Dir.resp. Pippo Gatto

 

Bomba rudimentale esplode in pieno giorno, in centro, a Lamezia, evitata una strage

05 set 08 Un ordigno e' stato fatto esplodere davanti ad un magazzino nel centro del quartiere Nicastro di Lamezia Terme in pieno giorno. L'esplosione e' avvenuta a poca distanza dalla cattedrale. I locali davanti ai quali è avvenuta la deflagrazione, fino a due anni fa, ospitavano un negozio ed attualmente il magazzino era stato messo in fitto. Al momento dell’esplosione, avvenuta alle 14, la zona che di solito è piena di gente, era deserta. Ingenti i danni alle abitazioni ed alle auto parcheggiate nei dintorni il luogo dell’attentato. Sull'episodio sono state avviate indagini congiunte da polizia di Stato e carabinieri. Una recrudescenza quella criminale che nel centr lametino è divenuta insopportabile anche per la spavalderia con cui, nel bel mezzo del giorno, vengono compiuti atti intimidatori. Tra le ipotesi dalle autorità inquirenti la più accreditata è quella da attribuire al racket delle estorsioni

La solidarietà di Pittella. "Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai cittadini di Lamezia Terme, al Sindaco Speranza e al Consiglio comunale, alle forze dell'ordine e agli operatori economici tutti per quanto avvenuto questo pomeriggio nella cittadina calabrese". Lo afferma, in un comunicato, Gianni Pittella, capo della delegazione italiana del Pse al Parlamento europeo dopo l'esplosione di un ordigno rudimentale nel centro di Lamezia Terme. "Dalle notizie che mi arrivano - commenta Pittella - capisco che solo per caso non vi è stata una strage, poiché l'ordigno é esploso in una zona centrale. Questo è un fatto gravissimo, soprattutto se si dovesse accertare che si tratta di atti intimidatori nei confronti del sindaco o di operatori commerciali che si rifiutano di pagare il pizzo". "In questo contesto dunque - conclude - l'opposizione alla mafia, al racket delle estorsioni e a ogni forma di intimidazione continuerà ad essere da parte nostra ferma e irremovibile".