazionale Gestione Emergenza Neve, con filtraggio e deviazione dei mezzi pesanti, la cui circolazione potrebbe costituire intralcio alle operazioni di pulitura e trattamento del manto stradale, nelle seguenti località: - Lagonegro Nord (Km 124) in direzione sud, con deviazione sull' itinerario alternativo: svincolo A/3 di Lagonegro (Km. 124) - SS. 585 "del fondo Valle del Noce"-SS.18 "Tirrenica"- svincolo A/3 di Falerna (Km.304). - Falerna (Km. 304) in direzione nord, con deviazione sull' itinerario altrenativo: svincolo A/3 di Falerna (Km.304) - SS. 18 "Tirrenica" - SS. 585 "del fondo Valle del Noce" - svincolo A/3 di Lagonegro (Km. 124) - Sibari (Km. 208) in direzione nord, con deviazione sull' itinerario alternativo: svincolo A/3 di Sibari (Km.208) - SS 534 "di Cammarata e degli Stombi"- SS 106 "Ionica" - Scanzano - SS 598 "della Val d'Agri" - svincolo A/3 di Atena Lucana. L'evolversi della situazione meteo e le sue ripercussioni sulla viabilità vengono costantemente monitorate dalla Polizia Stradale attraverso le pattuglie su strada e le Sale Operative dei Compartimenti delle regioni interessate dai fenomeni. Al momento è segnalata nevicata in atto sulla A/3 nel tratto tra Cosenza nord (Km. 253) ed Altilia Grimaldi (Km. 284). La polizia ribadisce il consiglio agli automobilisti di tenersi costantemente informati sulla evoluzione della situazione e di verificare le condizioni del veicolo prima di mettersi in viaggio, assicurandosi, in caso di neve, di essere equipaggiati con pneumatici invernali ovvero di avere a bordo catene da neve..

ProtCiv “Sin dal 2007 sopralluogo a Fagnano”. La Protezione civile regionale, nel marzo del 2007, aveva fatto un sopralluogo nella zona del cimitero di Fagnano Castello, rilevando un movimento franoso che già all'epoca aveva provocato "crepe e corrugamenti" nella strada posta ai piedi delle mura di cinta del cimitero che, a loro volta, presentavano "in alcuni punti disallineamenti e segni leggeri di inclinazione a valle". E' quanto si afferma nella relazione stilata dalla Protezione civile inviata il 24 marzo del 2007, tra gli altri, al Prefetto di Cosenza ed al Commissario straordinario di Fagnano Castello. Nella stessa relazione era scritto che la strada ai piedi del muro di cinta "é già soggetta ad ordinanza di interdizione al traffico finalizzata alla tutela dell'incolumità pubblica e privata". In quell'occasione, i funzionari della Protezione civile regionale, evidenziando che i fenomeni "possono essere accelerati dalle precipitazioni meteoclimatiche", suggerivano al Commissario straordinario di "esercitare una continua e costante sorveglianza e controllo delle zone". Ulteriori sopralluoghi da parte di funzionari della Protezione civile sono stati compiuti il 28 e 30 gennaio scorsi, il secondo dei quali insieme al sindaco, Luigi Rinaldo Brusco, dopo le prime violente precipitazioni. Dopo il sopralluogo del 30, il sindaco aveva ordinato lo sgombero di 17 famiglie, pari a 54 persone, una delle quali non autosufficiente.

