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Inchiesta Why Not: 102 avvisi di garanzia

 

Chiusa indagine Why Not, 102 avvisi di garanzia, tra loro tutto il gotha politico calabrese. Da Loiero e Chiaravalloti, ad Adamo a Dima, archiviazione per Prodi

17 dic 08 La Procura generale di Catanzaro ha chiuso l'inchiesta Why Not e, secondo quanto si è appreso, é orientata a chiedere l'archiviazione della posizione dell'ex premier Romano Prodi. La Procura generale ha anche depositato l'avviso di conclusione indagini per 106 persone coinvolte nell'inchiesta. L'avviso non è stato emesso nei confronti di Prodi. L'avviso di conclusione dell'inchiesta Why not è stato emesso nei confronti, tra gli altri, del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, dell'ex vice presidente, Giuseppe Chiaravalloti, di assessori ed ex assessori regionali, consiglieri, del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, di politici e funzionari regionali. Tra i destinatari dell'avviso figura anche il deputato Giovanni Dima, del Pdl, ex consigliere regionale calabrese di An. Tra gli altri destinatari dell'avviso figurano il capogruppo del Pd alla Regione ed ex vice presidente della Giunta, Nicola Adamo; il consigliere regionale ed imprenditore Sergio Abramo, candidato del centrodestra alle presidenza della Regione nelle elezioni del 2005; l'ex consigliere regionale Domenico Basile, di An; l'ex consigliere regionale dell'Udc Dioniso Gallo; il consigliere regionale di Fi Giuseppe Gentile; gli assessori regionali Luigi Incarnato dello Sdi e Mario Pirillo del Pd; l'ex assessore alla sanità Giovanni Luzzo, dell'Udc; il consigliere regionale di An Franco Morelli; l'ex parlamentare dell'Udeur Ennio Morrone; il consigliere regionale di Fi Antonio Pizzini; il consigliere regionale di An, Antonio Sarra; l'ex assessore regionale all'ambiente de Verdi Diego Tommasi, e l'ex assessore regionale dell'Udeur Pasquale Maria Tripodi. Sarebbero destinati ad uscire dall'inchiesta Why not invece il parlamentare del Pd Sandro Gozi e Pietro Scarpellini. I loro nomi non figurano nell'avviso di conclusione delle indagini fatto dalla Procura generale di Catanzaro e per loro potrebbe arrivare a breve la richiesta di archiviazione al gip.

Inchiesta in dirittura d'arrivo. Con la chiusura dell'inchiesta e l'emissione degli avvisi di conclusione per gli indagati (molti dei quali avevano già ricevuto l'avviso di garanzia nei mesi scorsi, come il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero), l'indagine entra nella fase decisiva. Gli indagati avranno 20 giorni di tempo dalla notifica per chiedere di essere sentiti o per depositare memorie difensive. Quindi la Procura generale deciderà se chiedere il rinvio a giudizio od il proscioglimento dei singoli indagati. Nell'atto, previsto dal codice di procedura penale come atto conclusivo delle indagini preliminari, sono ipotizzati, a vario titolo, numerosi reati: dall'associazione per delinquere all'abuso d'ufficio e alla turbata libertà degli incanti, dalla truffa alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dalla frode nelle pubbliche forniture al peculato, dalla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio all'istigazione alla corruzione, dall'estorsione alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Nel provvedimento gli indagati sono raggruppati per capitoli in relazione alla vicenda che li riguarda, con l'enunciazione dell'ipotesi di accusa. Alcuni indagati sono accusati di più reati.

 

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