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Truffe alle assicurazioni Quindici arresti

 

 

Truffavano le assicurazioni: 15 arresti nel reggino. Un raggiro di 1.5 mln di euro con i falsi incidenti

12/12 Sono quindici le persone arrestate nel corso dell'operazione condotta stamani dalla Polizia Stradale di Reggio Calabria e dalle squadre di pg della Polizia e della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica. Tre persone sono state portate in carcere e le altre 12 ai domiciliari. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti di truffa ai danni delle società assicurative, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, simulazione di reato, fraudolenta distruzione di cosa propria. Le indagini, cominciate nel 2002, hanno portato gli investigatori ad accertare che dal 2000 al 2004 gli indagati hanno incassato premi assicurativi per circa 226 mila euro, utilizzando autovetture sinistrate o gravemente danneggiate acquistate a prezzi irrisori, fornendole di copertura assicurativa, immatricolandole e attestando falsamente al Pra un valore pari a quello di mercato, e denunciando falsamente sinistri o furti. Inoltre, secondo l'accusa, gli indagati hanno denunciato di avere investito pedoni che facevano parte della stessa organizzazione, formato certificazioni mediche false e falsificato certificazioni originali prodotte alle compagnie assicurative, ottenuto il pagamento delle indennità. Questo l'elenco delle 17 persone arrestate (due risultano irreperibili) nel corso dell'operazione congiunta condotta stamani dalla polizia e dalla guardia di finanza contro un'organizzazione dedita alle truffe ai danni di compagnie assicurative. In carcere sono finiti i presunti organizzatori: Francesco Cilione, di 36 anni, Antonio Calabrò (37) e Giovanni Foti (39), tutti originari di Fossato Ionico. Ai domiciliari, invece, sono stati posti: Cinzia Cilione (29); Emilia Cilione (28)i; Carmela Fortugno (53); Maria Falduto (41); Fabio Presentino (24); Gaetano Caridi (39); Francesco Familiari (30); Vincenzo Giarmoleo (47); Filippo Giuffré (55); Carmelo Martino (47); Caro Mesiano (36); Raffaele e Giovanni Palamà, rispettivamente, di 37 e 36 anni; Lorenzo La Camera (68), assicuratore.

Un giro di affari di 1.5 mln di euro

12/12 Ammonta ad almeno un milione e mezzo di euro il giro di truffe ai danni di compagnie assicurative - messo in atto dai componenti l'organizzazione sgominata stamani da un'operazione congiunta della polizia e della guardia di finanza - grazie a false denunce di incidenti con auto già danneggiate, ma assicurate come nuove dopo la presentazione di documenti falsi. I particolari dell'operazione sono stati illustrati dal sostituto procuratore Giuseppe Bianco, e dai comandanti della guardia di finanza, Francesco Gazzani, della polizia stradale, Paolo Fassari, dal vicequestore Renato Panvino e dal commissario Maurizio Lento. Dalle indagini è emerso che le persone arrestate (17 sui 19 provvedimenti emessi dal Gip di Reggio Calabria, Angela Bandiera) avevano organizzato un vasto traffico di autovetture taroccate e almeno 200 falsi incidenti stradali allo scopo di farsi rimborsare illecitamente i premi assicurativi. Nel corso dell'operazione, nell'abitazione di uno degli arrestati, gli investigatori hanno anche scoperto e sequestrato oltre 200 mila euro in contanti di cui l'indagato non ha saputo giustificare la provenienza. "L'attenta analisi delle prove acquisite - ha detto Bianco - ha permesso di ricostruire il fenomeno nel suo complesso e determinare, tra l'altro, la frequentissima ricorrenza degli stessi soggetti negli innumerevoli sinistri di cui si sono resi protagonisti, con continuo scambio tra loro nei ruoli di assicurato, proprietario del veicolo, denunciante, persona ferita a seguito di scontro tra veicoli, evidenziando, tra l'altro, il legame di parentela anche stretta, fra molti di loro".

 

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