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Governo svegliati!

 

“Governo svegliati”, la CGIL mobilita 150 piazze in tutta Italia

27 set 08 La Cgil porta in piazza la protesta sulla politica economica e sociale del governo che, "con la sua manovra economica triennale, deprime la crescita e i consumi, riduce la domanda pubblica e colpisce i redditi dei lavoratori e dei pensionati". "Governo svegliati" è stato lo slogan scandito oggi dal leader dell'organizzazione, Guglielmo Epifani, dal palco della manifestazione che si è tenuta a Roma, in Piazza Farnese, mentre si svolgevano altre iniziative di mobilitazione in altre 149 piazze d'Italia. 45 manifestazioni, 16 comizi, 59 presidi, 18 iniziative tra gazebo, volantinaggio e incontri e, infine, 7 sit-in "non contro ma per.., e comunque non contro la Cisl e la Uil che - ha detto Epifani - avremmo voluto al nostro fianco". La macchina organizzativa della Cgil ha lavorato a pieno regime e il risultato, dicono in Corso Italia, è stata "un'altissima partecipazione". A snocciolare l'esito positivo dell'iniziativa é stato lo stesso segretario, dal palco di Roma: "nonostante i mezzi di informazione abbiano cercato di tenere bassa questa giornata la risposta è alta: in Emilia Romagna le piazze sono piene, con 20 mila persone a Bologna, 5 mila a Reggio. Per le vie di Napoli hanno sfilato in corteo 30 mila persone, 20 mila al corteo di Palermo, 10 mila a Genova, 20 mila in Toscana". "Siamo scesi in piazza partendo dal basso e da queste piazze lanciamo un richiamo forte al governo: si alzi! Dalla cassa integrazione in Fiat ai problemi dell'industria manifatturiera, alla crescita zero dell'economia, non ci risulta che il governo abbia avuto un'idea, si sia mosso" ha detto ancora Epifani ricordando che "si perde occupazione non solo nel privato, ma anche tra gli insegnanti e il personale della pubblica amministrazione. E poi - ricorda - il nodo salari e pensioni: con questa inflazione un lavoratore dipendente o un pensionato non incapiente paga mediamente 300 euro in più di Irpef. Sta avvenendo - ha detto ancora il leader Cgil - una cosa paradossale: senza guadagnare di più si pagano più tasse. Cosa aspetta il governo a dare risposte al problema del drenaggio fiscale? Anche sulla detassazione degli straordinari, è questa - ha aggiunto Epifani - una risposta da dare nel momento in cui la gente perde il lavoro?". Epifani, che dal palco di Piazza Farnese ha minacciato lo sciopero generale dei lavoratori della scuola, ha anche attaccato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta:"deve avere rispetto per i suoi interlocutori, per le organizzazioni dei lavoratori perché, non sono mance quelle che i lavoratori chiedono ma diritti e contratti".

In migliaia nelle piazze. "Altissima la partecipazione di lavoratori, giovani e pensionati alle iniziative di mobilitazione 'Diritti in piazza', promosse oggi dalla Cgil si in oltre 150 città italiane. Lo si legge in una nota della confederazione. "In 50 mila nella sola Emilia Romagna con 20 mila persone a Bologna mentre per le vie di Napoli - precisa - hanno sfilato in corteo 30 mila persone, 20 mila al corteo di Palermo e sempre in Sicilia 6 mila alla manifestazione di Catania e 4 mila a quella di Messina". A Roma - si legge ancora nel comunicato - in 15 mila hanno seguito a Piazza Farnese il comizio di Guglielmo Epifani mentre a Genova da questa mattina "in 10 mila hanno aderito alla manifestazione che si sta tenendo a piazza Caricamento" e a "La Spezia sono in 5 mila". Nei nove capoluoghi della Toscana "partecipano circa 20 mila lavoratori", a Reggio Emilia "sono scesi in piazza in 5mila, in Puglia, a Bari, oltre 3 mila lavoratori e 5 mila a Taranto". "Grande partecipazione anche in Basilicata, dove a Potenza stanno manifestando in 3 mila, in Umbria a Perugia si contano circa 3mila lavoratori". Le manifestazioni - ricorda infine la nota - proseguiranno per tutta la giornata ed in alcune città, come Milano, inizieranno, nel pomeriggio.

In 20.000 in Calabria. Sono state oltre ventimila le persone che oggi in Calabria hanno partecipato alle 20 manifestazioni della Cgil contro le politiche del Governo. Lo ha riferito il segretario generale Sergio Genco, che ha presenziato alle manifestazioni svoltesi a Locri e Chiaravalle. "Ho scelto - ha detto Genco - due luoghi 'simbolo', Locri per la voglia di rinascita di questo territorio, colpito da crisi economica e dalla 'ndrangheta, e Chiaravalle, in rappresentanza dei piccoli comuni che sono fortemente penalizzati dai tagli''. "In Calabria - ha aggiunto - c'é stata una grandissima partecipazione perché si è capito che questa manovra finanziaria è contro il Mezzogiorno e gli interessi di questa regione. In modo particolare, in Calabria si corre il rischio che si annullino i fondi destinati alle infrastrutture". "Nelle piazze - ha concluso - c'é grande determinazione e volontà di tornare ad essere protagonisti per contrastare le proposte relative al federalismo fiscale, voluto dalla Lega in generale e da Calderoli in particolare".

 

 

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