Oliverio e Riccetti “Intervenire nei comuni danneggiati”. Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e l'assessore alla viabilità Arturo Riccetti, hanno compiuto durante l'intera giornata un sopralluogo nei comuni di San Benedetto Ullano, Mongrassano, Cerzeto, Rota Greca, Montalto, San Vincenzo La Costa, Lattarico, San Martino di Finita, Fagnano Castello, San Fili. Oliverio era accompagnato anche dai rappresentanti della struttura tecnica del settore Viabilità che hanno analizzato la situazione venutasi a creare a causa del maltempo. Dal sopralluogo è emerso che la situazione è particolarmente grave e registra danni alle infrastrutture viarie, in alcuni casi ad abitazioni tanto da costringere i Sindaci ad emanare ordinanze di sgombero, serie difficoltà per i servizi. L'intera area è interessata in più punti da movimenti franosi consistenti dei quali si sta organizzando il monitoraggio di concerto con il Cnr. I mezzi e gli uomini della Provincia sono mobilitati sin dall'inizio, senza sosta, per realizzare gli interventi immediati e compatibili con i fenomeni franosi che interessano il territorio. In molti casi, infatti, non è possibile tecnicamente intervenire in quanto è necessario attendere che il movimento franoso si fermi. "Le vicende di queste settimane - ha detto Oliverio - con la riemersione del grave dissesto idrogeologico del nostro territorio, impongono interventi strutturali che non sono più rinviabili. Mi auguro che dopo questa fase di emergenza per la quale le istituzioni locali, la Provincia e la stessa Regione, di concerto con la Protezione Civile, stanno profondendo impegno ed energie per alleviare il disagio alle popolazioni, si metta in campo da parte degli organi dello Stato un programma di vasto respiro destinando risorse adeguate per un progetto di sistemazione idrogeologica e di difesa del suolo." "Questa - aggiunge - è la vera questione che bisogna affrontare senza tergiversare, ma con concretezza ed assunzione di responsabilità: un progetto che assuma prioritariamente la sistemazione idrogeologica delle aree a maggiore rischio, partendo, naturalmente, dai centri abitati, al fine di mettere in sicurezza le strutture abitative, quelle adibite a servizi, quelle produttive. E' chiaro che, data la conformazione orografica, collinare e montana del territorio, è di assoluta importanza prestare attenzione alla regimazione delle acque ed ala sistemazione degli alvei fluviali, condizioni, queste, per un serio progetto di consolidamento del territorio e la salvaguardia in molti casi delle infrastrutture viarie di collegamento. Nei prossimi giorni superata la fase emergenziale, faremo il punto in una assemblea con tutti i Sindaci e gli amministratori locali della provincia che convocheremo alla presenza delle autorità, della Protezione Civile, della Regione e dello Stato". "In quella sede - conclude Oliverio - faremo il quadro dettagliato della grave situazione che si è venuta a determinare ed avanzeremo proposte precise ed articolate degli interventi strutturali necessari che dovranno costituire il contenuto del programma di sistemazione idrogeologica che lo Stato dovrà mettere in campo con il concorso delle istituzioni ad ogni livello".

Cersosimo: Il Governo assegni le risorse congelate. La manovra economica del Governo, approvata in estate con la legge 133/2008, ha 'congelato', al 31 maggio 2008, le risorse già assegnate dal Cipe per la programmazione 2000/2006 del Fondo aree sottoutilizzate (Fas), circa 300 milioni di euro di investimenti per la Calabria. Una decisione che ha già prodotto il ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione. Adesso, con una nuova delibera Cipe il Governo intende riprogrammare i 1.200 milioni di euro non impegnati dalle amministrazioni centrali. A renderlo noto è il vicepresidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo. "Se ciò vale per i ministeri non si capisce perché non debba valere per tutti, dunque, anche per la Calabria, che proprio in questi giorni sta vivendo una drammatica emergenza idrogeologica. Per questo - spiega Cersosimo - ho chiesto ed ottenuto in Conferenza delle Regioni di inserire la richiesta tra quelle prioritarie nel confronto con il Governo sulle disponibilità regionali per affrontare la crisi economica ed occupazionale. La Calabria accetta lo sforzo di solidarietà nazionale per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa integrazione in deroga, ma si aspetta il sostegno istituzionale a poter riprogrammare i suoi 300 milioni di euro". L'emendamento proposto dalla Calabria punta a ridare a Regioni e pubbliche amministrazioni le risorse Fas già assegnate dal Cipe con apposite delibere entro la data del 31.12.2006 e non ancora impegnate/programmate al 31 maggio 2008.
Scongelare i fondi FAS. In vista dell'incontro di stasera con il Governo, il vicepresidente della Regione Calabria Domenico Cersosimo ha proposto un emendamento ai presidenti delle Regioni, che lo hanno approvato, da inserire nell'accordo per il recupero delle risorse per la dissoccupazione. E quanto si afferma in un comunicato. "La manovra economica del Governo, approvata in estate con la legge 133/2008 - prosegue la nota - ha 'congelato', al 31 maggio 2008, le risorse già assegnate dal Cipe per la programmazione 2000/2006 del Fondo Aree Sottoutilizzate, circa 300 milioni di euro di investimenti per la Calabria. Una decisione che ha già prodotto il ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione. Adesso, con una nuova delibera Cipe il Governo intende riprogrammare i 1.200 milioni di euro non impegnati dalle amministrazioni centrali". "Se ciò vale per i Ministeri - ha sostenuto Cersosimo - non si capisce perché non debba valere per tutti, dunque, anche per la Calabria, che proprio in questi giorni sta vivendo una drammatica emergenza idrogeologica. Per questo ho chiesto ed ottenuto in Conferenza delle Regioni di inserire la richiesta tra quelle prioritarie nel confronto con il Governo sulle disponibilità regionali per affrontare la crisi economica ed occupazionale". "La Calabria - ha proseguito Cersosimo - accetta lo sforzo di solidarietà nazionale per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa integrazione in deroga, ma si aspetta il sostegno istituzionale a poter riprogrammare i suoi 300 milioni di euro, anche per consentire di costituire rapidamente un plafond destinato a finanziare le opere più urgenti di ripristino delle condizioni di sicurezza ed agibilità di strade e centri abitati. E' un atto di giustizia evitare un esproprio causato dalla doppiezza della prassi normativa: larga e comprensiva con le amministrazioni centrali e stretta e rigida con le Regioni". L'emendamento proposto dalla Calabria, condiviso dai presidenti delle altre Regioni, è scritto nella nota, punta a ridare alle medesime Amministrazioni (Regioni e Pubbliche amministrazioni) le risorse FAS già assegnate dal CIPE con apposite delibere entro la data del 31 dicembre 2006 e non ancora impegnate/programmate al 31 maggio 2008. "Del resto - prosegue la nota - l'articolo 6-quater della legge 133/2008 ha creato evidenti paradossi, perché ha imposto il blocco al 31 maggio, mentre la legge è entrata in vigore il 21 agosto. Così, nel corso dei mesi di giugno, luglio ed agosto la Giunta Regionale della Calabria ha deliberato l'approvazione di 14 Proposte di Accordo di Programma Quadro per un valore complessivo di euro 331.236.848,34 a valere, principalmente, sulle risorse delle delibere Cipe 35/2005 e 3/2006, da stipulare con il Ministero dello Sviluppo Economico ed altre Amministrazioni Centrali competenti per settore. Quattro di queste hanno anche finito l'iter dell'APQ prima del 21 agosto 2008". "Il Governo, che per i propri fondi vuole rimettere in gioco le risorse bloccate con la manovra economica - ha concluso Cersosimo - non può impedire un'analoga soluzione per la Calabria, che ha bisogno di interventi immediati per far fronte almeno ai danni più urgenti e gravi causati dal maltempo. La disponibilità finanziaria esiste ed è assurdo che la Regione ne venga privata, rischiando un esproprio definitivo e la conseguente allocazione delle proprie risorse verso altre finalità o territori".

