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Il 15 aprono le scuole in Calabria

 

Aprono le scuole, i carabinieri presentano un decalogo. Corbelli denuncia il silenzio assordante della Regione sui tagli

14 set 08 Gli istituti scolastici riaprono domani i battenti, i bambini ritornano in classe e l'Arma dei carabinieri diffonde alla vigilia un proprio decalogo su vari temi. E' proprio a partire da lì, da aule e banchi di scuola, che la tutela dei minori diventa sempre più una priorità. Soprattutto alla luce degli ultimi dati su pedofilia e spaccio di stupefacenti fuori i plessi scolastici.
PEDOFILIA: ogni anno in Italia vengono offerte on-line almeno 500 mila nuove immagini pedo pornografiche originali e si contano 550 mila immagini di abusi su 20 mila bambini. Sono oltre 200mila i siti che offrono immagini di vittime, sempre più piccole: l'età media è passata dai 10 anni del 2003 ai 7 anni del 2007, con punte di età a volte molto più basse e che riguardano anche gli abusi effettuati non solo sulla rete.
SPACCIO DI DROGA: dall'anno scorso ad agosto di quest'anno, i Carabinieri hanno sequestrato, solo nella provincia di Catanzaro, 890 grammi di cocaina, 4.000 grammi di eroina e 8.288 grammi di hashish traendo in arresto 117 persone solo per reati collegati all'azione di contrasto alle sostanze stupefacenti, 158 persone denunciate in stato di libertà e 371 persone segnalate alla Prefettura come assuntori.
Una situazione allarmante contro la quale scendono in campo i militari dell' Arma dei Carabinieri con una campagna di sensibilizzazione in tutte le scuole della provincia di Catanzaro. L'obiettivo è contrastare la violenza sui minori e qualunque fenomeno deviante con l'aiuto di genitori, insegnanti
e, non ultimi, dei giovanissimi, sempre più spesso inconsapevoli protagonisti di eventi raccapriccianti . Qui c'e il vero e proprio decalogo dell'Arma. I carabinieri saranno presenti nelle scuole per divulgare semplici ma fondamentali regole per non cadere in trappola. Questi i dieci punti dell' Arma per i piccoli:
1. Non parlo mai agli estranei e non vado da nessuna parte con persone che i miei genitori non conoscono;
2. Non dico il mio nome e cognome, indirizzo, nome della scuola o numero di telefono a persone conosciute su internet;
3. Se qualcuno prova a portarmi via scappo e grido forte: -Tu non sei la mia mamma o il mio babbo, aiuto!";
4. Racconto sempre ai miei genitori se qualcuno non mi piace, ha provato a toccarmi o a farmi assaggiare qualcosa;
5. I miei genitori mi vogliono bene quindi con loro non devo avere segreti,dirò tutto, anche di persone che mi fanno paura;
6. Non devo imitare chi è più grande di me e vuole convincermi a fare qualcosa che non voglio;
7. Devo rispettare gli insegnanti come se fossero i miei genitori e confidarmi con loro se qualcosa non mi piace;
8. Non devo imbrattare pareti e muri scolastici o danneggiare le cose che trovo nella mia scuola;
9. Devo difendere sempre i miei amici di scuola soprattutto i più deboli da qualsiasi prepotenza;
10. Se ho bisogno di aiuto o mi sento in pericolo devo chiamare i carabinieri al 112 o rivolgermi al carabiniere di quartiere che passeggia fuori alla mia scuola.

