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Scorie tossiche , Procuratore Mazzotta incontra addetto Ministero

 

Scorie tossiche a Crotone, il Procuratore Mazzotta incontra l’esperto del Ministero “Solo l’inizio di un lungo percorso”. Preoccupazione in città

03 nov 08 "Siamo solo all'inizio di un lungo percorso". Lo ha detto il procuratore di Crotone Raffaele Mazzotta che stamani ha incontrato il responsabile della Direzione qualità della vita del ministero dell'Ambiente. Il magistrato non è voluto entrare nel merito del colloquio, che ha riguardato l'inchiesta che nei giorni scorsi ha portato al sequestro, nel crotonese, di 18 aree realizzate con scorie pericolose. Mazzotta è coassegnatario del fascicolo d'inchiesta condotta dal pm Pierpaolo Bruni. Non è escluso che durante l'incontro, oltre a chiedere informazioni su quanto emerso fino ad ora dalle indagini, il dirigente del ministero dell'Ambiente possa avere consegnato eventuali relazioni in possesso del ministero, come quella inviata nel 2007 dal Conisma, il Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare e di cui la Procura aveva già chiesto l'acquisizione.

Preoccupazione a Crotone. "Siamo fortemente preoccupati di ciò che sta accadendo i questi giorni". Lo ha detto il presidente della Camera di commercio di Crotone, Roberto Salerno, incontrando i giornalisti sull'emergenza ambientale a Crotone. "Al di là della legittimità dell'azione della magistratura per la quale esprimiamo il nostro plauso - ha aggiunto Salerno - siamo preoccupati perché in pochi giorni è stato travolto tutto ciò che di buono si stava tentando di fare per lo sviluppo del nostro territorio. In particolar modo sul turismo e sull'agroalimentare". Per Salerno "bisogna fare il possibile per preservare la salute dei cittadini, ma prima di creare devastanti allarmismi, parlando di rifiuti atomici e pesci all'arsenico, bisogna fare gli opportuni controlli affinché le supposizioni diventino certezze in positivo o in negativo. Il mondo delle imprese è già troppo debole per sopportare questa ulteriore tegola in termini di comunicazione e danno di immagine". "In pochi giorni - ha sostenuto Salerno - stiamo sprecando lavoro e progettualità, basti pensare a quanto fatto finora per creare sviluppo turistico ma anche a tutti gli sforzi per promuovere l'agroalimentare. Bisogna capire se ad essere colpite sono solo i terreni adiacenti le fabbriche o anche altri, perché se tale ultima ipotesi fosse vera i cittadini e le imprese dovranno essere risarciti di un danno incalcolabile". "L'Eni è responsabile - ha detto ancora il presidente dell' ente camerale - e deve pagare per i danni che ha provocato a questo territorio in termini di vite umane, di danni ambientali e di immagine per ciò che sta accadendo in questi giorni. Inoltre, bisogna accertare le altre responsabilità, perché le scorie erano sotto gli occhi di tutti, e capire se queste ditte le rubavano o erano autorizzate".

Presentazione del comitato dei cittadini. Sarà presentato oggi a Crotone il Comitato per la vertenza ambientale costituito da cittadini e associazioni del territorio dopo l'inchiesta "Black mountain". Nell'ambito dell'inchiesta sono state sequestrate 18 aree del crotonese sulle quali sono state realizzate, a partire dal 1999, opere con materiali altamente tossici provenienti dal sito ex-Pertusola-Sud. All'incontro parteciperà anche la senatrice del Pd Dorina Bianchi. Il comitato, cui hanno già aderito, tra le altre, associazioni come Wwf, Legambiente e Italia nostra, si propone, é scritto in una nota, "di essere portavoce degli interessi e delle richieste risarcitorie dei cittadini, di quantificare il danno subito e per questo intentare una azione collettiva, e di ottenere in tempi rapidi la bonifica dell'area industriale di Crotone". L'iniziativa è in programma alle 16.30 in Corso Mazzini 49.

Tassone (Udc) “Condizione drammatica”. "Crotone sta vivendo una condizione sempre più drammatica per la vicenda delle scorie e dei rifiuti nelle scuole e non solo". Lo ha detto il deputato dell'Udc, Mario Tassone. Tassone è intervenuto nell'Aula di Montecitorio prima del dibattito sulla decreto Gelmini per richiamare l'attenzione della Presidenza della Camera sulla vicenda. "Sembra una bomba ad orologeria - ha aggiunto il parlamentare - che coinvolge tutto il territorio della città. Non può passare sotto silenzio: occorre coinvolgere anche il Parlamento attraverso il dibattito, affinché si possa capire sul piano operativo cosa il Governo intenda fare". "La popolazione - ha sostenuto ancora Tassone - vive con angoscia una vicenda che dovrebbe ricevere risposte immediate da parte del Governo, il quale è chiamato ad assumere iniziative al di là di delle sollecitazioni che si possono muovere attraverso le interrogazioni parlamentari"

 

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