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Minacce alla stampa

 

Minacce alla stampa, Basta! Lettera delirante e proiettili a Repubblica, Sole 24 ore, Corsera, Quotidiano della Calabria e Calabria Ora

29/01 Ancora minacce agli organi di informazione. Lettere intimidatorie, contenenti proiettili, sono state indirizzate ai direttori di tre grandi quotidiani, Ezio Mauro della Repubblica, Paolo Mieli del Corriere della Sera e Ferruccio De Bortoli Sole 24 Ore, ma anche ai giornali calabresi Calabria Ora (diretto da Paolo Pollichieni) e Il Quotidiano della Calabria (diretto da Emanuele Giacoia). Gli investigatori parlano per il momento di ''opera di elementi isolati'' e di iniziative ''senza valenza eversiva''. Ma intanto arriva la solidarieta' bipartisan da tutto il mondo politico. Due delle buste, destinate al Corsera e al Sole e spedite entrambe da Lamezia Terme, sono state intercettate questa notte al centro poste italiane di Peschiera Borromeo. Quella destinata a Mieli e' stata aperta: dentro c'era un proiettile calibro 7.65 e un foglio con un messaggio, definito dalla Questura ''abbastanza farneticante'', che delineava uno scenario 'apocalittico' in provincia di Crotone, accennando a un 'patto criminale' tra un gruppo di commercianti, imprenditori e artigiani con la malavita locale, per ottenere da un'azienda fallita (la Cellulosa 2000) i crediti vantati in qualita' di fornitori. La seconda non e' stata aperta, ma gia' al tatto gli esperti hanno affermato che con ogni probabilita' conteneva un proiettile dello stesso calibro. Un'altra busta e' stata recapitata questa mattina nella sede di Repubblica, a largo Fochetti ed e' stata intercettata dalla vigilanza, che l'ha fatta passare al metal detector attivando poi le forze dell'ordine. All'interno, una lettera identica a quelle indirizzate a Mieli e De Bortoli. Analoghi episodi si sono verificati nelle redazioni del Quotidiano della Calabria e di Calabria Ora. Immediata la solidarieta' ai direttori bersaglio delle intimidazioni da tutta la politica, da Franco Marini a Walter Veltroni e Paolo Bonaiuti, da Marco Follini a Vannino Chiti, da Roberto Maroni a Oliviero Diliberto. Dopo gli episodi degli ultimi giorni, che hanno preso di mira anche La Padania e Il Giornale, il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi ha scritto al ministro dell'Interno, Giuliano Amato, per chiedere un ''incontro urgente'' sui ''gravi atti di intolleranza che avvelenano la convivenza civile e tentano di intimidire la libera informazione ed i suoi protagonisti'', nonche' ''iniziative rigorose e decise''. Ai colleghi dei quotidiani colpiti dalle minacce va la solidarietà di Nuovacosenza.com

Investigatori, un testo farneticante. Le lettere con proiettili giunte oggi a vari direttori di quotidiani, tra i quali Mieli, De Bortoli e Mauro, ''appaiono opera di elementi isolati'' e sono considerate, ad un primo esame dagli investigatori ''senza valenza eversiva''. I proiettili contenuti nelle buste, sono di per se' una minaccia - rilevano gli investigatori - e per questo indagini sono in corso da parte delle varie Digos, ma il testo delle lettere appare ''una farneticante manifestazione di dissenso, insoddisfazione e rabbia''. Il testo delle lettere giunte a tre quotidiani nazionali, ''Corriere', 'Sole 24 Ore', 'Repubblica' e ai due quotidiani calabresi 'Calabria Ora' e 'Quotidiano della Calabria' e' lo stesso e i direttori dei giornali a cui le lettere sono indirizzate non sono i destinatari delle minacce. Nella missiva un sedicente gruppo di ''commercianti, imprenditori e artigiani della provincia di Crotone'' informa di una sorta di ''patto'' criminale siglato con la malavita locale al fine di ottenere da un'azienda del Crotonese che e' fallita i crediti vantati in qualita' di fornitori. Gli imprenditori anonimi fanno i nomi degli 'obiettivi' da colpire e aggiungono che i malavitosi che dovessero ''intervenire fisicamente contro i nominati con attentati di arma da fuoco'', ''avranno una lauta ricompensa di svariate centinaia di migliaia di euro''. ''Qui in Calabria - e' detto ancora nel testo delle lettere -si dice e si legge che la mafia blocca lo sviluppo'', ma ''noi siamo contrari perche' a chi paghiamo la tangente ci fa da tutore''

Pollichieni (Calabria Ora) “Nessuna cassa di risonanza”. Una busta contenente due proiettili e' stata inviata al direttore del quotidiano Calabria Ora, Paolo Pollichieni. La missiva e' dello stesso tipo inviata ai direttori del Corriere della Sera, del Sole 24 Ore e del Quotidiano della Calabria. A renderlo noto, con una dichiarazione, e' stato lo stesso Pollichieni. ''Ieri mattina il postino, dimostrando la disarmante assuefazione che ormai la Calabria ha verso alcune forme di intimidazione mafiosa - afferma Pollichieni - ha consegnato alla nostra redazione centrale una lettera indirizzata al 'direttore di Calabria Ora'. Non c'era bisogno di aprirla per saggiare il contenuto, nella busta, di due proiettili di grosso calibro. Venti minuti piu' tardi avevamo gia' provveduto, come era nostro dovere, a consegnare busta, lettera e proiettili alla Squadra mobile di Cosenza. E' una lettera che non pubblicheremo. Trasuda volgarita' e violenza e si pone come elogio di quel cancro, che e' la 'ndrangheta, che uccide il futuro della Calabria. Trentaquattro righe di delirio tendenti ad accreditare le cosche mafiose come elemento di stabilita' e di sicurezza per gli imprenditori locali, nonche' come 'giustizieri' da attivare per vendicarsi di supposti torti subiti. Di piu', la sfrontatezza degli anonimi spedizionieri, che pure si firmano come ''un gruppo di commercianti, imprenditori, artigiani della provincia di Crotone'', si spinge fino al tentare di trasformare questo giornale in strumento di richieste estorsive, perche' di questo si tratta quando si intima a tre persone citate con nome, cognome e qualifica, di versare i soldi suppostamente dovuti, minacciando nel caso contrario l'intervento vendicatore della 'ndrangheta''. ''Chi ha spedito tale lettera a Calabria Ora - conclude Pollichieni - con la speranza di trovare in questo giornale una cassa di risonanza utile ai suoi progetti criminali, ha fatto male i suoi calcoli''.

La solidarietà del Presidente dell’Ordine della Calabria. L'Ordine dei giornalisti della Calabria esprime la piu' convinta solidarieta' ai direttori ed ai colleghi de ''Il Quotidiano'' e di ''Calabria Ora'' per i gravi atti di intimidazione di cui sono stati vittima. Dopo le numerose minacce ricevute da singoli giornalisti, particolarmente impegnati sui fronti piu' caldi dell'informazione, ora si e' addirittura passati ai proiettili intimidatori spediti direttamente alle testate. L'Ordine dei Giornalisti ribadisce la necessita' di una vigilanza sempre piu' marcata da parte delle forze dell'ordine affinche' il libero esercizio della professione e la libera stampa non vengano messi a repentaglio dalle sconsiderate iniziative delle forze criminali.

 

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