Misiti “Deludenti risposte Bertolaso”. "Le risposte del sottosegretario Bertolaso in Commissione Ambiente sugli interventi previsti dal Governo in Calabria per affrontare il dissesto idrogeologico che minaccia l'intera regione sono deludenti". Lo afferma il deputato Aurelio Misiti, di Italia dei Valori. "Le somme che l'Esecutivo prevede di impegnare - ha aggiunto - ammontano appena a 43 milioni di euro, soltanto 500 mila euro per ognuno degli ottanta interventi previsti. Si tratta ancora una volta di finanziamenti a pioggia che non risolveranno in modo strutturale il problema del territorio calabrese". E' necessario - ha sottolineato Misiti nella replica al sottosegretario - che il Ministero dell'Ambiente, in accordo con la Regione, programmi interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio in modo preventivo, superando la politica dell'emergenza e degli interventi destinati sempre a seguire gli eventi catastrofici e non a prevenirli". In merito all'annuncio di Bertolaso della creazione di un tavolo tecnico, Misiti, concludendo il suo intervento, ha auspicato che "il tavolo di lavoro tenga in considerazione il Piano di assesto idrogeologico di cui la Calabria è dotata dal 2002, coinvolgendo attivamente la Regione, le Province e i 409 Comuni della Calabria che come è noto risultano tutti a rischio frane".

