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Processo Fortugno

 

Processo Fortugno: Non coincidono gli spari sull’auto di Audino

05 giu 08 E' incentrata sul ferimento di Domenico Audino, avvenuto il 10 gennaio del 2005, l'udienza di oggi del processo a Locri per l'omicidio di Francesco Fortugno. A deporre, nell'udienza che è iniziata in mattinata, è stato il maresciallo capo dei carabinieri Massimiliano Staglianò, all'epoca comandante della stazione di Fabrizia (Vibo Valentia) che prese parte alle indagini sul duplice omicidio di Cosimo Mamone e Roberto Antonio Cirillo avvenuto nella cittadina delle Serre il 10 gennaio 2005. Audino, che è accusato insieme a Salvatore Ritorto (indicato come l'esecutore materiale), e ad Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio (mandanti dell'omicidio Fortugno), afferma di essere stato ferito a Bianco mentre i pm del processo in corso a Locri sostengono che Audino venne ferito a Fabrizia nella circostanza di quel fatto di sangue. Il sottufficiale dei carabinieri sta rispondendo al controesame della difesa di Audino sostenuta dall'avv. Eugenio Minniti.

Non coincidono fori spari su auto Audino. L'auto di Domenico Audino, parcheggiata sul lungomare di Bianco nella sera del 10 gennaio 2005,presentava fori da colpo di pistola sullo sportello destro mentre Audino era stato attinto nella parte sinistra. A dirlo, nel corso dell'udienza a Locri del processo per l'omicidio di Francesco Fortugno, è stato il luogotenente Antonio Avena, responsabile del nucleo investigativo e operativo della Compagnia dei carabinieri della cittadina ionica. Il sottufficiale ha precisato di essersi recato, dopo avere appreso del tentato omicidio di Domenico Audino, nel lungomare di Bianco e di avere subito notato il particolare. Successivamente Avena ha fatto un giro di verifiche chiedendo ai gestori dei locali se avessero udito spari nella serata. Nessuno degli interpellati ha detto di avere sentito alcunché. Avena, su domanda dei Pm, ha aggiunto che Audino "era di interesse operativo e investigativo" per i suoi legami con i Cordì. In precedenza il maresciallo Staglianò ha detto che la sera del ferimento ci sarebbero delle telefonate nella zona del vibonese che apparterrebbero ad una scheda di Audino. Ha confermato, inoltre, che nei giorni precedenti il duplice omicidio di Fabrizia, dal 22 al 27 dicembre 2004, non risultano telefonate tra Audino e le due vittime, Mamone e Cirillo. L'udienza è stata aggiornata al 9 giugno.

 

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