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Inchiesta Fortugno bis

 

Inchiesta Fortugno bis: indagati Chiaravalloti, Luzzo e Filocamo

16 apr 08 La Procura di Catanzaro ha emesso un avviso di conclusioni indagini per l'ex presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, e gli ex assessori alla Sanità, Giovanni Luzzo e Giovanni Filocamo (anche nella sua qualità di ex commissario straordinario dell'Asl di Locri), in relazione all'inchiesta aperta dal pm di Catanzaro Luigi de Magistris sul presunto tentativo di danneggiare Francesco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale ucciso a Locri nel 2005, quando era primario del pronto soccorso dell'ospedale di Locri. L'avviso di conclusione indagini è stato emesso anche nei confronti di Luigi Giugno, all'epoca medico dell'ospedale, e dell'ex direttore generale dell'Asl di Locri, Manuela Stroili. Per tutti l'accusa ipotizzata è abuso d'ufficio. Per Filocamo e Giugno viene ipotizzata anche la concussione. Secondo l'accusa, i cinque avrebbero arrecato un danno a Fortugno, nella sua qualità di primario del pronto soccorso, e procurato un ingiusto vantaggio in favore di Filocamo, Giugno e Stroili, dividendo il pronto soccorso e creando un reparto di medicina d'urgenza e astanteria che, sempre secondo l'accusa, doveva essere assegnato a Giugno per il quale sarebbe stato predisposto anche un bando ad hoc. Così facendo, è la tesi dell'accusa sulla base anche di numerose denunce presentate all'epoca da Fortugno, sarebbe stato creato un doppione del reparto con la sottrazione di posti letto dal reparto di medicina, spreco di denaro e l'impegno di medici ed infermieri di altri reparti. Secondo l'accusa, inoltre, Chiaravalloti e Luzzo non avrebbero dato seguito ai rilievi segnalati non solo da Fortugno, ma anche dall'ufficio ispettivo dell'assessorato alla Sanità che, sempre secondo l'accusa, è stato poi soppresso proprio perché dava "fastidio" per le sue ispezioni all'Asl di Locri. A giudizio del pm, il mancato intervento di Chiaravalloti avrebbe anche portato alle dimissioni dell'assessore regionale alla Sanità Valerio Rossi che sarebbero state originate dall'avere riscontrato l'assenza di volontà politica per realizzare una sanità più efficiente e trasparente. Filocamo e Giugno, infine, sono indagati anche per concussione perché, secondo il pm, avrebbero attuato una serie di pressioni nei confronti di direttori generali dell'Asl di Locri e dirigenti della Regione affinché evitassero di dare seguito alle denunce formulate da Fortugno.

 

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