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Convegno contro l'usura a Lamezia

 

Convegno contro l’usura con il sottosegretario Mantovano a Lamezia. Grasso “Cresce la voglia di reagire delle imprese”

01 dic 08 "C'é una fase assolutamente positiva in cui cresce la voglia di reagire da parte del mondo imprenditoriale, ma non facciamoci illusioni". Lo ha sostenuto il presidente della Federazione italiana antiracket, Tano Grasso, oggi a Lamezia Terme per partecipare ad un convegno con il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. "E' una voglia che cresce rispetto al passato - ha aggiunto - ma è una spinta che, comunque, resta assolutamente inadeguata rispetto a quella che è la realtà del condizionamento mafioso nei confronti delle imprese. Se in questo contesto mettiamo la Calabria, facciamo un ulteriore passo indietro rispetto a questa spinta che si è manifestata in maniera debole sia all'interno del mondo associativo sia fra gli stessi imprenditori. La costituzione di parte civile in processi da parte del Comune di Lamezia Terme è forse l'unico esempio in Calabria. Questa è l'unica realtà dove qualcosa si muove". "Laddove gli intrecci tra realtà mafiose e realtà imprenditoriali sono più forti - ha sostenuto poi Grasso - è più difficile romperli. Probabilmente in Calabria l'intreccio é ancora più forte che altrove. E' difficile demarcare dove finisce l'economia legale ed inizia quella mafiosa. Però non bisogna generalizzare. Non si tratta di criminalizzare l'imprenditore calabrese. Quando non ci sono le denunce, l'elemento determinante è la convenienza a stare in un meccanismo di convivenza con le realtà mafiose"

Mantovano: sanzioni a imprese che non denunciano. "Il Governo è molto attento ad ogni rischio di infiltrazione di tipo mafioso in qualsiasi tipo di appalti pubblici. Non c'é nessuna misura totalmente risolutiva e non c'é nessuna bacchetta magica". A sostenerlo è stato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, oggi a Lamezia Terme per partecipare ad un convegno sul racket. "In particolare - ha aggiunto Mantovano - nel disegno di legge che è all'esame del Senato in questo momento e che viene dal Governo, sono stati proposti degli emendamenti sia per prevenire il rischio di infiltrazioni di tipo mafioso in tutti gli appalti pubblici, sia per sanzionare, così come chiesto per esempio da Confindustria, ed in particolare da Confindustria Sicilia, l'inottemperanza all'obbligo di denuncia quando l'imprenditore è titolare di un appalto pubblico". "Quindi - ha concluso Mantovano - c'é il massimo dell'attenzione che richiede contestualmente delle analisi mirate e professionali".
Dal Governo proposte di snellimento. “Il Governo è impegnato per introdurre misure per snellire le procedure di sequestro e confisca dei beni. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme a margine di un convegno sull'antiracket. "Con gli emendamenti proposti dall'esecutivo al Senato nel proprio disegno di legge - ha aggiunto Mantovano - sono previsti anche meccanismi di trasparenza e di competenza nella gestione dei beni sequestrati per fare in modo che l'azienda prosegua ad operare sul mercato con un amministratore che sia professionalmente attrezzato e non abbia alcun tipo di condizionamento". Mantovano ha detto, inoltre, che "si prevede l'istituzione di un albo degli amministratori giudiziari la cui tenuta sarà a cura del ministro della Giustizia. Ma, soprattutto, si prevedono meccanismi di intervento più penetranti del prefetto il quale, quando un bene viene definitivamente confiscato, in base alle norme che noi speriamo che il Parlamento approvi, attende per 90 giorni la proposta di destinazione del bene da parte dell'Agenzia del Demanio. E se il termine scadrà deciderà comunque la destinazione del bene per finalità sociali".
Ma il Senato non approva. Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha espresso rammarico per il fatto che oggi il Senato non ha approvato le nuove norme per lo snellimento della confisca dei beni alla criminalità organizzata. "Le nuove norme - ha detto Mantovano parlando con i giornalisti a Lamezia Terme - oggi avrebbero già potuto essere approvate dal Senato in quanto vi era un'intesa tra tutti i partiti per una deroga alla sessione di bilancio. Invece, c'é stata una forza politica di opposizione che ha ritirato questa disponibilità alla deroga".
Un decreto di 81 mln per la prevenzione: "E' in corso di definizione un decreto interministeriale che provvede al fondo di prevenzione usura per 81 milioni di euro che soddisferanno le esigenze sul tappeto e potenzieranno in modo particolare Cofidi". A dirlo è stato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, oggi a Lamezia Terme. Il promotore, ha aggiunto, "é il prefetto Marino, commissario antiracket ed antiusura, ma evidentemente con l'appoggio del Ministero dell'Interno". "Contestualmente - ha detto Mantovano - abbiamo potenziato con 30 milioni di euro il fondo delle vittime della mafia".
Importante aumentare poliziotti di quartiere. "E' importante il potenziamento dei poliziotti di quartiere che è stato deciso oggi". Lo ha detto a Lamezia Terme il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. "Questa figura - ha aggiunto Mantovano - esiste già. Quello che è stato deciso oggi è il suo potenziamento, che riguarda tutte le città capoluogo di provincia e tutti i centri con più di 30 mila abitanti"

 

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