Corbelli “Grave silenzio della Regione sui tagli”. Il leader del Movimento Diritti civili, Franco Corbelli, critica "il silenzio mantenuto sino ad oggi dalla Regione Calabria sui tagli indiscriminati, ingiustificati e incostituzionali del Governo nel mondo della scuola, in particolare di quella calabrese, in assoluto la regione italiana più penalizzata". Corbelli chiede al governatore, Agazio Loiero, "di seguire l'esempio della Regione Toscana e ricorrere alla Consulta contro questi provvedimenti illegittimi adottati dal Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini". Il leader di Diritti civili contesta, in particolare, il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura, Domenico Cersosimo, "che anziché contrastare efficacemente e istituzionalmente - afferma - queste misure punitive del governo per le scuole e i precari calabresi, programma, come ha preannunciato, un viaggio simbolico, per inaugurare l'anno scolastico, domani a Platì, nel comune con il più basso reddito imponibile d'Italia. Mi dispiace dirlo, ma la Regione è completamente assente per la drammatica vicenda della soppressione di 416 scuole e il taglio di quasi duemila precari calabresi, letteralmente buttati dal Governo Berlusconi in mezzo ad una strada insieme alle loro famiglie. Il vicepresidente della Regione pensa di risolvere i problemi della scuola calabrese andando domani, lunedì, a Platì ad inaugurare l'anno scolastico. Il vice presidente e la Regione, al di là di qualche sporadica dichiarazione, di fronte all'emergenza scuola, sono assenti sul piano delle azioni concrete e delle risposte efficaci da dare a questo ennesimo attacco, umiliazione e discriminazione della Calabria. Un silenzio e un mancato intervento confermati dalla mancanza di qualsivoglia iniziativa istituzionale di protesta, di contestazione e contrasto delle misure punitive adottate dal Governo. Mentre la Toscana è ricorsa alla Corte Costituzionale contro il decreto 112 del Governo per quanto riguarda proprio l'organizzazione della rete scolastica, che come ha spiegato, nei giorni scorsi, l'assessore regionale toscano all'istruzione, le cui competenze esclusive sono affidate dalla Costituzione alle Regioni e che il Ministro Gelmini vuole invece regolamentare a livello centrale". "Chiedo al presidente Loiero - conclude Corbelli - di seguire l'esempio della Toscana e di intraprendere analoga iniziativa con il ricorso alla Consulta contro il taglio indiscriminato, ingiustificato e incostituzionale delle scuole e dei precari calabresi".

Oliverio “Abbiate amore per la conoscenza”. "Alle ragazze e ai ragazzi, ai genitori ed al personale docente e non docente rivolgiamo un saluto particolare e l'augurio di un buon inizio di anno scolastico". E' quanto scrive il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel messaggio rivolto al mondo della scuola in vista della ripresa delle lezioni, fissata per domani. Nel massaggio, sottoscritto anche dall'assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione, Stefania Covello, e dall'assessore all'Edilizia pubblica e scolastica, Oreste Morcavallo, si rivolge "soprattutto ai più giovani un accorato invito ad avere amore per la conoscenza e ad essere consapevoli dell'importanza dell'istruzione: essa prepara a diventare adulti, prepara al lavoro con le sue vecchie e nuove professioni. Siate orgogliosi del vostro impegno scolastico ed applicate al meglio il vostro patrimonio di energie e intelligenze: esso è un capitale prezioso. Con mente aperta ed entusiasmo difendete ogni iniziativa contro l'esclusione sociale, siate disponibili al dialogo e a comprendere, soprattutto in questo momento storico caratterizzato dalla presenze di tanti studenti che parlano altre lingue e sono ispirati da altre religioni e culture, bisogni ed aspirazioni altrui. Fate in modo che la scuola diventi luogo di incontro e trasmissione dei principi e dei valori della nostra democrazia. Respingete l'egoismo, l'odio e la violenza e praticate, invece, i valori costitutivi della convivenza civile". "A dirigenti, insegnanti e collaboratori della scuola, di cui conosciamo impegno e competenze - si afferma ancora nel messaggio - confermiamo la nostra piena fiducia. Anche alla vostra professionalità è affidata la formazione umana e culturale dei nostri giovani. A voi appartiene il principale ruolo educativo delle nuove generazioni ed il dovere di sviluppare coscienze critiche e personalità autonome e creative". Oliverio, Covello e Morcavallo aggiungono che "certo, i problemi non mancano. Mai come quest'anno incombe sulla nostra scuola la scure pesante dei tagli che, tra il 2008 e il 2009, porteranno alla perdita di migliaia di cattedre e posti di lavoro. Nella sola provincia di Cosenza si registra già una perdita secca di circa 600 unità lavorative! E' un fatto grave sul piano sociale, che avrà pesantissime implicazioni negative sulla qualità dei servizi e dell'offerta formativa. Numerosi presidi scolastici calabresi e cosentini, se non modificheranno gli orientamenti del Governo, rischieranno addirittura la chiusura. I piccoli Comuni, in particolare, subiranno i maggiori contraccolpi di indirizzi sbagliati che non tengono conto delle realtà territoriali e della necessità di garantire il servizio scolastico come fattore primario per bloccare l'esodo e garantire il diritto allo studio. Agli alunni diversamente abili, ai docenti precari e agli insegnanti di sostegno che quest'anno si sono visti privare della cattedra vogliamo esprimere la nostra sentita solidarietà e confermare il nostro massimo impegno per cambiare provvedimenti e scelte assolutamente non condivisibili. In questa direzione ci muoveremo nei prossimi giorni attraverso una serie di iniziative a favore della difesa del diritto allo studio e della qualità del servizio scolastico su tutto il territorio, affinché sia garantita a tutti pari opportunità". "In questo senso, per quanto di competenza della Provincia - sostengono Oliverio, Covello e Morcavallo - abbiamo lavorato in questi anni, realizzando un programma di edilizia scolastica che ha prodotto risultati assai significativi che ci hanno consentito di dotare il nostro territorio di edifici moderni, confortevoli e adeguatamente attrezzati e che ci consentiranno di realizzare ulteriori risultati attraverso il completamento di altre opere e di altri edifici scolastici in corso di realizzazione. Come Amministrazione Provinciale di Cosenza spesso siamo andati anche oltre gli steccati delle nostre ristrette competenze. Anche quest'anno confermiamo il nostro impegno in questa direzione, assumendo nuove iniziative sulla prevenzione e la cura della salute dei nostri giovani che presenteremo nelle prossime settimane in collaborazione con le strutture sanitarie e i dirigenti scolastici. Buon inizio di anno scolastico a tutti".