Oliverio scrive a Matteoli “Problemi infrastrutturali”: Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha scritto al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per "porre in evidenza i disagi causati dalle interruzioni dell'autostrada". "L'interruzione - afferma Oliverio - della Salerno-Reggio Calabria provocata da un evento franoso di grandi proporzioni con esiti tragici, il ripetersi di analoghi fenomeni con ulteriori chiusure di tratti, hanno provocato e continuano a provocare grandissimi disagi alla mobilità sul territorio lungo la principale direttrice di traffico del sud Italia e per la Sicilia. Questi eventi hanno messo in luce tutta la precarietà del sistema infrastrutturale calabrese ed il suo stato di gravissima inadeguatezza, segnatamente nel vasto territorio della provincia di Cosenza, una delle più estese d'Italia, con una conformazione orografica particolarmente complessa". "La A3 - prosegue Oliverio - è la principale arteria di collegamento da e per il nord del Paese. La mancanza di alternative, soprattutto per ciò che concerne il traffico pesante, pone problemi enormi di mobilità ed accessibilità, con impatti rilevanti sulla competitività dell'economia dell'intero meridione. E' una problematica che investe tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale". "La perdita - sostiene ancora il presidente della Provincia - di capacità competitive delle economie meridionali derivante dal grave deficit infrastrutturale ha un impatto marcato sullo sviluppo e sulla crescita del sud e dell'intero Paese. Ritengo sia stato un grave errore revocare le risorse finanziarie destinate all'ammodernamento di alcune infrastrutture di rilevanza strategica per il Mezzogiorno e la Calabria, come la Strada Statale 106 jonica. Altrettanto grave si è rivelata la decisione di cancellare le risorse destinate alle Province siciliane e calabresi per l'ammodernamento e le messa in sicurezza della rete di viabilità secondaria che proprio in queste settimane di emergenza è stata utilizzata quale unica, seppure inadeguata, alternativa all'autostrada". "In queste settimane - scrive Oliverio a Matteoli - l'autostrada del mare, già programmata negli anni passati tra il porto di Corigliano e la Sicilia, avrebbe costituito uno sbocco importante per il traffico pesante. Aggiungo che il previsto ammodernamento del tratto della A3 tra Scilla-Bagnara, comporterà il blocco e l'interruzione del traffico per un periodo non breve. Ritengo sia assolutamente prioritario recuperare le risorse necessarie per rilanciare il grande progetto delle autostrade del mare, in particolare lungo il corridoio jonico-adriatico, che avrebbe nel porto di Corigliano, nella piana di Sibari, un hub di primaria importanza". "Le chiedo - si conclude la lettera di Oliverio - un urgente incontro per illustrare direttamente e nei dettagli le problematiche connesse a quanto proposto, essendo questo di vitale importanza per la Calabria, la Sicilia e le popolazioni qui residenti".

Sabato sottosegretario Mantovani in Calabria. "Apprendo con molta soddisfazione la risposta immediata e concreta da parte del Governo, nella persona del ministro Matteoli che ha deciso di inviare, già sabato 14 febbraio, il sottosegretario alle infrastrutture, Mario Mantovani, a prendere visione personalmente dei danni che il maltempo ha provocato nella nostra Regione per prendere gli opportuni ed urgenti provvedimenti". E' quanto afferma in una nota il senatore del Pdl, Antonio Gentile. "L'arrivo del sottosegretario Mantovani - prosegue - è previsto per le 11 a Lamezia Terme per trasferirsi, insieme alla delegazione del Pdl sul luogo della frana sulla A3, all'altezza di Rogliano dove giorni addietro hanno perso la vita 2 persone. Subito dopo ci sarà una riunione con i dirigenti dell'Anas presso l'ufficio speciale della A3, a Cosenza, per i problemi connessi alla manutenzione ordinaria e straordinaria dovuti ai fenomeni meteorologici. Alle 14 la delegazione si trasferirà a Fagnano Castello per poi proseguire la visita ed essere per le 15.15 a San Vincenzo La Costa e Rose. Al rientro Mantovani visiterà Tiriolo, paese del catanzarese". "Questo - conclude Gentile - è solo un primo passo concreto affinché, con la collaborazione di tutti, Regione e Province, la Calabria possa uscire da una emergenza che sta provocando enormi danni economici e sociali".

Laratta “Finalmente un sottosegretario”. "Apprendiamo con gioia e soddisfazione che qualche sotto-sottosegretario o qualche vice-viceministro sta arrivando in Calabria dopo tre mesi consecutivi di maltempo" Lo afferma in una nota il parlamentare del Pd, Franco Laratta. "Arrivano in Calabria - prosegue - dopo strade, autostrade, ponti e ferrovie chiuse, interrotte, franate; dopo mareggiate e forti venti; dopo che cinquecento famiglie sono rimaste senza casa; dopo due morti e diversi feriti; dopo il disastro nell'agricoltura, le tragedie nei comuni, i pericoli di frane per decine di migliaia di calabresi; dopo tre interpellanze urgenti di noi parlamentari e dopo interrogazioni e lettere di aiuto a Berlusconi e richieste di soccorso al Governo". "Ecco che finalmente - sostiene Laratta - si materializza qualche sotto-sotto e vice-vice: faranno una passerella? Ci diranno che hanno a cuore i destini della Calabria? Forse ci diranno quando restituiranno alla Calabria i 450 milioni destinati alla viabilità provinciale e poi scippati da Tremonti per l'Ici? Forse ci diranno che Berlusconi scherzava quando affermava che si farà senz'altro il Ponte sullo Stretto?". "O più miseramente - conclude il parlamentare del Pd - annunceranno la discesa in campo di Gentile alla Provincia di Cosenza e di Nitto Palma alla presidenza della Regione con il carico della sua grande riforma elettorale senza preferenze?".

