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Arrestato viveva in Australia con visto umanitario

 

Operazione Solare: Uno degli arrestati in Australia viveva con un visto umanitario

23 set 08 L'ex ministro dell'immigrazione nel passato governo conservatore di Canberra, Amanda Vanstone, ora ambasciatore australiano in Italia, intervenne personalmente nell'annullare un ordine di espulsione di un esponente della 'ndrangheta calabrese concedendogli un visto umanitario, dopo che familiari e amici dell'uomo, Francesco Madafferi, avevano elargito generose donazioni al partito di governo. Lo rivela oggi il quotidiano di Melbourne The Age, precisando che la concessione del visto nel 2005 era stata motivata come "nell'interesse dell'Australia in quanto società compassionevole e generosa". Madafferi, 47 anni, è stato arrestato il mese scorso dalla polizia federale come membro di un'organizzazione coinvolta nel più grande sequestro di ecstasy al mondo, 15 milioni di pasticche, 4,4 tonnellate, nascoste in 3.000 barattoli di pomodori in un container giunto per nave dall'Italia. Secondo il quotidiano, uno dei donatori al partito liberale (conservatore), era il fratello di Madafferi, Antonio, anch'egli considerato dalla polizia un esponente del crimine organizzato. Nel 1998 un rapporto di polizia, presentato in tribunale, sosteneva che Antonio e Francesco Madafferi erano sospettati di appartenere a "una famiglia criminale coinvolta in ricatti, estorsioni e omicidi" e che Antonio era "coinvolto in un numero sostanziale di crimini, fra cui omicidi, ferimenti con armi da fuoco e incendi dolosi". Il rapporto aggiungeva che "se a Francesco Madafferi sarà permesso di restare in Australia, egli continuerà a commettere atti di violenza per conto di un'organizzazione criminale". La richiesta di visto per Francesco Madafferi, che dichiarava di soffrire di gravi problemi mentali, sempre secondo il giornale era stata appoggiata da tre deputati del partito liberale, che avevano sottolineato l'impatto della detenzione e dell'imminente espulsione sulla sua salute mentale, e su quella della moglie e dei figli. Un documento firmato dalla Vanstone mostra che il visto era stato concesso "come atto discrezionale e umanitario, ad un individuo con necessità genuine e prolungate"

 

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