In tanti o porgere l’ultimo
saluto a Cecchino Principe
06 nov 08 Di quanto bene abbia voluto alla sua Rende,
Cecchino Principe te lo mostra anche per arrivare alla camera ardente
allestita nel Comune. Una scala mobile parte da sotto la statale e
ti porta in un attimo dentro quel centro le cui finestre lui ha sempre
voluto vedere, vive, spalancate, abitate. Ora, con la sua scomparsa,
si chiude un libro importante: quello dei galantuomini calabresi della
politica. Lui l’ultimo baluardo di una generazione che ha prodotto
i Misasi, i Mancini e i Principe per l’appunto, con la sua signorilità
ha sventolato molto alta la bandiera del socialismo del fare, dello
spendersi per gli altri. Quella bandiera amata , difesa e partecipata
con quel pragmatismo riformista di chi, non abituato a fare troppe
parole a vanvera, parlava con i fatti costruendo una città,
da sempre, invidiata dalla vicina e più ‘importante’
città dei bruzi, rinnovando le regole, superando i conformismi
e dando lezioni dalla piccola grande Rende a tutti. Oggi in tantissimi
sono andati a porgergli l’ultimo saluto, i suoi concittadini,
gente comune, politici, amministratori, gente che ha voluto tributargli
il giusto riconoscimento ad un uomo che ha fatto tanto per la sua
terra. Per venerdì 7 il sindaco Bernaudo ha decretato il luto
cittadino. Alle 11 i funerali nella chiesa matrice.
i garofani rossi della famiglia
Nencini: servono socialisti
come lui. "Di socialisti come Francesco 'Cecchino' Principe
l'Italia avrebbe ancora tanto bisogno, per la sua capacità
politica e amministrativa, per la lunga militanza in Parlamento e
al Governo, per le sue qualità umane indimenticabili. Ci mancherà".
Così Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista,
ha ricordato l'ex amministratore calabrese e parlamentare socialista
Francesco Principe, scomparso ieri all'età di 90 anni. Nencini
ha inviato alla famiglia Principe un telegramma di condoglianze a
nome di tutti i socialisti italiani.
un continuo pellegrinaggio in comune
Cesare Marini lo ricorda alla Camera.
Stamani il deputato Cesare Marini, all'apertura dei lavori della Camera
dei Deputati, ha ricordato la figura di Francesco Principe. Marini
ha tracciato un profilo dell'attività svolta e si è
soffermato sulla grande stagione riformista del socialismo calabrese
che ha avuto in Giacomo Mancini e in Francesco Principe le figure
di maggiore spessore politico. Di Principe, Marini ha ricordato gli
inizi della sua attività di sindaco, che si possono riassumere
nella visione, innovativa per quei tempi, di programmazione del territorio.
"Oggi - ha detto - vi è una città, quale Rende,
esempio di organizzazione urbana e punto di riferimento per tutti
i comuni del Mezzogiorno. Questo lo si deve in buona parte alla lunga
funzione di sindaco di Francesco Principe". Marini ha poi ricordato
l'impegno di Principe in qualità di Presidente della Giunta
regionale, della sua attività di governo e, in particolare,
la visione del riformismo praticato da uno dei leader maggiori del
socialismo calabrese. Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini,
alla fine della commemorazione ha espresso il suo cordoglio e quello
di tutto il Parlamento per la scomparsa dell'uomo politico calabrese.
Le reazioni:
L'on. Costantino Belluscio ha rilasciato la seguente
dichiarazione: " La scomparsa di Cecchino Principe getta nel
lutto il socialismo democratico meridionale che in lui ha avuto una
indomita guida e un esempio originale di riformismo del fare e di
amministratore inimitabile in una realtà difficile come quella
del nostro Sud. Egli, elevandosi dal mondo della querimonie provinciali
che sono tanta parte dei nostri ritardi , come nessun altro, ha insegnato
che anche nel Mezzogiorno era possibile imitare le figure luminose
dei socialisti dal volto umano che hanno saputo trasformare come Zanardi
a Bologna e Greppi a Milano le realtà in cui avevano le loro
radici. Il suo nome sarà presente nella coscienza pubblica
della Calabria e nel cuore di tutti coloro che nella loro vita si
sono a qualsiasi titolo richiamati al socialismo."
