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In mobilità i dipendenti di Sviluppo Italia Calabria

 

Messo in mobilità tutto il personale di Sviluppo Italia Calabria

16 set 08 Sviluppo Italia Calabria ha avviato la procedura di mobilità per tutto il personale. A darne comunicazione, in un documento inviato ai sindacati ed alle direzioni provinciali del lavoro di Catanzaro, Cosenza, Reggio, Crotone e Vibo, è il collegio dei liquidatori della società. Il provvedimento riguarda 71 dipendenti dell'unità produttiva di Cosenza, quattro di Crotone, 17 di Reggio, nove di Vibo e 39 di Catanzaro. "Il fatturato della società - è scritto nel documento - è attualmente insufficiente a coprire i costi di gestione ed il solo pagamento degli stipendi dei dipendenti determina un onere pari a 500 mila euro al mese. La società, allo stato, è priva di qualsiasi altra commessa e non è più in grado di proseguire in maniera economicamente sostenibile l'attività sociale". Nel testo si fa riferimento anche al mancato accordo tra la capogruppo, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti, e la Regione.

Laratta (PD) “Professionalità distrutte”. "Il Governo, sfacciato su Sviluppo Italia, ha distrutto un'importante esperienza". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta. "Questo governo, - prosegue - che ha messo sulla strada tanta professionalità, non è interessato né al futuro della Calabria e del Sud, né, tanto meno, a quello di tantissimi lavoratori". "E' proprio sul destino di Sviluppo Italia - aggiunge - che questo Governo, i suoi ministri competenti, fanno finta di nulla, si nascondono dietro un mare di bugie e falsità. Il non voler procedere al rifinanziamento di Sviluppo Italia equivale ad una pronuncia di condanna a morte per la società". "Il Governo Berlusconi - prosegue - non dimostra alcuna preoccupazione per la grave situazione in cui si trova il sud e la Calabria, stretti nella morsa di un arretramento economico che sta portando alla povertà decine di migliaia di famiglie in pochi mesi". "Siamo a fianco dei dipendenti di Sviluppo Italia - conclude - così come siamo a fianco dei tanti precari, vecchi e nuovi, che stanno definitivamente perdendo il loro posto di lavoro".

Gentile “E’ colpa della Regione”. Il senatore Antonio Gentile esprime preoccupazione per la situazione dei dipendenti e delle professionalità esistenti in Sviluppo Italia Calabria. Intenzionato a chiedere ai ministri provvedimenti atti a rifinanziare il senatore cosentino punta il dito contro la Regione che, secondo Gentile, si scarica delle responsabilità affermando di non avere fondi

 

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