Bevilacqua “Governo reperirà fondi”. "Il governo mi ha assicurato un concreto impegno finalizzato a reperire risorse indispensabili alla risoluzione dei gravissimi danni subiti dalla regione Calabria a causa del maltempo degli ultimi mesi". Lo afferma il senatore del Pdl, Francesco Bevilacqua, che ha presentato un ordine del giorno al decreto-legge in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente, accolto dal governo. Bevilacqua ha reso noto inoltre che "tale documento è scaturito da un emendamento di Bevilacqua, sottoscritto dal Sen Gentile e successivamente sostenuto anche dall'opposizione. A sostegno di tale ordine del giorno è intervenuto in aula il capogruppo del Pdl Gasparri, il quale, si è fatto promotore di un incontro con il sottosegretario Letta, il Presidente della Commissione bilancio Azzolini ed una delegazione di parlamentari calabresi, che si terrà mercoledì prossimo". "Attraverso l'iniziativa odierna si darà finalmente una risposta concreta per tentare di sanare i drammi provocati alla regione Calabria dagli eventi atmosferici degli ultimi mesi. Anche oggi l'autostrada Salerno-Reggio Calabria ha registrato una nuova chiusura per rischio caduta massi tra Vibo e Pizzo". "Si tratta - conclude Bevilacqua - di una seria assunzione di responsabilità, sia da parte della maggioranza sia da parte dell'opposizione, che speriamo possa dare un po' di respiro ad un territorio martoriato, purtroppo, non solo dal maltempo".

Bruno “Gruppo PD ha sottoscritto emendamento PDL”. Tutto il gruppo del Pd al Senato "ha aderito e sottoscritto l'emendamento ad hoc presentato dai senatori del Pdl Bevilacqua e Gentile, per 240 milioni di euro in tre anni, nell'ambito della conversione in legge del dl 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente". Lo rende noto un comunicato del senatore del Pd Franco Bruno nel quale si afferma che è un "importante risultato quello ottenuto dalla Calabria, oggi in Senato, per affrontare il dissesto idrogeologico che ha colpito la regione". "Rispetto all'invito del rappresentante del governo a trasformare l'emendamento in ordine del giorno - è scritto nel comunicato - il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri ha inteso aderire alla proposta, assumendo formale impegno in aula per la specifica individuazione delle risorse necessarie. Il vicepresidente della commissione Ambiente, Franco Bruno, sottolineando che sull'emendamento il Governo avrebbe rischiato di non avere la maggioranza, ha comunque accettato, a nome dell'intero Pd, l'invito formale del Presidente del Pdl in Senato a verificare insieme la reale disponibilità del Governo". "A tal fine - conclude la nota - Gasparri ha prontamente fissato per il prossimo mercoledì un incontro tra il sottosegretario Gianni Letta e una delegazione formata dal presidente della commissione Bilancio, Azzolini, e dai senatori Bevilacqua, Gentile, Ligotti e Bruno al fine di poter rapidamente reperire le risorse necessarie ad affrontare l'emergenze legate alla difesa del territorio calabrese".

Dima “Serve vigilanza su territorio”. Un'interrogazione ai Ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente è stata presentata dal deputato di An, Giovanni Dima, per sapere "quali iniziative urgenti intendano adottare al fine di realizzare una maggiore vigilanza sul territorio, contribuendo a scongiurare il verificarsi di analoghi tragici avvenimenti" provocati nelle ultime settimane in Calabria. Il parlamentare, inoltre, chiede di sapere "quali iniziative intendano adottare per dare una prima risposta immediata alla situazione di emergenza venutasi a creare". "La situazione di emergenza vissuta in questi mesi - ha sostenuto - è anche e soprattutto il frutto dell'assenza o, comunque, della poca incisività di politiche per la difesa e la tutela del suolo che vadano nella direzione di garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio". "L'Ordine dei Geologi - ha proseguito il deputato - ha più volte denunciato lo stato di abbandono idrogeologico in cui versa il territorio regionale e che il 68% dei Comuni presenta almeno un'area a rischio con possibile pericolo. Inoltre non verrebbe applicato il DPR che obbliga le Regioni al controllo preventivo dei progetti che riguardano modifiche al territorio, tanto che quasi il 95% degli interventi sfuggirebbero a qualsiasi tipo di controllo preventivo. Guido Bertolaso, in un'audizione in Commissione Ambiente del Senato ha dichiarato che in Calabria ci sono diecimila frane perimetrate, 2.500 aree individuate come zone con elevato rischio franoso e che nessuno dei 409 Comuni può ritenersi al sicuro. Inoltre ha affermato che sono stati già richiesti 15 milioni di euro per far fronte alle emergenze presenti nei vari territori". .

