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Falsi infermieri: 72 arresti

 

Facevano gli infermieri con titoli falsi: 149 indgati, 72 in manette. 20 mln di beni sequestrati. Operazione dei CC tra Cosenza, Crotone e Roma

10 dic 08 Sono 149 le persone indagate, 72 gli arrestati, tra loro ci sono interi nuclei familiari: padre, madre e figli tra le persone coinvolte, a Cosenza, nell'operazione dei carabinieri del Nas sui falsi infermieri. I militari del Nas, nel corso delle indagini, hanno accertato che le prime truffe si sono consumate tra il 1975 e il 1976 e che alcuni beneficiari sono già andati in pensione. L'inchiesta - secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa - è partita lo scorso anno, dopo che un medico ha denunciato all'albo degli infermieri di avere tra i suoi collaboratori, un dipendente incapace di svolgere il proprio lavoro: timoroso di fronte al sangue, incapace, addirittura, di fare un'iniezione. Nell'incontro con i giornalisti è stato detto, inoltre, che con il sequestro dei conti correnti e beni mobili e immobili, il Tribunale di Cosenza ha lanciato un chiaro segnale: i falsi infermieri hanno causato un danno erariale pari a 20 milioni di euro e dovranno risarcire lo Stato.

Titoli d'infermiere comprati Settantadue persone sono state arrestate dai carabinieri perché accusate di truffa in quanto avrebbero acquistato il titolo di studio di infermiere. I provvedimenti restrittivi, di cui 70 ai domiciliari e due in carcere, sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Loredana De Franco, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Francesco Minisci. Dalle indagini è emerso che le persone coinvolte nell'inchiesta avrebbero acquistato il diploma di laurea da infermiere pagandolo somme tra gli 8 e i 10 mila euro. Tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, c'é anche il presunto organizzatore della truffa che avrebbe avuto contatti con l'università Sacro Cuore di Roma. Gli arrestati svolgevano attività di infermiere in strutture sanitarie pubbliche e private. In alcune circostanze è emerso, dalle indagini dei carabinieri, il presunto coinvolgimento di interi nuclei familiari che svolgevano tutti la stessa attività professionale. Le persone coinvolte nelle indagini avrebbero conseguito il titolo di studio dopo il pagamento di denaro e senza aver svolto nessuna attività didattica. Gli arresti sono stati eseguiti in diverse città della Calabria ed anche a Roma.

Beni per 20 mln sequestrati. Beni per venti milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri nell'ambito dell' operazione che ha portato stamani all'arresto di 72 persone perché acquistavano falsi titolo di studio da infermiere. Settanta delle persone arrestate hanno acquistato il titolo di studio da infermiere mentre altre due sono coloro che hanno organizzato la truffa. Dalle indagini dei carabinieri sono emersi contatti tra alcuni degli arrestati e l'Università Sacro Cuore di Roma. I titoli di studio venivano pagati, secondo gli investigatori, all'incirca diecimila euro. L'operazione dei carabinieri è stata chiamata Gutenberg.

34 i casi di falsi diplomi. Sono 34 i falsi infermieri scoperti dai carabinieri del Nas di Cosenza nell'ambito dell'inchiesta che stamani ha portato all'arresto di 72 persone. Nei confronti degli arrestati e dei 149 indagati vengono ipotizzati a vario titolo i reati di truffa, concussione, corruzione ed esercizio abusivo della professione. Per individuare i falsi infermieri i carabinieri hanno compiuto accertamenti a Cosenza, Crotone, Roma, Varese ed Alessandria. I primi falsi diplomi furono venduti nel 1975. Il comandante del Nas di Napoli, tenente colonnello Ernesto De Gregorio, nel corso di una conferenza stampa ha evidenziato che "sono due le figure al centro della nostra inchiesta, un infermiere professionale ed un dipendente dell'Università Sacro Cuore di Roma. Per avvicinare persone interessate ad acquistare i falsi diplomi l'infermiere si serviva di alcuni procacciatori. Una volta pattuita la somma, che variava dagli 8.000 ai 10.000 euro, i richiedenti ottenevano il falso titolo". I falsi infermieri svolgevano anche un breve corso in una nota clinica privata della provincia di Cosenza e poi entravano nel mondo del lavoro. Delle 72 persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi 2 sono finite in carcere, 68 sono agli arresti domiciliari, altre 2 hanno l'obbligo di dimora. "Stiamo verificando - ha concluso Di Gregorio - se le autorità tenute a controllare le regolari procedure di assunzione del personale ha responsabilità nella vicenda"

