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La Calabria affronta la crisi tagliando alimenti e medicine

 

La Calabria affronta la crisi tagliando spese alimentari, per la casa e per la salute

22 ago 09 Meno spese per la salute, per gli alimentari e per la casa. Ma anche tagli ai libri, ai teatri, alle vacanze, ai parrucchieri, ai ristoranti e all'abbigliamento. Piu' spese per le abitazioni, i combustibili e l'energia legata probabilmente ai rincari. E' questo il ritratto della famiglia calabrese emersa dal Borsino dei consumi realizzato dall'Istituto Demoskopika. L'identikit di una comunita' familiare in trincea per far fronte agli effetti della crisi economica, costretta a tagliare in maniera piu' che significativa la spesa superflua e non. In un solo anno, dal 2007 al 2008, - si apprende dall'indagine - quasi 760mila nuclei familiari hanno ridotto considerevolmente i loro consumi di oltre 492 milioni di euro. Una contrazione pari al 2,8 per cento rispetto al 2007 e con una incidenza sul prodotto interno lordo calabrese dell'1,7 per cento. L'analisi dei comportamenti di acquisto non lascia spazio a dubbi: il 2008 e' stato un anno di lacrime e sangue per i calabresi che ha causato una forte contrazione delle decisioni di spesa. "Le difficolta' economiche delle famiglie calabresi - ha dichiarato il presidente dell'Istituto Demoskopika, rio, - sono il risultato di un processo che dura ormai da qualche anno, ma che l'attuale crisi finanziaria ha naturalmente aggravato. Le famiglie hanno modificato il proprio stile di vita facendo emergere una particolare capacita' di adattamento per far fronte alle ristrettezze. La contrazione della spesa - ha spiegato Rio - e' dettata da una elevata preoccupazione per il futuro e rischia di avere conseguenze negative sui comportamenti di consumo che solo in parte possono essere previsti. In conseguenza di queste dinamiche l'incidenza della poverta' relativa in Calabria e' aumentata di ben 2,1 punti percentuali: dal 22,9 per cento del 2007 al 25 per cento del 2008. In altri termini la crisi economica ha costretto alla poverta' relativa oltre 16 mila nuove famiglie calabresi rispetto all'anno precedente". Confermiamo la nostra disponibilita' - ha concluso Rio - ad aiutare la Regione Calabria a mettere in campo un piano per favorire la ripresa dei consumi partendo dal blocco del prezzo di un paniere di prodotti di largo consumo e dalla valorizzazione delle aree commerciali comunali". Bilancio familiare: in rosso 8 voci su 12. La maggior parte delle voci del bilancio domestico hanno subi'to una inversione di tendenza in negativo rispetto al 2007. Senza alcun dubbio si spende decisamente di meno, circa 160 milioni di euro (-20,53%), per la categoria "Tempo libero e cultura": cinema, teatro, acquisto libri, dvd e cd, etc. A seguire le voci riguardanti "Abbigliamento e calzature" e "Servizi sanitari e spese per la salute" che ha fatto registrare rispettivamente una contrazione di oltre 231 milioni di euro (-16,22%) e di poco meno di 109 milioni di euro (-13,90%) rispetto all'anno precedente. In rosso anche tutto cio' che riguarda le decisioni di acquisto relative agli istituti di bellezza e ai parrucchieri, alle vacanze e ai ristoranti: la flessione della categoria "Altri beni e servizi" che include le voci appena menzionate ha subi'to, nel solo 2008, una calo del 12,58 per cento pari a oltre 201 milioni di euro. Di segno negativo, infine, anche i capitoli del bilancio domestico legati ai "Tabacchi" con un taglio dai budget familiari di 23 milioni di euro (-10,96%), agli "Alimentari e bevande" con poco meno di 392 milioni di euro (-8,49%), agli "Arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa" con 83,5 milioni di euro (-7,56%) e, infine, la categoria relativa alle "Comunicazioni" con un taglio di oltre 30 milioni di euro pari al 6,75 per cento. In crescita, invece, nelle decisioni di acquisto delle famiglie calabresi, l'andamento delle rimanenti voci del budget: "Istruzione" con 151 milioni di euro (+94,27%), "Combustibili ed energia" con 235,5 milioni di euro (+28,14%), "Abitazione" con 232,8 milioni di euro (+6,95%), ed, infine, la voce dei "Trasporti" con 119,4 milioni di euro (+4,82%).

 

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