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Incendi in provincia mettono a rischio posti di lavoro

 

Fiamme sul Raganello, distrutto l’impianto di riciclaggio di Tarsia: i roghi fanno la loro triste apparsa con gravi conseguenze

05 lug 08 I Vigili del Fuoco sono impegnati da questa mattina nella provincia di Cosenza, tra Cassano Ionio e Civita dove, nella zona del torrente Raganello, si e' sviluppato un vasto incendio sul costone di una montagna. Sul posto sono intervenuti squadre da Castrovillari, Trebisacce e Rossano e anche un elicottero ed un aereo Canadair. Le fiamme stanno lambendo alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad uliveto. Un altro grosso focolaio d'incendio e' a Lauropoli, frazione di Cassano. Ma sono segnalati roghi anche ad Acri, Terranova da Sibari, Corigliano e Villapiana. Inoltre sono sempre all'opera due squadre di pompieri a Tarsia, dove da ieri e' in fiamme un impianto di smaltimento di rifiuti provenienti da raccolta differenziata (soprattutto carta e plastica).

A rischio i posti di lavoro dell’impianto di Tarsia. Il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, ha chiesto un incontro operativo per intervenire ''a seguito dell'emergenza ambientale e occupazionale causa dall'incendio della discarica di rifiuti di Tarsia che mette a serio rischio cento posti di lavoro''. ''L'incendio che ha quasi completamente distrutto l'azienda addetta alla selezione dei rifiuti - prosegue Corbelli - e' di fatto una piccola calamita' naturale che rischia purtroppo di avere conseguenze pesanti e drammatiche per l'ambiente e per i lavoratori. E' un fatto gravissimo che non puo' essere sottovalutato o rinviato. Deve essere immediatamente affrontato''. ''Siamo di fronte ad una doppia emergenza, ambientale e occupazionale - sostiene ancora Corbelli - che il Governo, la Protezione Civile, le istituzioni preposte devono subito affrontare convocando un immediato tavolo istituzionale per varare i primi provvedimenti urgenti e straordinari. Una cosa e' certa: dopo quanto accaduto non si puo' abbandonare al proprio destino il territorio, l'azienda e cento lavoratori, padri di famiglia. Bisogna che Governo, enti e istituzioni competenti si facciano carico del problema, cosi' come e' stato per altre emergenze''. ''Chiedo che la Provincia di Cosenza - conclude il leader di Diritti civili - si attivi immediatamente promuovendo e convocando un primo immediato incontro operativo. Incontro al quale devono partecipare la Regione, la Protezione Civile, un rappresentante del Governo centrale e le altre autorita' preposte''.

Partita la campagna di prevenzione. Col protrarsi delle alte temperature sono divampati anche i primi roghi, che oggi hanno interessato soprattutto alcune regioni del Sud (Calabria, Molise, Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata). L'incendio che piu' di altri ha destato preoccupazione si e' sviluppato nel comune di Statte, in provincia di Taranto, dove sono state anche evacuate alcune villette. Sul fronte della prevenzione, invece, ha preso oggi le mosse la campagna nazionale 'Non scherzate col fuoco' (continuera' anche domani), organizzata da Legambiente, Protezione Civile e Coldiretti, che ha visto all'opera circa 50 mila volontari. L'incendio che e' divampato nel comune di Statte - e che, a detta dei Vigili del fuoco, avrebbe origini dolose, visto il ritrovamento sul posto di alcune bottigliette con liquido infiammabile - ha mandato in fumo diversi ettari di vegetazione, avvicinandosi pericolosamente, con l'aiuto del vento, ad alcuni villini, i cui occupanti sono stati evacuati a scopo precauzionale. Allo spegnimento delle fiamme hanno concorso diversi mezzi aerei, vigili del fuoco e i carabinieri di Statte, Massafra e Taranto. Aerei ed elicotteri, in collaborazione con le squadre a terra di vigili del fuoco e Corpo forestale, sono stati impegnati poi nello spegnimento di incendi a Cassano alla Jonio (Cosenza), a Sant'Angelo Moxano (Agrigento) e a Serre (Cagliari). Altri roghi hanno interessato, a partire dalla notte scorsa, la costa molisana, in particolare lungo la strada provinciale 40, creando disagi alla circolazione. A Campomarino (Campobasso) un incendio ha interessato la zona Lido e le vicinanze del cimitero. A Termoli ha preso fuoco un'area verde nei pressi di alcune ville e palazzi. Infine, venti ettari di macchia mediterranea sono andati in fumo in un incendio divampato la notte scorsa nei pressi di Nova Siri (Matera). Le fiamme, di probabile origine dolosa, sono state spente alle 6 di questa mattina. Intanto, in nome della prevenzione e della difesa dei boschi si sono dati appuntamento oggi in tutta Italia oltre 50 mila persone (scout, volontari della Protezione Civile, 'rangers' della Coldiretti, cacciatori, cittadini e anche centinaia di rifugiati politici di vari centri d'accoglienza) per l'avvio della campagna nazionale 'Non scherzate col fuoco'. Oltre alla ripulitura da rifiuti sparsi nei boschi ed esercitazioni pratiche di spegnimento, la giornata ha inteso puntare l'attenzione sull'importanza della cattura dei criminali responsabili della quasi totalita' dei roghi che ogni anno divampano nel nostro Paese.

In campo anche l’esercito. Un "esercito" di oltre 50.000 volontari si sono dati appuntamento nei boschi di tutta Italia per difendere le foreste dalla minaccia degli incendi. Un nutrito gruppo di scout, volontari di protezione civile, agricoltori, cacciatori e cittadini hanno scelto di partecipare a una delle 500 iniziative realizzate lungo tutto lo stivale per la campagna nazionale di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile "Non scherzate col Fuoco" che proseguirà anche domani. Clou della manifestazione il Parco della Cellulosa, 100 ettari di verde alla periferia ovest di Roma, dove i volontari hanno coinvolto anche centinaia di rifugiati politici dei centri d' accoglienza presenti sul territorio comunale. Insieme a decine di cittadini della zona e del Comitato del Parco, i volontari di Legambiente hanno pulito il sottobosco e gli stradelli dai rifiuti per poi seguire le esercitazioni pratiche di spegnimento dei roghi con i mezzi speciali messi a disposizione dalla Regione Lazio e da tante Associazioni di volontariato di protezione civile. Una giornata anche per scoprire l'importanza di fermare i criminali responsabili di quasi tutti i roghi italiani: le dimostrazioni organizzate dal Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo del Corpo forestale dello Stato (che ha patrocinato l'iniziativa nazionale) sono servite a capire come si trovano le tracce degli incendiari dopo un rogo e come, soprattutto, i cittadini possono collaborare con le forze dell' ordine nelle indagini. Secondo i dati della Forestale, soltanto il 2007 ha registrato dal sud al nord dell'Italia oltre 10 mila incendi boschivi, il 70% in più rispetto al 2006, che hanno trasformato in cenere oltre 225 mila ettari di territorio, di cui 115mila di boschi e foreste. Ed è proprio nelle Regioni più colpite dai roghi che sono state organizzate la maggior parte delle iniziative della Campagna nazionale, dalla Sicilia al Lazio, dalla Campania alla Calabria sino alla Puglia.

 

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