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Scorie tossiche , la Regione finanzia le verifiche

 

Scorie tossiche a Crotone, la Regione finanzia 15 mln di euro per verificare la situazione dei luoghi. Il Ministero dell'Ambiente manda esperto

02 ott 08 Quindici milioni di euro per avere contezza di quantità, qualità e livelli di contaminazione. E' l'entità del finanziamento stanziato dalla Regione Calabria per avere un quadro dell'emergenza Crotone. "Non si può pensare ad alcuna bonifica -ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco- se prima non si ha una caratterizzazione di tutto il sistema. Bisogna avere dati certi su acqua, aria e mare e conoscere la migrazione degli inquinanti nelle reti trofiche marine e, quindi, nella catena alimentare".Per Greco "si deve sapere qual è il reale livello di rischio, capire, su un piano di sicurezza, se e dove andare a toccare, con particolare attenzione all'ecosistema marino su cui non si sa nulla". "Per l'intervento immediato - ha detto il direttore dell'Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpacal), Vincenzo Mollace - sono stati attivati tutti i dipartimenti e i nostri laboratori mobili sono tutti sul posto. Allo stato - ha aggiunto - in base ai dati epidemiologici in nostro possesso non ci sono picchi acuti di malattie".

Ass. Greco “Chi inquina deve pagare”. "Chi inquina paga è un concetto consolidato altrove ma che qui da noi fatica ad affermarsi". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco incontrando i giornalisti sull'emergenza Crotone. "C'é bisogno, invece - ha sostenuto Greco - di un'assunzione di responsabilità da parte delle proprietà industriali. Non può valere il concetto secondo cui si bonificano solo i siti delle fabbriche: e il resto chi lo fa?". "La Regione sta facendo un grande sforzo - ha aggiunto Greco - per dare tranquillità ai cittadini attraverso la conoscenza del reale stato dell'arte e incanalare la bonifica, che deve essere fatta da chi ha inquinato, nella giusta direzione". Alla domanda circa un contatto con l'Eni, l'assessore ha detto che la società "non si è fatta viva". "Le proposte di bonifica - ha detto ancora Greco, che è esperto di biologia marina - dovranno rispondere alle tecnologie condificate e riconosciute. Non ci sarà spazio per alcuna ipotesi fantasiosa"

Domani a Cotone esperto del Ministero dell’Ambiente. Il direttore della Direzione per la qualità della vita del ministero dell'Ambiente si recherà domani "presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Crotone per un incontro istituzionale, all'esito del quale si provvederà a fornire eventuali aggiornamenti del caso". Lo ha annunciato, nel corso del question time al Senato, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito in relazione alla vicenda dell'illecito smaltimento di scorie industriali nel comune di Crotone. Elio ha anche ricordato che con l'ordinanza del 4 luglio 2008 "l'incarico di commissario dedicato è stato affidato al Prefetto fino al 31 dicembre 2008. Si sottolinea che fino a quella data - ha affermato il ministro - il Commissario delegato costituisce a tutti gli effetti il centro cui fanno riferimento le autorità locali". Il commissario dispone, ha proseguito Vito, "ancora di parte delle risorse già trasferite dall'amministrazione dell'ambiente (circa 29 milioni di euro) per la bonifica dell'area di Pertusola Sud ed è in attesa dell'erogazione di altri 30 milioni di euro disposti ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3585 del 24 aprile 2007". Questo, ha concluso il ministro, "può rappresentare una importante risorsa per affrontare con la massima urgenza lo stato di crisi"

Bianchi (PD) “Dal Governo risposte insoddisfacenti”: E' insoddisfacente, secondo la senatrice del Pd Dorina Bianchi, la risposta del Governo alla vicenda delle scorie tossiche di Crotone. Dorina Bianchi ha presentato una interpellanza alla quale oggi ha risposto il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito. "Il tentativo di risposta - ha replicato la senatrice del Pd - fornito dal governo è decisamente insoddisfacente. In questi anni nonostante le rassicurazioni fornite ai cittadini, le aziende che si sono succedute sul territorio e che avrebbero dovuto provvedere alle azioni di bonifica hanno fatto ben poco per l'opera di risanamento". "Mi preme - ha proseguito - suggerire all'esecutivo un'opera di pressione in questo senso sul gruppo Eni, la cui controllata Syndial ha la responsabilità per le azioni di bonifica. Sotto questo punto di vista, saremo molto attenti a ciò che sarà realizzato ed ai tempi". "Tutto ciò - ha concluso la senatrice - è indispensabile per sbloccare una situazione di disastro ambientale, e per garantire il diritto alla salute dei bambini e dei cittadini di Crotone".

Preoccupata LegaPesca. La gravità della situazione che emerge dall'operazione Black Mountains, con il rischio di una contaminazione delle falde acquifere e delle acque della riserva Marina di Isola Capo Rizzuto, alla cui crescita e valorizzazione Lega Pesca ha dato grande contributo - dichiara il presidente nazionale di Lega Pesca, Ettore Ianì - rappresenta una minaccia ambientale, economica e sociale dalle ripercussioni imprevedibili per il futuro della pesca locale, già messa in ginocchio dalla ulteriore restrizione delle attività di pesca e dall'intensificarsi dell'impatto ambientale delle attività condotte dall'ENI. A chi è solito criminalizzare la pesca per il sovra sfruttamento delle risorse - continua Ianì - giova in questi casi ricordare che ben altre sono le minacce per la salute del mare, da cui dipende in modo indissolubile non solo la produttività del settore ma la qualità stessa delle produzioni che arrivano al consumatore e di cui i pescatori debbono farsi garanti.

Speziali (Pdl) “Bonifica o demolizione”. "La vicenda dei rifiuti tossici di Crotone dipinge un quadro a tinte fosche soprattutto per la potenziale nocività che, se confermata dalle analisi tossicologiche, potrebbe rappresentare una vera e propria emergenza sanitaria a danno dei cittadini". quanto afferma Vincenzo Speziali, senatore del Pdl e segretario della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama. "Occorre fare chiarezza - aggiunge - subito e con la massima trasparenza, per dare un messaggio forte contro il lassismo e l'omertà che troppo spesso hanno caratterizzato le vicende legate allo smaltimento dei rifiuti pericolosi. evidente come questa situazione sia il frutto delle responsabilità sommatisi nel tempo e fors'anche di quella sottocultura imprenditoriale, che rappresenta fortunatamente un'esigua minoranza nel Paese, volta alla ricerca dei facili guadagni e priva di una responsabile coscienza morale che resta un requisito irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Nazione. Qualora le analisi tossicologiche disposte dal Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo confermassero le notizie relative alla contaminazione delle opere realizzate - prosegue Speziali - occorrerebbe procedere immediatamente alla bonifica mediante le migliori tecnologie esistenti. Ma nella malaugurata ipotesi che ciò risultasse impraticabile, sarà necessario - conclude - eseguire la demolizione di tutti i manufatti in questione, a partire dagli edifici scolastici".

 

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