Arrestato il presunto assassino
di Angelo Frammartino, il cooperante figlio di calabresi ucciso a
Gerusalemme
19/08 Sarebbe stato accoltellato per errore, Angelo Frammartino,
il cooperante italiano figli di genitori calabresi ucciso la sera
del 10 agosto vicino le mura di Gerusalemme. Ad affermarlo una nota
del portavoce della polizia israeliana che ha annunciato la cattura
del presunto assassino di Frammartino. Si tratta di Ashraf Abdel Hanaisha
di 24 anni appartenente alla Jihad Islamica. “L’arrestato
ha confessato il crimine – aggiunge il portavoce- e secondo
il suo racconto sarebbe venuto a Gerusalemme per uccidere un ebreo”.
Frammartino quindi, secondo le fonti dello Shin Bet, il servizio di
controspionaggio israeliano che ha portato a termine l’operazione,
sarebbe stato ucciso per errore. "Sebbene il palestinese arrestato
appartenesse alla Jihad Islamica - ha detto infine il portavoce della
polizia - abbiamo elementi per ritenere che abbia agito in proprio".
Lo stesso portavoce ha voluto aggiungere che Ashraf Abdel Hanaisha,
dopo aver confessato, "non ha mostrato alcun segno di pentimento".
Il padre di Angelo rivela il suo dolore “L’aver saputo
che è stato un errore aumenta la mia sofferenza, ma non ho
rancore per l’assassino”. In serata una fiaccolata ha
ricordato Angelo a Caulonia. Ammirazione di Monsignor Bregantini per
le belle parole del padre.
Il padre di Angelo “Non ho
rancore verso l’assassino. Il fatto che sia stato un errore
mi addolora ancora di più”.
19/08 "Non ho rancore verso questa persona che ha ucciso mio
figlio". E' quanto ha detto Michelangelo Frammartino, il padre
di Angelo, il volontario di 24 anni ucciso a Gerusalemme, dopo l'arresto
dell'autore dell'omicidio. "Angelo si è impegnato - ha
aggiunto - in favore della pace. Il messaggio che ha voluto lanciare
è più grande di ogni altra cosa terrena". "Sono
sorpreso anche io - ha aggiunto Frammartino - per questa assenza di
rancore nei confronti di colui che ha ucciso mio figlio. Sono felice
di essere in linea con il pensiero di Angelo che era in favore della
pace". Michelangelo Frammartino e la moglie sono giunti a Caulonia
nei giorni scorsi per trascorrere alcuni giorni in compagnia dei loro
familiari, alcuni dei quali anziani, che non hanno potuto partecipare
ai funerali di Angelo. "Caulonia è il nostro paese - ha
aggiunto - ed abbiamo deciso di venirci per stringerci con i nostri
familiari e vivere il nostro dolore in silenzio. La morte di Angelo
è colpa della guerra. Mio figlio aveva deciso, nonostante i
rischi, di portare solidarietà e serenità a tante famiglie
che vivono il dramma della guerra".
"Che si sia trattato di un errore, conferma tutti i ragionamenti
che abbiamo fatto in questi giorni, ma aumenta la sofferenza".
Così Michelangelo Frammartino commenta la notizia dell'arresto
del responsabile dell'omicidio del figlio. "Queste circostanze
- ha osservato il padre - confermano che Angelo è stato vittima
della guerra, dell'ingiustizia del mondo, perché quando si
è in una situazione di tensione, prevale l'irrazionalità.
Confermo anche che non sento rancore perché il pensiero di
Angelo, gli ideali che lo hanno sempre motivato, non erano certo di
rancore o vendetta". Michelangelo Frammartino, insieme alla famiglia,
parteciperà nel pomeriggio alla fiaccolata, in memoria del
figlio, che si terrà a Caulonia, in provincia di Reggio Calabria,
paese di origine dei Frammartino.
Oltre mille persone alla fiaccolata
per la pace, in suo onore, a Caulonia. Mons. Bregantini “Ammiro
il padre di Angelo”
19/08 Un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione
ed alla fiaccolata per la pace organizzata a Caulonia dai gruppi parrocchiali.
