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Il vino Calabrese in passerella a Lamezia

 

Il vino di Calabria in passerella al “Wine Days 2008”

08 giu 08 Si e' concluso con un'applauditissima cerimonia di premiazione, il ''Calabria Wine Days'' che per due giorni - iegi ed oggi - ha fatto diventare Lamezia Terme citta' ''baricentro'' e ''capitale'' del vino e dell'enogastronomia calabrese. Il primo bilancio dell'evento e' assai lusinghiero per gli organizzatori: oltre mille visitatori, 600 degustatori muniti dei calici piu' appropriati, trentotto aziende vitivinicole, settecento bottiglie stappate, un convegno di livello nazionale sul ruolo del comoparto vinicolo nel contesto dell'agroalimentare calabrese, un work-shop, un concorso e una mostra ''Gioie di Vite'' coi gioielli di Gerardo Sacco abbinati alle bottiglie piu' preziose del made in Calabria che rimarra' aperta fino al prossimo 15 giugno nel Museo Archeologiico lametino. Si e' rivelata, infatti, la piu' importante ''vetrina'' del panorama enologico regionale la due giorni promossa dall'associazione dei sommelier (AIS) insieme al Comune di Lamezia Terme, all'Assessorato regionale all'Agricoltura, con la collaborazione dell'Ordine regionale dei giornalisti e dell'Associazione Donne del Vino. ''Una kermesse, il `Calabria Wine Days' - osserva il Presidente dell'AIS, Gennaro Convertini - mirata alla conoscenza del patrimonio enologico e della produzione gastronomica calabrese, che si e' laureata anche importante `salone' del mondo enologico regionale''.

Il meglio della produzione enologica calabrese. ''E' stato centrato in pieno l'obiettivo di mettere in mostra la qualita' raggiunta dall'enologia regionale e di comunicare questa consapevolezza, rendendone partecipi innanzitutto il mondo dell'informazione, gli stessi sommelier calabresi e anche, grazie a una larga partecipazione, tanta parte dell'opinione pubblica regionale''. Lo ha detto Gianfranco Manfredi, giornalista e sommelier dell'AIS, commentando la conclusione del Calabria Wine Days. Nella storica ''location'' dell'antico convento di San Domenico, nel centro storico di Nicastro, sono arrivati con le loro bottiglie piu' prestigiose, e con le loro storie di imprenditori, uomini e donne del mondo del vino delle dodici zone ''doc'' e delle altrettante ''Igt'' calabresi e i sommelier di tutte e cinque le province. Sono saliti in passerella. Per confermare che il vino calabrese e' cresciuto, e molto. E ora devono arrivare i riconoscimenti che merita. ''La presenza delle aziende calabresi - e' detto in un comunicato degli organizzatori dell'iniziativa - al Calabria Wine Days, numerosa e qualificata, ha colto in pieno un'occasione propizia per farsi meglio conoscere e apprezzare nella regione e per lanciare, ormai senza piu' complessi, la sfida del gusto e dell'eccellenza del made in Calabria. Il lavoro prezioso che molti nostri produttori hanno compiuto nelle vigne e nelle cantine per migliorare la qualita' della produzione calabrese - l'hanno potuto constatare in presa diretta visitatori, ristoratori, esperti e appassionati - deve essere meglio conosciuto. La straordinaria riscoperta di preziosi vitigni autoctoni presenti in Calabria come in pochissime altre zone del mondo e' coniugata felicemente con le tecniche piu' moderne e con una nuova mentalita' imprenditoriale. Tutto questo puo' essere garanzia di un autentico rinascimento vinicolo per la riconquista di nuovi mercati e nuovi consumatori''

Il concorso "Calici e Tegami" i premiati. Prendi sei chef calabresi di varie ''scuole di pensiero'' gastronomiche, tipologie di ristorazione e fasce d'eta'. Aggiungi una formula di gara non mirata a premiare il miglior piatto in se', bensi' il piu' felice abbinamento cibo-vino. Condisci con una giuria d'alto livello presieduta da Fabio Turchetti, critico eno-gastronomico del quotidiano Il Messaggero. Inserisci in tutto in una cornice straordinaria come la tenuta Statti di Lamezia che ha offerto per l'occasione la disponibilita' delle cucine e della sala-degustazioni aziendale. E accompagna con i vini d'eccellenza delle migliori cantine calabresi - dal Pollino allo Stretto, dal Cirotano al Lametino - ma non solo. Ecco il successo del concorso gastronomico ''Calici & Tegami'' concluso oggi pomeriggio a Lamezia Terme nell'ambito della manifestazione ''Calabria Wine Days 2008'', che ha visto vincitori ''ex-aequo'' i ristoranti ''L'Approdo'' di Vibo Marina e ''Giraluna, Locanda con vini'' di Rogliano. I due locali - uno dei piu' rinomati ristoranti di mare del Sud, l'insegna vibonese, e la nuova, ''ripensata'', trattoria enologica di Rogliano - hanno proposto piatti gustosissimi e perfettamente eseguiti (ognuno nel proprio genere). L'Approdo ha presentato fantastici tagliolini trafilati a mano conditi con aguglia affumicata, fagiolini e vellutata di cipolle tropeane accompagnandoli con tre riusciti abbinamenti (l'Ymir '07 di Ceraudo, l'Efeso '06 di Librandi e Gaglioppo bianco '07 Statti). Il Giraluna ha guadagnato pure lui il podio piu' alto con Filej di Spilinga (la classica pasta al ferretto) condita con 'Nduja addolcita da ricotta di bufala calabrese e un trito di pistacchi: un piatto proposto con Ciro' rosato `07 Iuzzolini, Gaglioppo rosso `07 di Statti e un azzecatissimo Moscato d'Asti Strev '07 di Marenco. Ma la giuria, constatando, come ha sottolineato il suo presidente, Fabio Turchetti, ''il notevole livello qualitativo raggiunto, il talento dimostrato dagli chef, specie quelli piu' giovani, e la competenza e l'inventiva negli abbinamenti'', ha deciso di premiare anche Antonio Abbruzzino di Catanzaro, ''1609'' di Cerisano, ''La Bouvette'' di Catanzaro e ''L'antica Locanda del povero Enzo'' di Cosenza. Tutti i premiati hanno ricevuto i trofei ''assaggiavini'' arricchiti da una maschera apotropaica magnogreca creati per l'occasione dall'estro artistico di Gerardo Sacco, il maestro orafo che ha partecipato alla cerimonia di premiazione. Della giura, oltre al presidente Turchetti, hanno fatto parte i giornalisti Roberto Gatti, direttore di Wine Taste, Giancarlo Lo Sicco, esperto di enogastronomia meridionale, Antonella Millarte, della Gazzetta del Mezzogiorno, Maurizio Pescari (Corriere della Sera), Massimiliano Rella (AgriSole), Luciano Scarzello (Corriere Vinicolo, Italia Oggi) Alma Torretta e Gianfranco Manfredi.

 

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