Speziali “Avviare risanamento idrogeologico”: "Bisogna dare avvio al risanamento idrogeologico del territorio calabrese invocato da anni". Lo sostiene, in una nota, il senatore del Pdl Vincenzo Speziali. "Le previsioni meteo - prosegue - non promettono nulla di buono per i prossimi giorni. Resta alta l'attenzione sulle tante criticità causate da questa eccezionale ondata di maltempo che ha flagellato, in particolare, il sistema viario regionale". "Assieme ai colleghi Gentile, Traversa e Caligiuri - aggiunge Speziali - abbiamo chiesto al ministro Altero Matteoli di interessarsi personalmente della grave situazione che si sta vivendo soprattutto nel cosentino e nel catanzarese. Abbiamo trovato risposta alla nostra richiesta e sabato il sottosegretario Mantovani andrà prima a fare un sopralluogo su quel maledetto pezzo di autostrada in cui hanno perso la vita due persone e poi si recherà in altre aree del territorio stravolte da frane e smottamenti". "A Mantovani - sostiene il senatore del Pdl - chiederemo un impegno da parte del Governo per accelerare i lavori della Cosenza-Tiriolo-Marcellinara. Una strada alternativa rispetto al tratto dell'A3 Cosenza-Falerna i cui lavori sono già cominciati ma per la conclusione dei quali servono fondi". "La politica - conclude Speziali - deve operare al fine di evitare che tragedie come quelle assurdamente verificatesi sull'A/3 non avvengano mai più. Perché ciò sia possibile è necessario che Governo, Regione e Province lavorino insieme".

Guerriero “Calabria abbandonata dal Governo”. "La Calabria subisce la morsa del maltempo nel peggiore dei modi possibili". E' quanto afferma il consigliere regionale del Partito socialista, Giuseppe Guerriero, componente l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea. "Letteralmente abbandonata dal Governo - ha aggiunto - resta isolata dal resto del Paese, mentre l'autostrada è un rischio mortale. Nel tratto Serre/Vibo, immediatamente dopo la frana, addirittura questa mattina manca la segnalazione della corsia unica per gli automobilisti provenenti da Sud e pertanto si sfiora la tragedia. Dinanzi all'indifferenza verso questa drammatica condizione del nostro patrimonio infrastrutturale, l'idea del Ponte dello Stretto ha il sapore di un'intollerabile presa per i fondelli". "E' necessario - ha sostenuto Guerriero - che il centrosinistra, che ha la responsabilità del governo della regione, convochi tutti i rappresentanti degli Enti che hanno ruolo nell'organizzare la rete delle comunicazioni stradali e ferroviarie e li inviti alla massima allerta. Su questo drammatico momento di abbandono che la Calabria sta vivendo, il centrosinistra ha l'obbligo di fare rapidamente il punto. E attivare tutti gli strumenti a disposizione per dare voce ai calabresi e trovare le prime risposte ad emergenze come quella idrogeologica, socio-sanitaria, infrastrutturale ed occupazionale. Tutto il resto può attendere o essere spostato alla prossima legislatura". "Evidentemente - ha proseguito l'esponente socialista - non bastano le 'stragi' di innocenti causate da frane e smottamenti per destare sulla regione più negletta d'Italia l'attenzione del Governo e del Parlamento. Il Governo Berlusconi, anziché aprire crisi al buio fra poteri dello Stato, farebbe bene a interessarsi di una regione di 2 milioni di abitanti, penalizzata sotto tutti i punti di vista. Evidentemente, si attendono eventi tragici per riscoprire l'emergenza Calabria, incapaci come si è di programmare per tempo interventi straordinari e risolutivi di problemi gravi ed annosi. In altri frangenti, considerate le condizioni di questa regione, il Capo del Governo si sarebbe precipitato in Calabria per fare il punto assieme alla Regione ed a tutti gli attori sociali, onde organizzare un piano di normalizzazione senza il quale i calabresi sono destinati a essere per questo Governo cittadini serie B. Se l'autostrada è una groviera infrequentabile, interrotta in più punti e per lunghe percorrenze a corsia unica, straziante è la condizione in cui versa il sistema ferroviario bloccato a Mileto da una frana, mentre i calabresi sono costretti, ancora nel 2009, a viaggiare su treni costruiti negli annì50, veri e propri rottami privi di ogni confort che danno l'idea di un'Azienda priva del benché minimo interesse per il Sud del Sud". "La politica calabrese - ha concluso Guerriero - dal canto suo, ha l'obbligo di fermarsi e di stilare un elenco delle emergenze cui porre mano attraverso i mezzi a nostra disposizione in questo scorcio di legislatura. E' tempo di mettere da parte ossessioni medianiche e altre iniziative che, pur essendo suggestive, rischiano in questo momento di non essere comprese da nessuno. E' urgente iniziare un ragionamento in profondità che, partendo da un'analisi puntuale cui sono chiamati gli assessorati regionali competenti, consenta di ristabilire l'ordine delle vere priorità, cosi da predisporre un programma di lavoro ben preciso, individuando i compiti sia del potere esecutivo che di quello legislativo e, col pieno coinvolgimento delle istanze più rappresentative della società, passare ad azioni sinergiche e risolutive dei tanti problemi che abbiamo di fronte"..