La distribuzione del tempo pieno: Nell'anno scolastico 2007-2008 più della metà dei bambini della scuola primaria (il 54,7%) ha frequentato fino a un massimo di 30 ore settimanali. Dai dati forniti dal Ministero dell'Istruzione emerge infatti che "le famiglie hanno scelto, per il 49,8% degli alunni della scuola primaria, l'orario di 28-30 ore e per il 4,9% le 27 ore dell'orario obbligatorio. Dei bambini frequentanti la fascia oraria 31-39 ore (19,9%), il 17,7% pranza a scuola, mentre il 2,2% non usufruisce del servizio mensa. Il classico 'tempo pieno' di 40 ore è frequentato da più di un quarto degli alunni". Ecco la distribuzione territoriale per i diversi orari:


Regioni       27 ore  28-30     31-39     31-39*      40 
----------------------------------------------------------
Abruzzo       3,1%     4,6%     3,4%       7,9%       10,9%
Basilicata    3,5      7,7      2,0       10,1        26,7
Calabria      4,5     61,3      3,3       14,1        16,9
Campania      5,2     65,3      3,3       18,7         7,5
Emilia R.     6,2     30,1      2,0       19,5        42,2
Friuli V.G.   1,7     38,0      1,7       24,3        34,3
Lazio         4,7     30,4      3,2       20,7        41,0
Liguria       7,1     20,9      2,5       32,4        37,1
Lombardia     5,4     32,1      1,5       20,5        40,6
Marche        2,9     62,8      2,7       10,8        20,8
Molise        1,4     83,6      3,9       10,4         0,7
Piemonte      5,6     27,0      1,9       14,5        50,9
Puglia        4,4     86,5      1,8        4,1         3,2
Sardegna      1,3     66,3      1,4       14,9        16,1
Sicilia       6,7     84,3      1,3        4,2         3,5
Toscana       3,2     25,9      2,3       28,2        40,4
Trentino A.A. 2,8     22,3      3,3       33,8        37,9
Umbria       (1)      68,6      1,1        9,8        19,5    
Valle d'Aosta 3,2     73,5      9,2       14,0         -
Veneto        5,6     46,7      1,5       31,0        15,2
---------------------------------------------------------
Italia        4,9     49,8      2,2       17,7        25,3		  
		  

 

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