La UIL Cosentina partecipa vivamente al lutto che
colpisce la famiglia di Francesco Principe ed il movimento socialista,
per la scomparsa di una delle figure più importanti della politica
Cosentina. Antonio Lento, Segretario Generale della UIL Cosentina,
appresa la notizia della morte di Francesco Principe, ha affermato:
"Con la scomparsa di Francesco Principe, uomo di carattere e
di grande capacità politica, perdiamo uno degli uomini politici
che hanno saputo dare lustro e hanno preteso rispetto per questa terra
di Calabria".
"Il mio profondo cordoglio - ha sostenuto Mario Tassone,
dell'Udc - va in queste ore ai familiari di Francesco Principe, già
presidente della Giunta regionale calabrese e del Consiglio provinciale,
Sottosegretario di Stato e Deputato. Principe ha saputo rappresentare
una parte di storia importante della Calabria e in generale della
politica italiana. E' sempre stato la testimonianza vivente di un
impegno che si richiama a valori alti di socialità, solidarietà
e appartenenza, molto più forti e avvertiti allora rispetto
ad oggi, dove tutto appare precario e relativo".
Principe è stato ricordato da Domenico Pappaterra,presidente
del Parco nazionale del Pollino. "La morte di Principe - ha sostenuto
- mi addolora profondamente. Con lui se ne va un faro, una figura
straordinaria della politica meridionale a cui si sono formate intere
generazioni di dirigenti politici. Cecchino Principe rimarrà
nella storia, oltre tutto, per aver saputo creare un nuovo modello
urbanistico che ha fatto di una piccola comunità del Sud una
grande città europea. Il grande amore per la sua città,
Rende e per la Calabria e la sua alta passione civile lo indicheranno
sempre, alle nuove generazioni, come testimone prediletto di quel
Mezzogiorno d'Italia che desidera crescere attraverso la cultura e
i valori civili".
Bobo Craxi ha evidenziato che con Principe "scompare
una delle figure più importanti del socialismo calabrese, fu
per la città di Rende e per la provincia del Cosentino un punto
di riferimento politico ed amministrativo essenziale. Lo ricordo con
particolare commozione non dimenticando la straordinaria mobilitazione
che seppe creare nella città di Rende con un comizio pubblico
nella piazza antica. Onore che fu riservato nel passato a Pietro Nenni
ed a mio padre Bettino Craxi. Mi stringo nel dolore alla famiglia
Principe ed a tutti i socialisti e democratici di Rende".
Cordoglio è stato espresso dalla segreteria provinciale della
Cisl di Cosenza. Secondo Paolo Tramonti la
sua scomparsa "rappresenta una grave perdita per tutta la Calabria.
Politico di grande spessore, Francesco Principe, con la sua incessante
opera ha lasciato una traccia indelebile nella nostra Regione: basterebbe
ricordare le tante iniziative assunte per migliorare le condizioni
economiche e sociali della nostra terra. Altrettanto meritoria è
stata l'opera di Francesco Principe quale Sindaco di Rende, città
alla quale ha permesso di effettuare un indiscutibile 'salto di qualita''
nel corso degli anni. Con Principe scompare una figura di primo piano,
quella di un grande meridionalista che ha sempre lottato per il riscatto
dei più bisognosi e delle classi deboli ed emarginate".
"Esprimo la partecipazione mia personale e dell'Amministrazione
provinciale di Crotone - ha sostenuto Sergio Iritale,
presidente della Provincia di Crotone - al cordoglio dei familiari
e di tutti i calabresi per la scomparsa dell'on. Francesco Principe.
