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Inchiesta Why Not

 

Inchiesta Why Not, svolta nell'inchiesta, presto sviluppi

14 nov 08 E' giunto ad un "ottimo punto" (espressione usata da un inquirente) il lavoro svolto dai magistrati che stanno coordinando l'inchiesta Why not dopo la riunione fiume di ieri alla Procura generale di Catanzaro. L'incontro, secondo quanto si è appreso, è stato estremamente produttivo ed un altro è previsto a breve termine, per il prosieguo dell'esame delle singole posizioni prima di giungere alla conclusione delle indagini ed alla formalizzazione delle richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione. I tempi per giungere alla conclusione formale dell'inchiesta, comunque, non saranno brevissimi, vista la complessità del materiale raccolto nel corso delle indagini e la possibilità di dover effettuare altre attività istruttorie da parte del pool di magistrati coordinato dal procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli. Why not è l'inchiesta avviata dall'allora pm De Magistris (ora giudice al Tribunale della Libertà di Napoli), in cui tra gli altri è indagato l'ex premier Romano Prodi e riguarda presunti illeciti nella gestione di fondi nazionali e comunitari. Una cinquantina gli indagati, tra politici,imprenditori,funzionari, burocrati.

Svolta nell'inchiesta. Dopo la riunione fiume di ieri i magistrati titolari dell'inchiesta Why Not sono a lavoro per ultimare le attività e giungere, con atti formali, alla conclusione delle indagini. L'incontro di ieri è ritenuto negli ambienti investigativi di fondamentale importanza perché "c'é stata una svolta". Nel corso della riunione, presieduta dal Procuratore Generale di Catanzaro, Enzo Jannelli, sono stati delineati gli orientamenti circa le posizioni di tutti gli indagati. Per alcune vicende, in particolare quella in cui è indagato l'ex Presidente del Consiglio, Romano Prodi, si sta valutando l'opportunità di alcuni approfondimenti che, se saranno effettuati, si concluderanno in tempi brevissimi. Ora i magistrati della Procura Generale di Catanzaro e quelli di Paola sono attivamente impegnati ad ultimare le indagini e, dopo che avranno concretamente stilato le richieste al Gip, ci sarà una ulteriore riunione del gruppo di lavoro la cui data, per il momento, non è stata ancora fissata. L'obiettivo è quello di giungere entro la fine dell'anno alla conclusione di tutte le attività di competenza della Procura Generale di Catanzaro e della Procura di Paola.

Si lavora alacremente. Si è conclusa nella tarda serata di ieri, dopo oltre dieci ore, la riunione dei magistrati della Procura Generale di Catanzaro e della Procura di Paola per definire le posizioni degli indagati dell'inchiesta Why Not. Alla fine della riunione i magistrati non hanno fatto dichiarazioni ed alcuni di loro si sono limitati a dire "si lavora alacremente", senza specificare se si è giunti alla conclusione definitiva dei lavori. Le decisioni che sono state prese nel corso dell'incontro, secondo indiscrezioni, sono avvenute in un clima di convergenza. Dopo la definizione di tutte le posizioni, secondo una prima previsione, ci vorranno diversi giorni prima di giungere all'atto formale per l'avviso di conclusione delle indagini. Successivamente saranno formulate le richieste di archiviazione o di rinvio a giudizio che saranno fatte, in base al filone d'indagine, a due giudici per le indagini preliminari, quelli di Catanzaro e Paola (Cosenza). L'obiettivo della Procura Generale è quello di giungere entro la fine dell'anno alla definizione di tutta l'inchiesta sul versante delle richieste al gip. Passeranno presumibilmente altri mesi prima delle decisioni dei due gip.

 

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