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Aumenta il costo dell'acqua

 

L’acqua diventa sempre più cara. A Crotone il prezzo più alto. Aumento del 32% in sei anni

07 ott 08 Acqua sempre più cara in Calabria: + 4,6% rispetto al 2006, con aumenti del 4% a Reggio Calabria e 3% a Cosenza. Questo secondo una indagine di Cittadinanzattiva che ha presentato i risultati di una sua ricerca: Centro più caro, con Toscana in testa, mentre il Sud è sprecone. Nell’occasione è stato chiesto il blocco delle tariffe fino a dicembre 2009. Intanto Crotone è la provincia in Calabria in cui l'acqua costa di più (214 euro annui), Vibo Valentia quella in cui costa meno (190 euro). Ma nella regione spetta a Reggo Calabria l'aumento più elevato (+4%) per le famiglie nella spesa media annua del 2007 rispetto al 2006, incremento nella media nazionale che ha visto salire le tariffe idriche del 4,6% fra i due anni di riferimento. I dati sono elaborati dall'Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame, per tutte le province italiane, il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, e quota fissa o ex nolo contatori). Il riferimento è dato dal costo annuo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all'anno 192 metri cubi di acqua, come calcolato dal Comitato di vigilanza sull'uso delle risorse idriche. Il servizio idrico integrato in Calabria


 Cittą Acqued. Fogna Depur. Quota fissa Spesa 07 Spesa 06 Variaz.
  KR      115     24   66         9          214      214   +0%
  CZ      103     19   54         8          184      184   +0%
  CS       71     22   65        27          185      180   +3%
  RC       97     21   55         0          173      167   +4%
  VV       95     21   65         9          190      190   +0%

  MEDIA    96     21   61        11          189      187  +1,1%
		  
		 

Questa la composizione della spesa annua 2007 in Calabria: acquedotto (51%), depurazione (32%), fognatura (11%), quota fissa (6%). Come si colloca la Calabria rispetto al resto d'Italia:in media una famiglia tipo calabrese spende annualmente per l'acqua 189 euro, contro i 229 euro spesi a livello nazionale. E sebbene ci sia stato un aumento come nel resto del Paese delle tariffe fra 2006 e 2007, esso è stato più contenuto rispetto alla media italiana: +1,1% contro +4,6%. C'è da dire però che tale variazione è imputabile alle sole province di Reggio Calabria (+4%) e Cosenza (+3%), che dunque registrano aumenti nella media nazionale, mentre nelle altre province (Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia) le tariffe sono rimaste invariate.

Un aumento del 32% negli ultimi sei anni. Acqua sempre piu' cara per le famiglie italiane. Il servizio idrico è aumentato in media del 32% negli ultimi sei anni e del 4,6% tra il 2006 e il 2007. Con rincari addirittura del 50% in alcune città del Nord-Ovest. E se Agrigento si distingue come la città più cara, Milano risulta la più economica, con tariffe 4 volte più basse di quelle della città siciliana. La Toscana si aggiudica invece il primato di regione più costosa, mentre il Sud si distingue come 'sprecone'. E' quanto risulta da un'indagine dell'Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame, per tutti i capoluoghi di provincia italiani, il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa o ex nolo contatori). In un anno una famiglia sostiene in media 229 euro di spesa per il servizio idrico integrato, il 4,6% in più rispetto alla spesa del 2006: considerando il periodo gennaio 2002-agosto 2008 l'aumento è addirittura del 32%. Agrigento è la città in cui l'acqua è più cara (445 euro annui), con tariffe 4 volte più costose che a Milano che, con una spesa annua di 106 euro, è invece la città meno cara. La Toscana risulta la regione più costosa per il servizio idrico, con ben sette città nella top ten delle città più care. Mentre nella classifica dei dieci capoluoghi di provincia meno cari, ben otto sono nel Nord. Dei 104 capoluoghi monitorati, ben 70 hanno registrato variazioni all'insù delle tariffe (altri 33 sono rimasti invariati e solo Benevento ha avuto una riduzione): Novara ha messo a segno l'aumento più consistente (+50%), seguita da un'altra città piemontese, Verbania (+45%), e poi da Agrigento (+38%). Le tariffe variano nettamente da regione a regione (quelle centrali, in particolare, si contraddistinguono in media per le tariffe più elevate, 267 euro annuali), ma differenze elevate ci sono anche all'interno della stessa regione: in Sicilia, ad esempio, tra Agrigento e Catania la differenza di spesa annua per il servizio idrico raggiunge 269 euro. E con l'aumentare dei costi aumentano anche gli sprechi. Complessivamente in Italia il 35% dell'acqua immessa nelle tubature va persa: il problema è particolarmente accentuato nelle regioni meridionali (49%), evidenzia il rapporto, sottolineando che sono evidenti "notevoli criticità" come nel caso della Puglia con la seconda spesa più elevata ed una percentuale di perdita di acqua ben superiore alla media. "Al Governo e al Parlamento chiediamo il blocco delle tariffe dell'acqua fino a tutto il 2009", ha detto il responsabile nazionale delle politiche dei consumatori, Giustino Trincia, che oggi ha consegnato l'indagine al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola. "E' indispensabile, inoltre - ha aggiunto - l'istituzione di un'Autorità di regolazione del settore idrico con reali poteri d'intervento per mettere fine alla scandalosa giungla di tariffe, contratti e bollette".

 

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