La regione perde uno dei suoi punti di riferimento storici, una personalità
di indiscussa levatura politica, culturale e morale. Principe ha vissuto
da protagonista la lunga stagione della rinascita, della costruzione
delle democrazia, sempre dalla parte della gente umile, di quelle
popolazioni calabresi che ha servito per tanti anni con concretezza,
lungimiranza, passione e disinteresse. Fedele all'ideale al socialismo
riformista e umanitario, lontano dalle astrattezze ideologiche e settarie,
egli ha scritto pagine di governo esemplari in una terra, la Calabria,
dove a fatica la cultura democratica riesce a rappresentare e a soddisfare
il bisogno del cambiamento, dove troppo spesso il fatalismo, la rassegnazione,
la subalternità a un sistema di valori e di interessi non coerenti
con l'aspirazione alla giustizia sociale, alla legalità, alla
liberazione dall'arretratezza e dalla marginalità, impediscono
di chiamare i calabresi all'impegno unitario su un progetto di sviluppo
sostenibile e davvero in grado di determinare una forte crescita economica
e civile. Francesco Principe, con la sua splendida lezione politica
e umana, ci ha insegnato, invece, che un altro modo di servire la
nostra terra esiste, che anche in Calabria si può cambiare,
costruire la modernità, essere dalla parte dei cittadini onesti,
dei giovani, dei lavoratori, guidando il cammino anche nei momenti
più difficili, conquistando fiducia, credibilità e consenso
con il coraggio delle scelte, l'intelligenza politica, la forza d'animo.
Sarà una lezione che tutti i democratici calabresi, di ogni
appartenenza, non dimenticheranno mai e della quale ancora una volto
vogliono essere grati nel momento in cui porgono a Cecchino Principe
l'ultimo, commosso saluto".
"A nome mio personale e del gruppo Pd - ha sostenuto il capogruppo
del Pd al Consiglio comunale di Cosenza Domenico Frammartino
- esprimo il più vivo cordoglio per la scomparsa di un punto
di riferimento importante per la nostra terra qual è stato
e continuerà ad essere Principe. Ha fatto scuola nella politica
calabrese e soprattutto negli ultimi tempi è stato prezioso
dispensatore di saggezza politica, da uomo appartenuto al secolo passato,
ma che sempre ha saputo interpretare i bisogni del presente. Personalmente,
ho avvertito costantemente negli anni la sua presenza come fonte autorevole
alla quale attingere, nella consapevolezza di trovare sempre visioni
lungimiranti per azioni politiche utili alla collettività.
Rimane nel ricordo di tutti noi e nella storia della Calabria la coerenza
politica di una vita intera, che è di insegnamento per chi
resta, così come lo sono i valori che hanno caratterizzato
il socialismo 'deamicisiano' di Principe, definizione che egli usava
a significare un impegno ideologico fortemente ispirato al rispetto
e alla valorizzazione dell'uomo. Come omaggio alla memoria di questo
politico indimenticabile, propongo che i lavori di domani del Consiglio
comunale di Cosenza, che ha importanti punti all'ordine del giorno,
vengano dedicati a Cecchino Principe".
Vicinanza alla famiglia di Principe è stata espressa dal rettore
dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre.
"Un uomo - ha detto - che tanto si é prodigato per il
futuro e lo sviluppo dell'Università della Calabria".
La commissione provinciale di garanzia per il tesseramento e l'adesione
al Pd di Cosenza, con una nota, "partecipa, commossa, al lutto
per la scomparsa di Francesco Principe, importante protagonista della
politica calabrese e nazionale. Per questo motivo la commissione ha
deciso di sospendere ogni attività in occasione dei funerali
che si svolgeranno domani venerdì 7 novembre. La campagna di
tesseramento e di adesione al Pd avrà dunque inizio a partire
da sabato 8 novembre".