PDL Provincia Cosenza “Si intervenga”. I consiglieri provinciali del centrodestra di Cosenza hanno presentato un ordine del giorno con il quale chiedono alla giunta di "adottare misure concrete e ragguardevoli per la tutela, la salvaguardia e la messa in sicurezza del patrimonio viario dell'Ente". I consiglieri provinciali che hanno sottoscritto l'ordine del giorno, Domenico Barile, Gianfranco Ponzio, Pasqualina Straface, Piercarlo Chiappetta, Mario Russo, Antonio Pucci, Franco Bruno ed Elio Filice, hanno chiesto al Presidente della Provincia di "relazionare in merito alle reali condizioni delle strade di pertinenza dell'ente ed agli interventi previsti per ripristinarne la viabilità ed eliminare i disagi dei cittadini, con particolare riferimento alle zone ed ai paesi in stato di isolamento per frane e smottamenti. Chiediamo se siano stati attuati la ricognizione ed il monitoraggio generale di tutte le strade e dei fiumi di propria competenza, unitamente alla stima dei danni effettivamente subiti ed alla valutazione degli eventuali rischi a persone e cose". Nel documento i consiglieri ricordano la "grave situazione di emergenza in cui versa attualmente la viabilità provinciale, causata innanzi tutto dalla mancata manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali, che per via delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse è adesso motivo di serio allarme sul piano della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini. Va stigmatizzata in maniera pesante la mancata programmazione e l'assenza di investimenti da parte della Provincia in materia di viabilità, per la quale non sono stati stanziati neppure i fondi necessari per la realizzazione di muri di sostegno e per la regimentazione delle acque, essenziali per arginare frane e smottamenti; ed a causa di ciò allo stato attuale diversi paesi del tirreno e dello ionio cosentino, dell'area urbana, del savuto e della presila registrano grosse difficoltà nella viabilità, con frazioni e quartieri isolati". I consiglieri provinciali sostengono inoltre di essere "compiaciuti della grande sensibilità dimostrata dal senatore Antonio Gentile e dagli altri quattro Senatori calabresi del Pdl, che si sono fatti carico di chiedere la presenza in Calabria e l'autorevole intervento del Ministro Matteoli per verificare e visitare le zone più colpite dal maltempo, fra le quali San Vincenzo La Costa, Rose e Fagnano Castello. Una dimostrazione del fatto che il Governo è presente in Calabria e che, anzi, deve intervenire per porre rimedio alle situazioni di pericolo sostituendosi ad un Presidente di Provincia che non è stato neppure capace di provvedere alla manutenzione ordinaria, ma ha ritenuto più importante buttare al vento dieci milioni di euro per acquistare un ferrovecchio o promuovere feste del cioccolato". .