Tra gli arrestati impiegato di un Ateneo di Roma. C'é anche un funzionario dell'Università Sacro Cuore di Roma tra le persone arrestate stamani nell'operazione dei carabinieri del Nas sui falsi infermieri. Uno dei filoni dell'inchiesta riguarda gli esami di accesso alla facoltà di Medicina dell'Università Sacro Cuore. Il funzionario dell'Università avrebbe fornito in anticipo agli studenti le risposte ai test di accesso ai corsi di medicina e scienze infermieristiche. L'uomo avrebbe favorito l'ingresso di cinque studenti di cui uno è stato arrestato stamani.

La Regione avvia controlli a tappeto. Un'azione positiva che si accompagna con successo a quel processo di riqualificazione delle nostre strutture sanitarie, e del personale che in esse opera, già avviato in Calabria dalla Regione e dal suo presidente Agazio Loiero". E' quanto afferma, in una nota, il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Andrea Guerzoni, sugli esiti dell'operazione del Nas che ha portato a 72 arresti per l'acquisto di falsi titoli di studio da infermiere. "Il Dipartimento - è scritto in un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta regionale - ha assicurato la massima collaborazione, ordinando a tutte le Aziende sanitarie ed ospedaliere di controllare scrupolosamente i requisiti del personale infermieristico, requisiti da mettere a disposizione degli inquirenti per eventuali verifiche". "Non si può più accettare - è scritto ancora nella nota - che qualcuno ancora speculi sulla vita delle persone. La sanità in Calabria attraversa un periodo delicato di trasformazione, passando da uno stato di crisi acuta a una fase di normalizzazione. Continuando nella lotta ai crimini e alle situazioni di illegalità nel mondo sanitario, si potrà avviare finalmente un nuovo ciclo virtuoso per tutti i cittadini calabresi"

Molti falsi infermieri a lavoro in sala operatoria. Tra gli infermieri arrestati dai carabinieri stamani a Cosenza c'é anche chi, dopo anni di attività, aveva fatto carriera ed ora svolgeva attività di caposala ed altri che aiutavano i medici nelle sale operatorie. Dalle indagini dei carabinieri, è emerso che le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare avevano conseguito il diploma da infermiere senza aver seguito il corso di studi. Diverse persone arrestate, secondo quanto si è appreso, erano state assunte in strutture sanitarie private fin dagli anni settanta. Nell'ordinanza di custodia cautelare, è evidenziato come l'attività svolta da alcuni degli arrestati, in particolar modo gli addetti alle sale operatorie, poteva mettere in pericolo la salute dei pazienti.

Diplomi venduti falsificati ad arte. Dall'indagine dei carabinieri del Nas che stamani ha portato all'arresto di 72 persone in Calabria ed a Roma è emerso che i diplomi da infermiere erano falsificati, secondo gli investigatori, in "modo impeccabile". Il gruppo che aveva organizzato la truffa garantiva agli acquirenti anche un breve corso durante il quale veniva spiegato come misurare la pressione arteriosa, medicare e prelevare sangue. Un secondo filone d'indagine riguarda la cessione, sempre da parte della stessa organizzazione, di test d'ingresso per la facoltà di Medicina durante la selezione dei mesi scorsi all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

 

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