Il capogruppo di Orizzonti democratici Roberto Bartolomeo,
a nome suo personale e del gruppo ha manifestato "le più
sentite condoglianze all'on. Sandro Principe e a tutta la famiglia
per la scomparsa dell'on. Francesco Principe, uomo politico di grande
spessore al quale tanto la Calabria deve. Dopo Giacomo Mancini se
ne va un altro pilastro del socialismo calabrese e nazionale, la cui
statura politica ed umana non sarà facilmente sostituibile.
In questa circostanza non posso non ricordare con rimpianto l'insegnamento
che personalmente ho avuto l'onore di ricevere da queste figure. L'auspicio
è che essi siano esempio anche per le nuove generazioni che
si affacciano alla politica e che avranno a cuore i destini della
loro terra. Francesco Principe si è speso fino alla fine, con
umiltà e totale disponibilità, per la crescita della
sua amatissima terra e dei suoi corregionali. Giacomo Mancini e Francesco
Principe sono stati accomunati in vita dalla fede politica e dalla
loro grandezza. Sarebbe bello se ora questo legame fosse perpetuato
attraverso la intitolazione di un'opera urbanistica importante qual
è il Viale Parco che unisce Cosenza e Rende. Auspico perciò
che il Sindaco Umberto Bernaudo possa renderlo possibile intitolando
il tratto rendese del Viale alla memoria di Francesco Principe".
"Quando si scriverà la storia della Calabria del Dopoguerra
- ha sostenuto il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo
- la figura di Cecchino Principe emergerà come quella di un
grande riformista, di un socialista che ha saputo unire le forti idealità
alla capacità progettuale, legando il suo nome ad un periodo
di grandi speranze per la nostra regione. Ho avuto l'alto onore di
succedere all'on. Principe nella presidenza della Giunta regionale
e la sua figura, assieme a quella di Giacomo Mancini, ha rappresentato
per me un insostituibile riferimento in quella difficile, ma esaltante
esperienza di governo. Anche oggi, impegnato nella delicata missione
di sindaco di Catanzaro, non posso non fare riferimento alla straordinaria
esperienza amministrativa di Cecchino Principe che ha saputo trasformare
Rende in una delle città più moderne, dinamiche e all'avanguardia
nel Meridione. Interprete autentico del metodo della programmazione,
l'on. Principe ha introdotto in Calabria la cultura della corretta
utilizzazione del territorio, chiamando a raccolta i migliori urbanisti
italiani e stranieri per disegnare il volto della nuova Rende. Ha
puntato sul ruolo della cultura, ospitando sul territorio di Rende
l'Università della Calabria, la prima in Italia a mutuare il
modello americano dei campus. Io penso che i Sindaci della Calabria,
impegnati a governare territori difficili e complessi, debbano richiamarsi
all'opera di questo grande socialista che ha avuto importanti ruoli
di governo anche a livello nazionale. In questo momento, il mio pensiero
commosso va alla famiglia, ai figli e ai nipoti, soprattutto al caro
Sandro, anch'egli valoroso dirigente socialista e amministratore illuminato,
a cui tocca raccogliere la straordinaria eredità morale, umana
e politica dell'indimenticabile Cecchino".
La presidenza dell'Adoc (Associazione difesa e orientamento
consumatori) di Cosenza, insieme a tutta la struttura dell'associazione,
"esprime profonda costernazione per la scomparsa del grande socialista
Cecchino Principe, indiscusso protagonista di innumerevoli battaglie
per lo sviluppo ed il riscatto dei più deboli e della società
calabrese complessivamente intesa. Un ricordo di un grandissimo affetto
e stima personale per l'uomo che ha saputo essere grande dirigente
politico riformista e nello stesso tempo di vita nella formazione
di chi, come me, ha avuto la fortuna di collaborargli".
