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Due violenze contro le donne

 

Calabria macchiata dagli stupri: turista israeliana violentata a Catanzaro, minorenne stuprata a Vibo

28 ago 08 Sulla scia dei fatti di cronaca avvenuti in questi giorni in Italia anche la Calabria si macchia di due vergognosi atti di violenza commessi nei confronti delle donne. Due atti compiuti da persone di cui si fa diccoltà a definirle tali. Il primo è avvenuto a Catanzaro dove una ragazza israeliana di 19 anni è stata violentata da due giovani, dopo una nottata trascorsa in discoteca. La ragazza è stata trovata in stato confusionale dagli agenti di una volante nella zona di Germaneto, alle porte del capoluogo, ed ha raccontato di essere stata aggredita, picchiata e violentata. La giovane, però, non ha saputo fornire indicazioni né sugli aggressori, né sull'auto a bordo della quale i due l'hanno fatta salire prima di aggredirla. Le indagini sull'episodio sono condotte dalla squadra mobile di Catanzaro. La ragazza è in vacanza a Montepaone insieme al fidanzato, un ragazzo italo-argentino, col quale vive a Londra. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, dopo essere stati a cena, il ragazzo è tornato in albergo a dormire mentre la ragazza è andata in una discoteca di Pietragrande dove è rimasta sino alle 5 del mattino. All'uscita, ha raccontato la giovane ai poliziotti, due giovani le hanno offerto un passaggio sino all'albergo, ma poi i l'avrebbero aggredita. La giovane, però, non è stata in grado di fornire alcun particolare. Quando è stata trovata dagli agenti, la giovane presentava graffi e lividi su varie parti del corpo.
La ragazza non ricorda niente. E' stata nuovamente sentita dagli investigatori della squadra mobile di Catanzaro la turista israeliana di 19 anni che ha raccontato di essere stata violentata da due giovani. La giovane, però, continua a non ricordare niente della serata, se non di avere accettato un passaggio da due persone all'uscita di una discoteca in cui aveva trascorso la nottata, di cui, però, non ha saputo fornire alcun particolare, neanche sul tipo di auto che avevano. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la giovane ha trascorso la serata a bere in alcuni locali della costa ionica catanzarese per poi recarsi in discoteca. Nei suoi spostamenti la giovane sarebbe sempre stata sola. Alle 5 di martedì la giovane è uscita dalla discoteca, accettando il passaggio dei due uomini. Verso le 6.30 un operaio ha telefonato al 113 dicendo di avere visto una ragazza in stato confusionale che camminava sulla strada provinciale di Germaneto. Agli agenti giunti sul posto, la ragazza ha fornito un racconto confuso di quanto sarebbe successo, dicendo che i due, in auto, l'avrebbero aggredita. Portata in ospedale e medicata, la giovane, secondo quanto si é appreso, è stata giudicata guaribile in quattro giorni per alcune contusioni sull'avambraccio. La giovane, inoltre, dagli esami fatti, non è risultata essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Il secondo stupro invece è avvenuto a San Calogero nel vibonese dove un giovane di 19 anni è stato arrestato dai carabinieri di Vibo Valentia, con l'accusa di aver stuprato una ragazza di 15 anni. La violenza è avvenuta alcuni giorni fa nel piccolo borgo alle porte del capoluogo. Approfittando della festa del paese, il giovane aveva convinto la minorenne e una sua amica a seguirlo nel proprio appartamento insieme a un coetaneo. Con una scusa, si era poi appartato con la ragazza, violentandola. Nessuno ha sentito le grida della vittima a causa del frastuono della sagra. La quindicenne è riuscita infine a scappare. Con gli abiti a brandelli è riuscita a raggiungere l'amica per chiederle aiuto. La ragazza, accompagnata dai genitori si è poi rivolta ai carabinieri di Vibo, che hanno ascoltato decine di persone e sono riusciti a ricostruire la vicenda. Il ragazzo è stato quindi posto agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale continuata.
Sfiorata la rissa tra le famiglie. I parenti del giovane e quelli della vittima, subito dopo l'aggressione, stavano per dare vita ad una vera e propria rissa in mezzo alla strada. Infatti dopo quanto accaduto, i parenti della quindicenne hanno chiesto spiegazioni ai familiari del giovane che ha negato tutto accusando la ragazza di essersi inventata ogni cosa e dicendo di aver solo dato un bacio alla giovane. Il rischio di una rissa è stato scongiurato quando i familiari della ragazza hanno deciso di recarsi dai carabinieri per raccontare quanto era avvenuto. I carabinieri, grazie alle testimonianze raccolte, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti confermando la versione della quindicenne che si trova ancora in stato di choc nonostante il periodo trascorso. Al termine delle indagini, i carabinieri hanno presentato un rapporto alla Procura che ha chiesto al Gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa ieri e eseguita oggi.

 

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