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Nove avvisi di garanzia nell'ASL di Locri

 

Nell’Asl di Locri come un’associazione a delinquere: emessi nove avvisi di garanzia

23 ott 08 Nell'Azienda sanitaria di Locri, tra il 2003 e la primavera del 2005, sarebbe stata presente un'associazione per delinquere il cui scopo era il controllo delle forniture di beni e servizi. E' l'ipotesi accusatoria in base alla quale la Dda di Reggio Calabria ha emesso nove informazioni di garanzia nei confronti di dirigenti amministrativi e medici dell'Azienda sanitaria e di alcuni imprenditori che sarebbero stati favoriti nella gestione degli appalti. Le indagini che hanno portato all'emissione degli avvisi di garanzia erano state avviate dalla Guardia di finanza dopo l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. Fortugno, prima di essere eletto in Consiglio regionale nella lista della Margherita, era stato primario del pronto soccorso dell'ospedale di Locri. Un ruolo che aveva indotto la Dda di Reggio Calabria a verificare l'ipotesi che il movente dell'omicidio di Fortugno potesse essere collegato agli interessi delle cosche della 'ndrangheta nella gestione dell'Azienda sanitaria di Locri, ed in particolare negli appalti e nelle forniture di beni e servizi. E' stato proprio nell'ambito di quest'inchiesta che la Guardia di finanza ha scoperto i presunti illeciti nella gestione degli appalti dell'Azienda sanitaria. Un'inchiesta che nell'aprile del 2007 aveva già portato all'arresto di sei persone tra cui alcuni dirigenti dell'Azienda ed i titolari delle società Attimed e Medical. All'attenzione degli investigatori, in questo nuovo filone d'indagine, c'é invece la società Medinex, il cui titolare è una delle nove persone raggiunte dagli avvisi di garanzia. Nei confronti degli indagati viene ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione ed alla truffa aggravata. Un dato che la Dda e la guardia di finanza fanno rilevare è che molti dei principali indagati hanno in comune l'appartenenza alla massoneria.

 

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