"Mi unisco - ha sostenuto il sindaco di Squillace, Guido
Rhodio, già presidente della Regione - con intensa
commozione al diffuso cordoglio per la morte del caro Cecchino Principe,
già presidente della Regione Calabria. Al suo fianco ho avuto
la fortuna e l'onore di lavorare come vicepresidente: un momento forte
di impegno per la risoluzione dei problemi nodali della nostra regione,
ma anche di arricchimento personale, in quanto Principe è stata
una figura di prestigio, di grande umanità e di grande esperienza
politica. Alla famiglia Principe porgo le più sentite condoglianze
anche a nome della città di Squillace".
"La Calabria, in queste ore - é stato il commento del
consigliere regionale del Pd Franco Amendola - sta
tributando il giusto riconoscimento a Francesco Principe un suo figlio
prediletto che ha portato lustro con la sua vita ed opera politica
ad una regione difficile come la nostra. Principe, in primo luogo
è stato uomo delle istituzioni essendosi distinto nel Parlamento
nazionale e quale rappresentante di governo, alla guida della Regione
Calabria ed in veste di presidente dell'Assemblea provinciale di Cosenza
e come sindaco amatissimo di Rende. Socialista della prima ora con
indole moderna e pratica è stato anche un riformista del fare,
capace di coniugare la passione politica con l'efficienza e la lungimiranza
amministrativa; Principe ha brillato per le sue riconosciute doti
politiche ma, soprattutto, per le sue doti umane e per l'amore per
la sua gente. Con la sua scomparsa la Calabria è un po' più
povera considerato che la sua figura è stata punto di riferimento
di tanti e non solo di una parte politica, rappresentando una di quelle
personalità capaci di ricevere unanimi apprezzamenti e costanti
attenzioni. In questo momento così triste voglio, quindi, esprimere
la mia vicinanza affettuosa a Sandro Principe e a tutta la sua famiglia".
Cordiglio per la scomparsa di Francesco Principe è stato espresso
da Giuseppina Capalbo, presidente "Volontà
Solidale", da Gianni Malgeri, direttore Csv
Cosenza e tutto lo staff politico e tecnico di "Volontà
Solidale". "Francesco Principe - hanno sostenuto - era una
persona vera, di carattere, diceva le cose che pensava ed era curioso
degli altri. Era legato al territorio ed ha dimostrato che qualcosa
di positivo si può fare in Calabria. Se Rende oggi è
un punto di riferimento, dal punto di vista urbanistico, ma anche
sociale, questo si deve in gran parte alle scelte fatte e alla capacità
della sua amministrazione di trasformarle in fatti. E non è
un caso ed è grazie anche a queste scelte, che hanno consentito
di costruire un città più a misura d'uomo rispetto alle
altre in Calabria, che la sede centrale del Centro Servizi per il
Volontariato della provincia di Cosenza e il suo principale sportello
si trovano sul territorio di Rende. Oggi, nel momento della scomparsa,
ci sentiamo di dire un grazie ad una persona che ci fa pensare e credere
che una Calabria più a misura d'uomo si possa costruire partendo
dall'impegno di ciascuno di noi".
"Dopo lunghe battaglie combattute in favore del Meridione, della
sua amata Calabria, della Provincia di Catanzaro e del Comune di Rende
- ha sostenuto il presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria,
Giuseppe Giordano - ci ha lasciato Cecchino Principe".
Giordano, anche a nome dei consiglieri, ha espresso "il profondo
cordoglio dell'Assemblea per l'improvvisa scomparsa dell'eminente
uomo politico calabrese, associandosi a quanti l'hanno avuto come
compagno ed amico nelle tante iniziative a favore della Calabria".
