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Ucciso dirigente comunale, cognata muore d'infarto

 

Dirigente comunale ucciso, potrebbe aver parlato con l’assassino. Nella notte muore d’infarto la cognata

05 lug 08 Silvano Talarico, il dirigente dell'ufficio anagrafe del Comune di Petronà ucciso ieri, potrebbe essersi fermato a parlare con il suo assassino. La vittima, infatti, secondo la ricostruzione degli investigatori sarebbe stata fermata, forse con una scusa, da qualcuno che evidentemente conosceva le sue abitudini ed il fatto che ogni giorno percorreva la strada tra Petronà e Belcastro, dove Talarico viveva, a bordo del suo scooter. La circostanza sarebbe anche confermata dal fatto che l'assassino ha sparato cinque colpi da breve distanza. Tante, infatti, sono state le detonazioni udite nella zona da persone che, però, non hanno assistito al delitto. Uno dei proiettili ha raggiunto la vittima alla testa. Per l'omicidio è stata usata una rivoltella. I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e quelli del reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro, infatti, non hanno trovato bossoli. Gli investigatori stanno continuando ad indagare nella vita privata di Talarico.

Morta per infarto la cognata. Nella notte è morta per un infarto la cognata del dirigente comunale di Petronà, Luigi Talarico ucciso ieri in un agguato. Lei si chiamava Alba Brescia ed aveva 58 anni. Sorella della moglie di Talarico, soffriva da tempo di cuore. Il 118 chiamato nella notte ha soccorso la donna in preda alla crisi di cuore e l’ha trasportata nel pronto soccorso dell’ospedale di Catanzaro dove è morta poco dopo. La donna, madre di due figli, un maschio ed una femmina, non ha retto alla tragica notizia e non ce l’ha fatta. Domani i funerali nella chiesa del paese.

 

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