Alla manifestazione erano presenti anche i genitori di Angelo Frammartino,
il volontario di 24 anni ucciso a Gerusalemme. Le persone che hanno
partecipato alla manifestazione, tra le quali anche il vescovo di
Locri, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, si sono radunate nei
pressi della parrocchia di Caulonia Marina da dove ha poi avuto inizio
la fiaccolata. Attimi di commozione si sono avuti quando la madre
del volontario ucciso ha indossato una maglietta di colore giallo
con la foto del figlio e la scritta 'Ciao Angelo'. "Stamane -
ha detto monsignor Bregantini - ho avuto modo di incontrare il padre
di Angelo. Provo ammirazione per la linea di perdono riscontrata in
lui nonostante il profondo e immenso dolore per la perdita del figlio.
In Calabria, in particolare, questi comportamenti sono di particolare
importanza visto che spesso i lutti vengono vissuti con rabbia e odio.
La scelta di Angelo è stata immensa ed il suo messaggio di
pace deve essere inculcato. Mentre il mondo della politica ha scelto
la via della guerra Angelo ha preferito percorrere quello della pace
e questo comportamento ci deve essere di esempio". Numerosi i
giovani che hanno partecipato alla fiaccolata con striscioni e bandiere
della Pace. "Rispettiamo - ha detto il padre di Angelo Frammartino
- la volontà e la linea seguita da Angelo. Era andato a Gerusalemme
per dare un contributo in favore della pace ed ha pagato con la vita
questa sua nobile volontà".
La madre e il padre di Angelo con il presule palestinese
ai funerali di Angelo
Lo zio: “La morte di Angelo
è colpa della guerra”
19/08 "E' giusto che la giustizia faccia il suo corso anche
se a noi importa poco visto quello che abbiamo subito. La morte di
Angelo è comunque colpa della guerra". E' quanto ha detto
Nicola Frammartino, zio di Angelo, il volontario di 24 anni ucciso
a Gerusalemme, dopo l'arresto dell'autore dell'omicidio. "Noi
- ha aggiunto - non nutriamo odio o vendetta nei confronti di palestinesi
o ebrei. Noi non volevamo che Angelo si recasse in Medio Oriente perché
sapevamo dei pericoli, ma lui era deciso ed abbiamo rispettato la
sua volontà".
Prc (Lazio) “Quella di Angelo
una morte assurda”
19/08 "Una morte assurda. Angelo è stato vittima del
clima di guerra che ha insanguinato quella regione dove era andato
per un'iniziativa di pace e di solidarietà a favore dei bambini
palestinesi". Lo ha detto il segretario il segretario regionale
del Lazio del Prc Guido Mozzetta che conosceva bene Frammartino essendo
stato fino a poco tempo fa segretario della sezione di Tivoli del
partito a cui faceva riferimento quella di Monterotondo, dove militava
il giovane. "Angelo rimarrà sempre nei nostri cuori -
ha aggiunto Mozzetta - e al di là del suo impegno tra i giovani
comunisti di Monterotondo vogliamo ricordarlo com'era, sempre attivo
e gioioso e per la sua grande carica umana che metteva in tutto quello
che faceva".
La Procura di Roma attende ancora
la nota sull’arresto
19/08 La procura di Roma attende una nota ufficiale da fonti istituzionali,
quali la Farnesina, in merito all'arresto del presunto assassino di
Angelo Frammartino, il volontario italiano ucciso a Gerusalemme il
10 agosto scorso. Sarà il pm Carlo Lasperanza, che aveva disposto
formalmente i primi accertamenti, ad attivarsi per chiedere una conferma
ufficiale dell'arresto di Ashraf Abdel Hanaisha, l'uomo arrestato
dalla polizia israeliana. Solo dopo la conferma ufficiale dell'arresto,
la procura capitolina presumibilmente chiederà al ministero
della Giustizia di inoltrare richiesta di estradizione alle autorità
israeliane.
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