Dir.resp. Pippo Gatto

 

Il bimbo ferito in un agguato a Melito PS in visita alla Camera

06 nov 08 Antonino Lagana', un bambino di 4 anni ferito a giugno in agguato della 'ndrangheta a Melito Porto Salvo e ricoverato per diversi mesi a Roma, ha assistito con i genitori oggi ai lavori della Camera. Durante il dibattito in Aula la deputata azzurra Jole Santelli, ha preso la parola per salutare questo ''bambino speciale", ferito durante una recita scolastica "mentre faceva ciò che tutti i bambini fanno normalmente". Alla Santelli si é associato l'esponente dei democratici Cesare Marini che, in un intervento commosso, ha sottolineato come la sua presenza qui sia "un monito rivolto al Parlamento" a garantire a bambini come lui "la possibilità di avere una vita serena". Tutta l'Aula di Montecitorio ha salutato Antonino e i suoi genitori con un lunghissimo applauso. Alla fine il presidente di turno, Maurizio Lupi si è associato sottolineando che "l'infanzia non può essere negata" e che la sua vicenda deve essere un "monito per il futuro" per tutti.

Lo Moro “I genitori esempio per i calabresi”: "Esiste una Calabria sommersa, rappresentata da persone oneste che si distinguono dai contesti malavitosi ed omertosi di cui si occupano frequentemente i mass media e che sono capaci di affrontare e superare con grande dignità tragedie personali. Queste persone, come i genitori di Antonino Laganà, sono un esempio per tutti i calabresi". Lo ha detto Doris Lo Moro, deputato del Pd, in occasione della visita alla Camera del bambino ferito cinque mesi fa, per errore, da un proiettile esploso durante un agguato di 'ndrangheta. ''Quella di Antonino - ha aggiunto - è una vicenda a lieto fine, ma in questi anni la Calabria è stata teatro di tanti episodi tragici il cui epilogo è stato drammatico". "E' accaduto - ha sostenuto Dorid Lo Moro - in occasione della fine prematura di giovani vite per casi di presunta malasanità, che ho seguito personalmente anche come assessore regionale alla Salute, o quando una criminalità mafiosa senza regole né principi non si è curata di mettere a repentaglio persone innocenti pur di eseguire le sue sentenze di morte. Molto spesso, davanti a tragedie simili, sono emerse personalità che, pur segnate profondamente, hanno manifestato con compostezza il loro dolore, invocando giustizia con una forza d'animo ed una serenità che hanno colpito. La testimonianza di queste persone fa emergere quella Calabria reale che spesso stenta ad affermarsi sui mezzi di comunicazione, ma che esiste ed ha le sembianze di uomini e donne che quotidianamente vivono un'esistenza fatta di impegno, di lavoro e di valori sani". "Ho incontrato i genitori di Antonino - ha concluso Doris Lo Moro - sia durante la degenza del bambino, sia in occasioni più liete insieme all'onorevole Jole Santelli con la quale ho condiviso l'attenzione per questa famiglia, a testimonianza del fatto che davanti ad episodi del genere la politica sa essere unita. Il loro contegno davanti ad una vicenda che non può non suscitare rabbia e risentimento è stato esemplare. Hanno dato voce ai valori di una Calabria civile e dignitosa che spesso è rimasta sullo sfondo".

Laganà-Fortugno: Grande lezione del bimbo."Nell'aula di Montecitorio i parlamentari della Repubblica hanno assistito questa mattina ad una grande lezione, ad una testimonianza commovente di impegno e di serietà". Lo ha detto la parlamentare del Pd, Maria Grazia Laganà Fortugno, circa la visita alla Camera del bambino ferito cinque mesi fa, per errore, in un agguato di 'ndrangheta. ''Ad assistere - ha aggiunto - ai lavori, insieme ai suoi genitori, il piccolo Antonino Laganà, il bambino di quattro anni di Melito Porto Salvo, ferito gravemente per errore nello scorso mese di giugno, in un agguato della 'ndrangheta a Melito Porto Salvo e ricoverato per diversi mesi al Bambin Gesu' di Roma. Loro, stamattina, nel cuore dello Stato, la dimostrazione di quello che è e vuole essere la Calabria civile. Una terra fatta in prevalenza di gente con una grande dignità. La presenza della famiglia Laganà alla Camera dei Deputati ha anche voluto dire che la vera Calabria è quella che chiede in silenzio una maggiore presenza delle Istituzioni sul territorio con l'obiettivo di una maggiore sicurezza per tutti e, soprattutto, per i tanti bambini, come il piccolo Antonino, che hanno diritto a vivere in una terra definitivamente liberata dal grande pericolo della criminalità organizzata". "Antonino - ha proseguito Laganà Fortugno - rappresenta questa speranza, la speranza di tutti i Calabresi onesti. Alla famiglia Laganà va il mio più affettuoso saluto, unito a quello di tanti altri miei colleghi, con un grazie per la lezione che ha saputo fornirci questa mattina a Palazzo Montecitorio. Una lezione per tutto il Paese. Ad Antonino intendo rivolgere i miei auguri più sinceri, ché il suo futuro sia roseo in questa terra di Calabria, liberata dall'oppressione della 'ndrangheta''