Cordoglio è stato espresso dalla Bt-Ics (Banca
del Tempo, Impresa della Condivisione e della Solidarietà)
e dalla sua presidente, Elvira Russo. "La Calabria - è
scritto in una nota - con la morte di Principe perde una figura importante
della sua storia politica, ma anche sociale. Rende, in modo particolare,
é orfana di colui che ne ha fatto un fiore all'occhiello della
buona amministrazione. Noi lo ricordiamo anche per la sua attenzione
alle tematiche sociali e per la vicinanza che ha sempre manifestato
alle associazioni impegnate nel volontariato e nella cittadinanza
attiva. Lo Sportello di Segretariato Sociale, nato proprio sul territorio
rendese, ne è la dimostrazione. Principe era l'ultimo dei saggi
rimasti in terra calabrese, una delle più grandi figure carismatiche
del territorio, ma anche un uomo vero, legato alla sua famiglia, ai
figli e ai nipoti. Ai familiari e in modo particolare ai figli Sandro,
Carmela e Gaetano giungano le nostre più sentite condoglianze".
"La morte di Cecchino Principe - hanno sostenuto a nome, rispettivamente,
della Giunta e del Consiglio provinciale di Vibo Valentia, i presidenti
Francesco De Nisi e Giuseppe Barilaro - priva la Calabria
di uno dei suoi esponenti politici e istituzionali di maggior spessore.
La fine intelligenza, accompagnata dalla dedizione e dalla passione
civile e democratica, con la quale Principe ha servito la Calabria
fino agli ultimi istanti della sua vita, devono essere da esempio
per le nuove generazioni calabresi, al fine di marcare una svolta
politica e culturale che imprima alla nostra regione un marcia in
più in quelle che sono le dinamiche di crescita e sviluppo".
"L'immagine del galantuomo impegnato in politica ai massimi livelli
istituzionali. E' questo - ha sostenuto il responsabile organizzativo
regionale dell'Udc, Giuseppe Nardi - il ricordo che
conservo dell'onorevole Cecchino Principe. Ritengo, da giovane a cui
la politica da emozione, di essere stato fortunato per aver avuto
un rapporto di sincera e reciproca stima con chi ha rappresentato
momenti importanti della politica nazionale, regionale e del socialismo
calabrese. Alla famiglia tutta ed al figlio Sandro, caparbio socialista,
rivolgo sentite condoglianze".
Cordoglio è stato espresso dalla Uil Calabria
"per la perdita di un uomo che è stato sempre vicino alle
fasce più deboli della società calabrese". Per
il segretario generale della Uil, Roberto Castagna,
Principe "non solo è stato un socialista di grande spessore
quanto ha dimostrato di essere un rappresentante istituzionale moderno
e innovativo. Da protagonista nella prima Repubblica è riuscito
ad interpretare, più di tanti altri, anche i successivi processi
di cambiamento, dimostrando una straordinaria capacità e qualità
incomparabili. Una perdita grande ma un esempio, da ricordare ed imitare,
per i politici e gli amministratori attuali e per coloro che si affacceranno
prossimamente ala vita politico-istituzionale".
Anche la Cgil calabrese "partecipa commossa
il dolore della famiglia e di tutta la Calabria per la scomparsa del
compagno Cecchino Principe. Con lui - ha sostenuto la segreteria regionale
- viene meno uno dei Padri del pensiero socialista Calabrese, protagonista
che ha segnato nella sua lunga azione politica e di Governo a tutti
i livelli, le migliori iniziative al servizio del riscatto sociale
e civile, dei lavoratori, dei cittadini. Uno straordinario uomo delle
Istituzioni, un difensore accanito delle Municipalità, del
sapere come leva della crescita democratica. Una figura straordinaria,
le cui idee di giustizia, libertà e solidarietà ha provato
ad incarnare con significativi risultati. I lavoratori della Calabria,
tutti i dirigenti della Cgil piangono la sua dipartita ma ne manterranno
inalterato il ricordo e l'insegnamento".
