Dir.resp. Pippo Gatto

Capodanno con 70 feriti e un ragazzo di Lamezia mutilato di una mano per i botti

01/01 E' di settanta feriti circa, di cui due gravi, il bilancio dei festeggiamenti con i botti in Calabria per il capodanno. I feriti gravi sono due persone di Lamezia Terme, rispettivamente di 27 e 32 anni, che hanno subito l'amputazione di una mano. Il ventisettenne, a causa anche di alcune ustioni sul corpo, è stato trasferito nell'ospedale di Catania dove, è ricoverato in prognosi riservata. Le altre persone hanno riportato ferite che sono state giudicate guaribili con prognosi dai sei ai 30 giorni. Agli Ospedali , di Reggio Calabria un parto gemellare ha aperto il 2008, in Calabria. La signora Spasimina Paolillo ha messo al mondo alle 00.10 Antonio ed alle 00.12 Francesco Pio. Vari i festeggiamenti in tutta la Calabria per aspettare il 2008 in modo diverso. A Cosenza a spopolato Renzo Arbore, che ha festeggiato in piazza l'arrivo del nuovo anno. A Catanzaro invece è toccato ad Simone Cristicchi stappare la bottiglia beneagurante. Feste di piazza anche a Crotone e Lamezia Terme. Nella città di Piatgora e a Reggio Calabria tuffo di capodanno in mare.

Amputata una mano ad un ragazzo. Ha subito l'amputazione della mano sinistra un giovane di 27 anni di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, trasportato all'alba nell'Ospedale Cannizzaro di Catania con un elicottero del 118 a causa delle gravi ferite causate dallo scoppio di un petardo. Il ragazzo aveva riportato anche ustioni alle mani, al viso, al torace e all'addome.

A Lamezia concerto dedicato ai caduti sul lavoro. E' stato dedicato ai caduti sul lavoro il concerto di Capodanno dell'Orchestra Filarmonica di Donetsk, diretta da Silvano Frontalini, che si e' volto stamani nel teatro Grandinetti di Lamezia Terme. Il concerto, promosso dall'Amministrazione comunale di Lamezia e dall'Ama Calabria, ha riscosso un successo di pubblico. Un lungo applauso ha accolto la decisione del sindaco Gianni Speranza di dedicare il concerto ai caduti sul lavoro. L'esibizione ha avuto inizio con l'ouverture dai Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi cui e' seguita la Danza delle Ore tratte dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli e l'Ouverture della Gazza Ladra di Rossini. La seconda parte e' stata dedicata a ouverture, valzer e polke nel fiabesco mondo della tradizione asburgica del XIX secolo. Al termine del programma il maestro Frontalini e la sua orchestra hanno voluto ringraziare il pubblico con due bis quasi d'obbligo in occasioni del genere: il valzer dal Bel Danubio blu e la Marcia di Radetski.