Napoli “Solidarietà a Rai3”. "Voglio esprimere solidarietà al dottor Pino Nano, caporedattore di RAI3 Calabria, per gli ingiustificati e gratuiti attacchi rivoltigli a causa dei servizi mandati in onda e relativi ai vari danni causati dalle ultime calamità naturali, in particolare quelli del disastro sul cimitero di Fagnano". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pdl Angela Napoli. "Il caporedattore di RAI3 Calabria, così come tutti i redattori e gli inviati della stessa emittente - aggiunge Angela Napoli - non si sono mai sottratti dal far emergere le disastrose verità che le varie calamità, ma anche l'incuria dell'uomo, continuano a danneggiare la nostra Regione. Dovremmo, invece, essere molto grati al dottor Nano e alla RAI perché i loro servizi aiutano a far conoscere e comprendere, anche alle Istituzioni preposte, quali dovrebbero essere le priorità di interventi. Il tutto, peraltro, allorquando, così come dopo ogni evento calamitoso, emergono sia il pressappochismo degli interventi sia l'incuria delle istituzioni rispetto alle necessarie opere di prevenzione"

Corbelli solidale con Rai3. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo "la nota della Protezione Civile regionale che ha attaccato il Tg Rai Calabria e il suo caporedattore, Pino Nano, sui servizi mandati in onda sulla drammatica e pericolosa situazione in cui si trova da due settimane il cimitero di Fagnano, una cui parte è crollata a seguito del maltempo, interviene per difendere Pino Nano e i suoi reportage su questa emergenza sanitaria". Corbelli che ha chiesto al Tg Rai Calabria di seguirlo nel suo sopralluogo al cimitero di Fagnano, si dice "sorpreso e amareggiato dall'ingiusto e ingiustificato attacco ad un valido e corretto professionista, particolarmente sensibile e attento al sociale, come Pino Nano. "Il Tg Rai Calabria, che ho chiesto mi accompagnassi nel sopralluogo che ho effettuato martedì mattina al cimitero di Fagnano, si è limitato a registrare la situazione (drammatica e di totale abbandono) del camposanto, due settimane dopo il crollo di una sua parte. Loculi spaccati in due, cappelle piegate e pendenti una sull'altra, bare scivolate, ammassi di cemento in bilico. Uno spettacolo sconvolgente. In assoluto una emergenza da affrontare immediatamente, una bomba ecologica e sanitaria. 230 bare se non saranno subito recuperate e messe in sicurezza rischiano da un momento all'altro di precipitare giù a valle, aprirsi con tutte le conseguenze drammatiche e facilmente immaginabili. Il Tg Rai ha raccolto e riportato la denuncia del sindaco, Luigi Brusco, e il mio appello alla Protezione civile (quella nazionale e a Guido Bertolaso personalmente, che avevo già fatto il giorno prima sulla stampa) e a tutte le Istituzioni e Amministrazioni, ad intervenire immediatamente, prima che sia troppo tardi e scoppi qualche epidemia. Pino Nano ha semplicemente fatto, come al solito, il proprio dovere con correttezza e professionalità nell'interesse della collettività. Cosa avrebbe dovuto fare: chiudere gli occhi e non documentare la pericolosa ed esplosiva situazione del cimitero? Attaccarlo è ingiusto. Semmai va ringraziato insieme alla sua redazione e a quella stampa calabrese che con coraggio continua a denunciare la drammatica situazione del camposanto di Fagnano e le tante ingiustizie che vive questa regione. La Protezione Civile e tutte le altre autorità preposte si adoperino subito per la risoluzione del problema, prima che la situazione precipiti e la bomba sanitaria esploda con conseguenze devastanti, non solo per la comunità fagnanese. Non spetta a Diritti Civili, né al Tg Rai Calabria, dire chi deve intervenire, né entrare nelle polemiche, tra Enti e Istituzioni, sullo scaricabarile per le responsabilità per il mancato intervento. Personalmente mi sono limitato a denunciare la realtà, quindici giorni dopo il crollo di una parte del cimitero. Ribadisco: non si può più perdere tempo, bisogna assolutamente intervenire e garantire condizioni di sicurezza e ridare dignità a quel cimitero. Nessuno disconosce il lavoro della Protezione Civile regionale, né dei vigili del fuoco, né di tutti coloro che sono impegnati con grande abnegazione in questi giorni per far fronte alle tante emergenze calabresi. Resta il fatto che quel cimitero, crollato il 28 gennaio scorso, é ancora oggi abbandonato e lasciato in quelle condizioni pericolose ed esplosive. Condivido infine la iniziativa del presidente della Regione, Agazio Loiero, che chiederà al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, una maggiore attenzione della televisione pubblica nazionale per la Calabria. Una battaglia giusta e sacrosante, questa del Governatore calabrese, che Diritti Civili e, sono certo, lo stesso Tg Rai Calabria sostengono convintamente".

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