"Illustre agronomo - ha sostenuto il presidente dell'Ordine dei
dottori agronomi e forestali, Giuseppe Perri, in
una nota- amministratore ed uomo politico, ha rivoluzionato la storia
calabrese degli ultimi 50 anni. Con la sua morte la categoria degli
agronomi e dei forestali, cui è stato iscritto per diversi
decenni, perde uno dei suoi colleghi più illustri che ha dato
validi contributi nei suoi diversi impegni istituzionali, soprattutto
in quello di viceministro al dicastero dell'Agricoltura e delle Partecipazioni
statali. Gli agronomi-forestali, per essere stato punto di riferimento
professionale per diverse generazioni, ed i calabresi tutti lo ricordano
sempre con immutato affetto e grande stima per la sua fervida dedizione
finalizzata allo sviluppo dell'agricoltura e della sua terra".
Il segretario della federazione cosentina del Partito socialista,
Gianni Papasso, ha espresso "profondo dolore
e immenso cordoglio, insieme a quello di tutti i socialisti della
provincia di Cosenza, per la scomparsa di Cecchino Principe. Un socialista
coerente ed esemplare. Cecchino Principe lascia una traccia indelebile
per il suo grande impegno di socialista, di riformista, di amministratore
e di meridionalista convinto. Cecchino Principe per il riscatto degli
umili e dei più deboli e per la loro emancipazione sociale,
economica e culturale ha dedicato per intero la vita. Aveva una concezione
nobile della politica che considerava al servizio dell'uomo, per soddisfarne
bisogni e per alleviarne i tormenti che la società continuamente
procura. Il mondo culturale calabrese dovrà perennemente essere
grato a Cecchino Principe per aver portato l'università in
Calabria con il desiderio di acculturare sempre più e sempre
meglio le nuove generazioni di calabresi. Un riformista che anche
dinanzi ai drammi che hanno interessato il mondo socialista, con coraggio
diamantino ha continuato a definirsi tale, battendosi con forza per
l'affermazione delle idee e dei principi di libertà, eguaglianza
e di giustizia sociale. Lo ricorderemo con orgoglio come maestro di
vita. Seguiremo per intero il suo esempio tenendolo come insegnamento.
Dinanzi a lui ci inchiniamo e assumiamo formale impegno per far continuare
a vivere una idea, una storia, una tradizione per la quale si è
fermamente battuto nella consapevolezza che il socialismo non sparirà
finché ci sarà bisogno di giustizia sociale".
"Con la morte di Cecchino Principe - ha sostenuto il parlamentare
dell'Udc Roberto Occhiuto - si consegna alla Storia
della Calabria un esempio di come si possano condurre battaglie politiche
col cuore e con la passione, senza perdere mai il senso delle Istituzioni.
E' indelebile nel ricordo di ciascuno che l'abbia conosciuto come
Cecchino Principe si distinguesse per intelligenza, signorilità
e correttezza. I socialisti calabresi perdono un rappresentante illustre,
i suoi concittadini un riferimento autorevole protagonista del successo
amministrativo della Città di Rende. A Sandro ed all'intera
famiglia Principe va il mio pensiero".
"Esprimo il mio sincero e profondo cordoglio - ha sostenuto la
parlamentare del Pd Maria Grazia Laganà Fortugno
- per la morte dell'onorevole Francesco Principe. Con lui scompare
un uomo politico eccezionale un uomo politico estremamente dotato,
che si dedicava al suo lavoro anima e corpo. Principe sapeva ascoltare
ed era legato alla gente, alla sua città, ai Calabresi. Principe
è stato sicuramente un grande protagonista della vita politica
e sociale del Paese e della Calabria in particolare. Con la morte
di Francesco Principe scompare un galantuomo estremamente capace,
attento a tutti, onesto. Il suo modo di fare politica, con grande
stile, aveva una peculiarità, quella del vero radicamento sul
territorio e soprattutto quella del fare che non si improvvisa. Alla
sua famiglia giungano le mie più sentite condoglianze".